Nell'articolo di oggi approfondiremo l'affascinante mondo di Carlo Campanini. Dalle sue origini fino al suo impatto sulla società attuale, Carlo Campanini è stato oggetto di studio e interesse in diversi ambiti del sapere. Nel corso della storia, Carlo Campanini ha svolto un ruolo cruciale nell'evoluzione e nello sviluppo dell'umanità, influenzandone gli aspetti culturali, economici e sociali. In questo articolo esploreremo diversi aspetti di Carlo Campanini, analizzandone l'importanza e la rilevanza nel contesto attuale. Inoltre, esamineremo come Carlo Campanini ha segnato un prima e un dopo in vari ambiti, nonché la sua influenza sulla vita quotidiana delle persone. Unisciti a noi in questo viaggio alla scoperta e alla conoscenza di Carlo Campanini.
Per tutti gli anni quaranta Campanini interpreta una lunga serie di pellicole, fino a dieci in un anno, caratterizzando talvolta con esuberanza caricaturale, talvolta con misura, personaggi di secondo piano ma sempre ben riconoscibili: di solito è il comprimario ingenuo, di buon cuore, un po' imbranato e stravagante.
Oltre che in commedie brillanti, Campanini recita anche in film drammatici: Le miserie del signor Travet (1945), il suo primo film da protagonista, e Il bandito (1946), in cui interpreta il ruolo del reduce amico di Amedeo Nazzari.
Sul set de I cadetti di Guascogna (1950, regia di Mario Mattoli) lavora per la prima volta con Walter Chiari. Tra i due si sviluppa un felice sodalizio, che proseguirà anche in teatro e in televisione (memorabile la loro partecipazione al varietà La via del successo, 1959), in cui Campanini diviene la spalla di Chiari: l'imitazione dei fratelli De Rege (il cui famoso "Vieni avanti, cretino!" è rimasto ancor oggi nella memoria collettiva), poi lo sketch del "Sarchiapone", nato come breve intermezzo tra i numeri di avanspettacolo e dilatatosi successivamente fino a diventare un tormentone della durata di più di un'ora, riproposto in versioni sempre diverse e presentato più volte anche in televisione.
Negli anni cinquanta, Carlo Campanini continua a mietere consensi sia di pubblico che di critica, ma l'industria del cinema comincia a relegarlo sempre più in ruoli macchiettistici e in pellicole di genere, tra cui diversi musicarelli.
La televisione e il ritorno a teatro
Trova così maggiore spazio nel nascente mezzo televisivo, sia come attore di commedie, sia come interprete di sketch anche in coppia con noti attori quali Walter Chiari e Lilla Brignone, nella riproposta di situazioni e personaggi già felicemente sperimentati in teatro. Partecipò infatti ad alcune edizioni della rubrica pubblicitaria televisiva Carosello:
Successivamente si dedica alla gestione di una compagnia teatrale piemontese, fino al definitivo ritiro nel 1982. Rimasto vedovo, a causa dell'avanzare dell'età iniziò a condurre una vita molto appartata. Sofferente inoltre da tempo di disturbi cardiocircolatori, morì nel sonno, nella sua abitazione romana alla Balduina, il 20 novembre 1984, all'età di 78 anni, venendo sepolto per sua espressa volontà nel cimitero di San Giovanni Rotondo (Foggia) per essere vicino a Padre Pio anche dopo la morte, in quanto suo devoto. Questa sua devozione gli valse l'appellativo di "Sacrestano di Padre Pio". A lui è stata dedicata una strada a San Giovanni Rotondo, nelle adiacenze del Santuario di San Pio.