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Coppa Italia 1922 | |||
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Competizione | Coppa Italia | ||
Sport | Calcio | ||
Edizione | 1ª | ||
Organizzatore | Comitati Regionali e FIGC | ||
Date | dal 2 aprile 1922 al 16 luglio 1922 | ||
Luogo | Italia | ||
Partecipanti | 37 | ||
Sede finale | Vado Ligure | ||
Risultati | |||
Vincitore | Vado (1º titolo) | ||
Secondo | Udinese | ||
Semi-finalisti | Libertas Firenze Lucchese | ||
Statistiche | |||
Miglior marcatore | Ernesto Bonino (6) | ||
Incontri disputati | 38 | ||
Il Vado, vincitore dell'edizione | |||
Cronologia della competizione | |||
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La Coppa Italia 1922 è stata la 1ª edizione della manifestazione calcistica, disputata tra il 2 aprile e il 16 luglio 1922 e conclusa con la vittoria del Vado, al suo primo e unico titolo.
Il regolamento della prima Coppa Italia era piuttosto confusionario a cominciare dal numero di squadre ammesse (37), che non permise un facile accoppiamento per gli incontri da disputare, a cui si aggiunse il problema che i primi turni della coppa si svolgevano in contemporanea con le semifinali di campionato nelle quali erano impegnati Novese e Pro Livorno. Per risolvere tali inconvenienti si dovette concedere di volta in volta il passaggio diretto dei turni ad alcune squadre.
Nella stagione dello scisma del campionato, i grandi club non disputarono la prima edizione della Coppa nazionale, avendo abbandonato la FIGC per creare la Confederazione Calcistica Italiana (CCI), la quale organizzò un campionato concorrente. Dato che la Lega Sud, l'organo che gestiva il calcio centro-meridionale, aveva aderito alla CCI, tutte le formazioni che presero parte alla manifestazione erano dell'Alta Italia; con l'inclusione delle squadre toscane che erano state appena trasferite nel campionato settentrionale.
Le squadre partecipanti alla Coppa Italia militavano in Prima Categoria e Promozione, eccettuate le formazioni della Venezia Giulia, ed erano quasi tutte di mediocre livello tecnico: ciò sia a causa del già accennato scisma, sia perché solo 23 delle 46 partecipanti alla fase regionale della Prima Categoria decisero di prendervi parte. Quattro delle sei semifinaliste della Prima Categoria rinunciarono a iscriversi, mentre la Novese, appena laureatasi campione d'Italia FIGC, si ritirò dalla competizione in occasione dei quarti di finale. La prima edizione della Coppa Italia fu in un certo senso un'edizione "boicottata".
Alla vigilia della competizione, un articolo de La Stampa affermò che, molto probabilmente, la nuova coppa nazionale non avrebbe presentato le sorprese tipiche della FA Cup, poiché in Italia non era possibile schierare in coppa giocatori appartenenti ad altre squadre, a differenza che in Inghilterra (dove capitava non di rado che una compagine di terza serie, schierando eccezionalmente per la coppa giocatori di categoria superiore, eliminasse una squadra di massima serie): secondo La Stampa, le squadre di Prima Categoria non avrebbero avuto problemi a eliminare quelle di Promozione e la Coppa Italia sarebbe diventata interessante solo dopo i primi due turni, quando sarebbero rimaste probabilmente solo compagini di massima serie.
A smentire con i fatti questa opinione fu il Vado, compagine militante nel campionato ligure di Promozione, che riuscì addirittura a vincere la competizione battendo in finale l'Udinese. Con questo successo, i liguri divennero i primi sia a vincere la maggiore coppa nazionale nonché a conquistarla pur non militando in massima divisione; quest'ultimo è un record in seguito eguagliato dal solo Napoli nell'edizione del 1961-1962.
Di seguito l'elenco delle squadre partecipanti. Nella stagione dello scisma del campionato, le grandi squadre si autoesclusero, essendosi dimesse dalla FIGC. Sempre in conseguenza della particolare annata, le partecipanti furono unicamente dell'Alta Italia.
Nella stagione 1921-1922 le squadre giuliane non erano state integrate nei campionati nazionali e disputavano tornei autonomi: il Comitato Regionale Giuliano organizzò la "Coppa Giulia", il massimo torneo regionale, la "Coppa Milano", una sorta di cadetteria, e la Terza Categoria.
Piemonte Lombardia |
Liguria Veneto Venezia Giulia |
Emilia Toscana |
Piemonte
Liguria |
Lombardia Veneto |
Emilia Toscana
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Fase | Turno | Andata |
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Preliminari | 1º turno | 2 aprile 1922 |
2º turno | 9 aprile - 23 aprile 1922 | |
3º turno | 23 aprile 1922 | |
Fase finale | Quarti di finale | 30 aprile - 18 giugno 1922 |
Semifinali | 25 giugno - 9 luglio 1922 | |
Finale | 16 luglio 1922 Vado Ligure (Campo di Leo) |
Il primo turno si disputò il 2 aprile 1922. Il sorteggio ebbe luogo seguendo il criterio di abbinamento di squadre appartenenti agli stessi comitati regionali (l'unica eccezione fu l'accoppiata Audace Livorno-Molassana); il Treviso ottenne per estrazione a sorte il passaggio automatico del turno. Dopo i trevigiani, anche la Libertas Firenze e il Pro Livorno ottennero il passaggio immediato alla fase successiva, probabilmente perché i livornesi (che avrebbero dovuto affrontare la Libertas) erano impegnati il 2 aprile in campionato contro il Petrarca (anche se poi la partita in questione fu rinviata all'ultimo momento alla settimana seguente).
Il risultato del match Triestina-Edera Trieste, in origine terminato 4-2, fu mutato in un 0-2 a tavolino dalla FIGC, la quale accolse un ricorso dell'Edera assegnandole la vittoria d'ufficio contro la Triestina, rea di aver schierato in campo un calciatore (lo spalatino Antonio Blasevich) in posizione irregolare.
Squadra 1 | Risultato | Squadra 2 |
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Audace Livorno | 0 - 2 (tav.) | Molassana |
Casalecchio | 0 - 2 (tav.) | Carpi |
Crema | 4 - 1 | Codogno |
Fanfulla | 2 - 1 | AC Libertas |
Forti e Liberi | 3 - 0 | Mantovana |
Juventus Italia | 2 - 0 | Enotria Goliardo |
Lucchese | 9 - 0 | CS Firenze |
Novese | 6 - 0 | Aeronautica Torino |
Rivarolese | 2 - 0 | Sestrese |
Spes Genova | 0 - 1 | Speranza |
Trevigliese | 0 - 1 (dts) | Saronno |
Triestina | 0 - 2 (tav.) | Edera Trieste |
Udinese | 4 - 0 | Feltrese |
Vado | 4 - 3 (dts) | Fiorente |
Valenzana | 2 - 1 | Pastore |
Vercellesi Erranti | 0 - 1 | US Torinese |
Virtus Bologna | 1 - 0 | Parma |
Il secondo turno si disputò il 9 aprile 1922. Libertas Firenze e Pro Livorno passarono nuovamente alla fase successiva senza affrontarsi tra loro, presumibilmente perché in quello stesso giorno la Pro Livorno era impegnata nel recupero di campionato contro il Petrarca.
Il match Edera Trieste-Udinese 0-4, contrariamente agli altri, fu disputato il 23 aprile, in contemporanea col terzo turno, a causa del ricorso che aveva consentito all'Edera di vincere a tavolino la precedente sfida con la Triestina e di essere ammessa al secondo turno al suo posto; alcune fonti, comunque, riportano che Triestina ed Edera avrebbero dovuto affrontarsi in Coppa Giulia lo stesso giorno, anche se poi l'incontro fu rinviato all'ultimo momento.
Squadra 1 | Risultato | Squadra 2 |
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Crema | 1 - 2 | Speranza |
Fanfulla | 1 - 4 | Novese |
Forti e Liberi | 4 - 0 | Treviso |
Juventus Italia | 3 - 0 | US Torinese |
Lucchese | 5 - 0 | Rivarolese |
Vado | 5 - 1 | Molassana |
Valenzana | 1 - 0 | Saronno |
Virtus Bologna | 1 - 0 | Carpi |
Edera Trieste | 0 - 4 | Udinese |
Il terzo turno si disputò il 23 aprile 1922. La Libertas Firenze, la Novese, la Pro Livorno, lo Speranza e l'Udinese passarono automaticamente ai quarti di finale: le prime quattro per la probabile ragione che Pro Livorno e Novese in quel giorno erano impegnate in campionato, e dunque impossibilitate ad affrontare la Libertas e lo Speranza; l'Udinese, vincitrice nello stesso giorno del recupero del secondo turno contro l'Edera Trieste, in quanto rimasta senza avversari a cui essere abbinata.
Squadra 1 | Risultato | Squadra 2 |
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Lucchese | 4 - 0 | Virtus Bologna |
Vado | 2 - 0 | Juventus Italia |
Valenzana | 3 - 0 | Forti e Liberi |
I quarti di finale si disputarono il 30 aprile e il 18 giugno 1922. Inizialmente il 30 aprile era prevista la disputa di Libertas-Pro Livorno, ma con una deliberazione la Presidenza Federale cambiò il calendario decidendo di far scontrare in quel giorno la Pro Livorno con il Vado e la Libertas con la Valenzana (probabilmente proprio per questo cambiamento lo Speranza, invece di affrontare la Novese, si scontrò con la Lucchese). Le partite disputate il 30 aprile furono dunque Pro Livorno-Vado e Libertas-Valenzana; a metà maggio la Federazione decise di annullare e far ripetere Libertas-Valenzana, ma una settimana dopo ritornò sulla propria decisione dando partita vinta ai toscani. Speranza-Lucchese e Udinese-Novese si tennero il 18 giugno 1922.
Livorno 30 aprile 1922 Quarti di finale | Pro Livorno | 0 – 1 referto | Vado | Campo di Villa Pellegrini
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Firenze 30 aprile 1922 Quarti di finale | Libertas Firenze | 2 – 0 (tav.) | Valenzana | Stadio Velodromo Libertas |
Savona 18 giugno 1922 Quarti di finale | Speranza | 1 – 2 referto | Lucchese | Campo Valletta di San Michele | ||||||
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Udine 18 giugno 1922 Quarti di finale | Udinese | 2 – 0 (tav.) | Novese | Campo di viale Venezia |
Squadra 1 | Risultato | Squadra 2 |
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Pro Livorno | 0 - 1 | Vado |
Libertas Firenze | 2 - 0 (tav.) | Valenzana |
Speranza | 1 - 2 | Lucchese |
Udinese | 2 - 0 (tav.) | Novese |
Le partite si disputarono il 25 giugno 1922. A causa di un errore tecnico nella gara tra Udinese e Lucchese, inerente la battuta di un calcio di rigore a favore dei friulani (la massima punizione venne calciata a 10 metri dalla porta anziché a 11), la squadra toscana presentò ricorso, che fu accettato; la semifinale fu quindi ripetuta il 9 luglio, dopo che la prima sfida era terminata 4-3 dopo i tempi supplementari.
Vado Ligure 25 giugno 1922 Semifinale | Vado | 1 – 0 (d.t.s.) referto | Libertas Firenze | Campo di Leo
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Udine 25 giugno 1922 Semifinali | Udinese | 4 – 3 (d.t.s.) | Lucchese | Campo di viale Venezia | ||||||
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Udine 9 luglio 1922 Semifinali Ripetizione | Udinese | 1 – 0 referto | Lucchese | Campo di viale Venezia | ||||||
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Squadra 1 | Risultato | Squadra 2 |
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Vado | 1 - 0 (dts) | Libertas Firenze |
Udinese | 1 - 0 | Lucchese |
La partita conclusiva del torneo fu disputata a Vado Ligure il 16 luglio 1922.
Vado Ligure 16 luglio 1922 | Vado | 1 – 0 (d.t.s.) referto | Udinese | Campo di Leo
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Squadra 1 | Risultato | Squadra 2 |
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Vado | 1 - 0 (dts) | Udinese |
Il trofeo originale della Coppa Italia 1922, consegnato mesi dopo la finale, fu poi donato nel 1935 al governo fascista nell'ambito della campagna autarchica Oro alla Patria. Quello esposto nella vetrina della banca Cassa di Risparmio di Savona è una copia prodotta dalla FIGC nel 1992 per il settantenario della vittoria.
Quarti di finale | Semifinali | Finale | ||||||||||||
Pro Livorno | 0 | |||||||||||||
Vado | 1 | Vado (dts) | 1 | |||||||||||
Libertas Firenze | 2 | Libertas Firenze | 0 | |||||||||||
Valenzana | 0 | Vado (dts) | 1 | |||||||||||
Udinese | 2 | Udinese | 0 | |||||||||||
Novese | 0 | Udinese | 1 | |||||||||||
Speranza | 1 | Lucchese | 0 | |||||||||||
Lucchese | 2 |
Gol | Rigori | Giocatore | Squadra | |
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6 | Bonino | Lucchese | ||
5 | Levratto | Vado | ||
4 | Maggi | Juventus Italia |