Edizioni a grandi caratteri

Nel mondo di oggi, Edizioni a grandi caratteri è un argomento che ha catturato l'attenzione di persone di tutte le età e interessi. Dai progressi tecnologici all'attualità, Edizioni a grandi caratteri è riuscito a trascendere le barriere e generare discussioni appassionate in diverse aree. Che sia a livello personale, accademico o professionale, Edizioni a grandi caratteri è diventato un argomento di attualità che non lascia nessuno indifferente. Per questo motivo è importante analizzare in modo approfondito l’impatto che Edizioni a grandi caratteri ha sulla società attuale e le implicazioni che ha per il futuro. In questo articolo approfondiremo gli aspetti più rilevanti di Edizioni a grandi caratteri ed esploreremo la sua influenza su vari aspetti della vita quotidiana.

Vengono definite secondo gli standard internazionali edizioni a grandi caratteri le pubblicazioni librarie in corpo tipografico non inferiore a 18 punti tipografici e carattere bastone privo di grazie.

Si tratta di pubblicazioni speciali, realizzate per lettori ipovedenti, con un visus particolarmente ridotto e con caratteristiche di impaginazione specifiche: spazi maggiorati fra le singole parole e fra le singole lettere, elevato contrasto dell'inchiostro sulla pagina, stampa su carta avoriata per ridurre fastidiosi riflessi, ampi margini attorno al testo.

La diffusione delle edizioni a grandi caratteri è limitata, poiché riguarda un pubblico potenziale di lettori piuttosto limitato, ma, a causa dell'invecchiamento della popolazione, in crescita. Negli Stati Uniti e in alcuni paesi europei queste edizioni sono diffuse, mentre in Italia il catalogo delle pubblicazioni è ancora ridotto.

Non costituiva, però una novità, in quanto era tradizionale la pubblicazione di libri di preghiere destinate a persone anziane, caratterizzati dai caratteri molto grandi.

Storicamente, i libri a grandi caratteri sono stati realizzati in Gran Bretagna nel 1964, quando Frederick Thorpe, un distributore librario in pensione decise di ristampare in anastatica vecchie edizioni di classici della letteratura anglosassone in formato doppio rispetto all'originale. A partire dal 1969, il progetto si trasformò in un'impresa editoriale effettiva, attraverso la Fondazione Ulverscroft. L'avvio in Italia avviene negli Anni Settanta, ad opera di Edizioni Grandi Lettere, una casa editrice milanese ora scomparsa. Successivamente, sono state riprese da:

Angolo Manzoni, casa editrice piemontese che ha lanciato la collana CORPO 16, pubblicando autori contemporanei e classici, compresi alcuni titoli della saga di Harry Potter

Elena Morea editore, casa editrice torinese, che nel 1998 si è presentata con le collane autore uomo e autore donna a grandi caratteri: con possibilità di personalizzazione del testo su richiesta del lettore.

Marco Valerio Edizioni, casa editrice con sede a Torino, che pubblica la collana LIBERI CORPO 18, dedicata in particolare ai classici e ai testi per la scuola, anche con testi in lingua inglese e francese, per un catalogo di oltre cento titoli certificati accessibili, attualmente il maggiore in Europa.

Punto di fuga editore, casa editrice con sede a Cagliari e Roma, che nel 2001 ha lanciato la collana CORPOSEDICI: selezione di romanzi di narrativa italiana e straniera.

Collegamenti esterni