In questo articolo esploreremo a fondo l'argomento Elezione del Presidente della Repubblica Italiana del 2022 e tutte le sue implicazioni. Dalle sue origini fino al suo impatto oggi, ci immergeremo in un'analisi esaustiva che coprirà tutti gli aspetti rilevanti. Che Elezione del Presidente della Repubblica Italiana del 2022 sia una persona, un evento storico, un fenomeno sociale o qualsiasi altro argomento di interesse, il nostro obiettivo è fornire una panoramica completa e dettagliata che soddisfi la curiosità dei nostri lettori. In questa direzione approfondiremo i vari aspetti che caratterizzano Elezione del Presidente della Repubblica Italiana del 2022, dalla sua influenza sulla società alla sua rilevanza nel panorama attuale. Non c'è dubbio che Elezione del Presidente della Repubblica Italiana del 2022 susciti un interesse diffuso, ed è per questo che ci proponiamo di offrirne uno sguardo profondo e rivelatore che ci permetta di comprenderne la vera portata.
Elezione del Presidente della Repubblica Italiana del 2022 | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|
Stato | Italia | |||||
Data
|
24-29 gennaio 2022 | |||||
Legislatura | XVIII legislatura | |||||
Eletto | ||||||
Partito | ||||||
Voti | 759
75,2% | |||||
Scrutinio | VIII
| |||||
Presidente uscente | ||||||
Sergio Mattarella | ||||||
|
L'elezione del presidente della Repubblica Italiana del 2022 si è svolta dal 24 al 29 gennaio 2022, da parte del Parlamento italiano in seduta comune integrato dai delegati regionali.
Il presidente uscente è Sergio Mattarella, che viene rieletto all'VIII scrutinio.
La classe politica italiana giunge all'appuntamento elettorale in un'atmosfera di generale incertezza: da un lato, il Presidente uscente Sergio Mattarella ha ripetutamente manifestato nel corso del 2021 la propria indisponibilità a farsi carico di un secondo mandato presidenziale, richiamando peraltro le riflessioni esposte dai suoi predecessori Antonio Segni e Giovanni Leone; dall'altro, diverse sono state le personalità a rifiutare l'ipotesi di essere candidate all'agone elettorale, tra cui Romano Prodi, Emma Bonino e Liliana Segre. Contestualmente, le ricostruzioni giornalistiche evidenziano la possibilità che venga avanzata la candidatura del Presidente del Consiglio in carica, Mario Draghi; interrogato su tale prospettiva, inedita peraltro nella storia repubblicana d'Italia e per questo a lungo discussa dagli opinionisti del settore, questi manifesta disponibilità verso le istituzioni nazionali, lasciando trasparire, secondo gli addetti ai lavori, un cauto favore.
Frattanto, il 28 dicembre 2021 Azione e +Europa dichiarano per primi le proprie intenzioni di voto, proponendo il nome di Marta Cartabia, Guardasigilli in carica. Il 14 gennaio 2022 è la volta della coalizione parlamentare di centro-destra (Lega, FI, FdI, CI, NcI, UdC), che candida l'ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il 16 gennaio successivo una formazione eterogenea di opposizione al governo Draghi (Alternativa, Facciamo Eco, PC, PaP e alcuni ex-M5S) candida l'ex vicepresidente della Corte costituzionale Paolo Maddalena, ricevendo quindi l'appoggio di altri partiti minori (Italexit, IdV, PRC). Di fronte all'accesa opposizione di una parte dello schieramento di maggioranza (PD, M5S, IV, LeU) alla candidatura di Berlusconi, quest'ultimo ritira pubblicamente il proprio impegno. Parallelamente, PaP ritira il sostegno a Maddalena alla luce delle sue posizioni contrarie all'aborto e al matrimonio tra persone dello stesso sesso; gli fa seguito Facciamo Eco, che rivolge quindi il proprio appoggio a Marco Cappato.
Il 24 gennaio 2022, data del primo scrutinio, questo va a vuoto, in mancanza di una candidatura condivisa dalla maggioranza di governo, che opta infatti per la scheda bianca. Sorte non dissimile tocca al secondo scrutinio; durante lo svolgimento della votazione, tuttavia, la coalizione di centro-destra annuncia le candidature di Carlo Nordio, Letizia Moratti e Marcello Pera, le quali vengono però rigettate in breve tempo dai rappresentanti del centro-sinistra. Anche durante l'infruttuoso terzo scrutinio è il centro-destra a mantenere l'iniziativa: da un lato, FdI spinge il candidato di bandiera Guido Crosetto; dall'altro, Matteo Salvini propone pubblicamente la Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, incontrando nuovamente l'opposizione del centro-sinistra. Nello stesso appuntamento, acquisisce rilevanza la candidatura "dal basso" di Mattarella, nonché la comparsa tra i nominativi più votati di Pier Ferdinando Casini, dato alla vigilia come uno dei possibili compromessi tra i partiti di governo per la corsa quirinalizia.
Il 27 gennaio 2022, al quarto scrutinio, il primo che non prevede il quorum dei due terzi dell'assemblea elettrice, persiste l'impasse di centro-destra (astensione) e di centro-sinistra (scheda bianca). Contemporaneamente, Maddalena ritira la propria candidatura, sostituita per tempo da quella del magistrato Nino Di Matteo. Il 28 gennaio il ritardo nelle decisioni spinge i capigruppo a deliberare il via libera al doppio scrutinio giornaliero. In occasione del quinto scrutinio, il centro-destra torna a sostenere la candidatura di Casellati, scegliendo ufficialmente di votarla: la rinnovata opposizione del centro-sinistra impedisce tuttavia il raggiungimento del quorum, e l'azione di diversi franchi tiratori all'interno dello stesso centro-destra finisce per «bruciare» il nominativo della Presidente del Senato, ritirato già al successivo scrutinio, in cui si conferma invece il trend di crescita del sostegno spontaneo a Mattarella (336 voti). Lo stallo tra i partiti di governo sembra sul punto di risolversi nella serata dello stesso 28 gennaio, grazie a una riunione congiunta tra Matteo Salvini, Enrico Letta e Giuseppe Conte: al termine della stessa, sia Salvini sia Conte rivelano pubblicamente di «star lavorando all'elezione di un Presidente donna», rapidamente identificata dai media nella diplomatica Elisabetta Belloni, direttrice generale del DIS. Il nominativo viene accolto con favore da Fratelli d'Italia, mentre viene immediatamente respinto da Italia Viva, che critica fortemente la scelta di portare al Quirinale il «capo dei servizi segreti», accusando i due leader sopracitati di scarsa «cultura istituzionale»: alla formazione renziana fanno eco Forza Italia (che annuncia di voler discutere la partita quirinalizia con gli altri schieramenti separatamente dagli altri partiti di centrodestra), Liberi e Uguali, Coraggio Italia e ampie frange del Partito Democratico.
Nella mattinata del 29 gennaio, il settimo scrutinio conferma l'incapacità dei leader di partito di trovare candidati di convergenza; emerge in via ufficiosa la candidatura centrista di Casini, che non scalfisce tuttavia il sostegno a Mattarella, mentre Fratelli d'Italia torna sul nominativo di Nordio. Intanto, al termine di un nuovo vertice tra i capipartito della maggioranza, Salvini rivela di aver proposto ventidue diversi nominativi agli alleati di governo, senza successo: apre pertanto alla possibilità, inizialmente esclusa, di chiedere al Presidente Mattarella la disponibilità alla rielezione, incontrando il vano parere contrario di Fratelli d'Italia, che annuncia la rottura della coalizione parlamentare. Alla luce di tali dichiarazioni, Casini chiede pubblicamente ai suoi sostenitori di non votare per lui ai successivi scrutini, nel nome dell'unità politica del Paese, ricevendo successivamente il plauso dei colleghi parlamentari. Dopo un colloquio con il Presidente del Consiglio, Mattarella accoglie al Quirinale prima i capigruppo parlamentari della maggioranza di governo e poi una delegazione di presidenti di regione; al termine di questi incontri, viene annunciata la disponibilità del Presidente uscente a un secondo mandato. L'ottavo scrutinio vede quindi il nominativo di Mattarella raccogliere 759 voti su 1009 elettori (ovvero il 75,2% dell'assemblea), risultando il secondo Presidente eletto più votato nella storia repubblicana dopo Pertini (eletto con 832 voti su 1011: 82,3%) e il terzo per percentuale di suffragi, dopo Gronchi (658 voti su 843: 78,1%) e prima di Cossiga (752 voti su 1011: 74,3%).
Ai sensi dell'art. 83 della Costituzione:
«Il Presidente della Repubblica italiana è eletto dal Parlamento in seduta comune dei suoi membri. All'elezione partecipano tre delegati per ogni Regione eletti dal Consiglio regionale in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze. La Valle d'Aosta ha un solo delegato.
L'elezione del Presidente della Repubblica ha luogo per scrutinio segreto a maggioranza di due terzi dell'assemblea. Dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta.»
Il 4 gennaio 2022 il Presidente della Camera Roberto Fico ha convocato il Parlamento in seduta comune e i delegati regionali per l'elezione del Presidente della Repubblica per il successivo lunedì 24 gennaio alle ore 15. È coadiuvato nei lavori dalla Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati.
A causa della pandemia di COVID-19 in corso, l'assemblea elettrice ha adottato procedure particolari volte a prevenire il contagio, abbandonando consuetudini radicate nelle precedenti elezioni presidenziali. L'accesso degli elettori all'aula di Montecitorio può avvenire solo previa esibizione della certificazione verde COVID e con mascherina FFP2. I tradizionali “catafalchi” sono stati sostituiti da cabine più facilmente igienizzabili e gli elettori possono occupare l'aula solo in gruppi di 50 votanti alla volta: ciò, assieme ai lavori di sanificazione, rende possibile un solo scrutinio al giorno per i primi sei giorni di votazione, mentre nell'ultima giornata si opta infine per accelerare le procedure tornando ai consueti due scrutini al giorno. Infine, i "grandi elettori" risultati positivi al COVID possono votare in un seggio mobile appositamente allestito nel parcheggio di Montecitorio.
Scrutinio | Voti | Percentuale |
---|---|---|
I | 16 | 1,6% |
II | 39 | 3,9% |
III | 125 | 12,4% |
IV | 166 | 16,5% |
V | 46 | 4,6% |
VI | 336 | 33,3% |
VII | 387 | 38,4% |
VIII | 759 | 75,2% |
La seduta è convocata per le ore 15. Per l'elezione è richiesta la maggioranza dei due terzi dei 1008[N 46] membri dell'Assemblea.
Dati votazione | Nome | Voti | |||
---|---|---|---|---|---|
Presenti | 976 | Paolo Maddalena | 36 | ||
Votanti | 976 | Sergio Mattarella | 16 | ||
Astenuti | 0 | Marta Cartabia | 9 | ||
Maggioranza | 672 | Silvio Berlusconi | 7 | ||
Roberto Cassinelli | 7 | ||||
Guido De Martini | 7 | ||||
Antonio Tasso | 7 | ||||
Umberto Bossi | 6 | ||||
Ettore Rosato | 6 | ||||
Marco Cappato | 5 | ||||
Cesare Pianasso | 4 | ||||
Bruno Vespa | 4 | ||||
Enzo Alaia | 3 | ||||
Maria Teresa Baldini | 3 | ||||
Elisabetta Belloni | 3 | ||||
Pier Luigi Bersani | 3 | ||||
Stefania Craxi | 3 | ||||
Giorgio Lauro | 3 | ||||
Claudio Lotito | 3 | ||||
Francesco Rutelli | 3 | ||||
Claudio Sabelli Fioretti | 3 | ||||
Amedeo Sebastiani | 3 | ||||
Maria Elisabetta Alberti Casellati | 2 | ||||
Giuliano Amato | 2 | ||||
Alberto Angela | 2 | ||||
Pier Ferdinando Casini | 2 | ||||
Giuseppe Conte | 2 | ||||
Gianluca De Fazio | 2 | ||||
Giancarlo Giorgetti | 2 | ||||
Ermanno Leo | 2 | ||||
Antonio Martino | 2 | ||||
Ugo Mattei | 2 | ||||
Giuseppe Moles | 2 | ||||
Carlo Nordio | 2 | ||||
Paolo Siani | 2 | ||||
Voti dispersi | 88 | ||||
Schede bianche | 672 | ||||
Schede nulle | 49 |
Poiché nessun candidato ha raggiunto il quorum richiesto, si procede ad un secondo scrutinio.
Tra i voti dispersi: Fulvio Abbate, Piero Angela, Alessandro Barbero, Rosy Bindi, Sabino Cassese, Mauro Corona, Giuseppe Cruciani, Vincenzo De Luca, Mario Draghi, Anna Finocchiaro, Nicola Gratteri, Roberto Mancini, Carlo Mazzone, Antonio Razzi, Mario Segni, Liliana Segre, Rocco Siffredi, Alfonso Signorini, Antonio Tajani, Giovanni Trapattoni, Walter Veltroni, Dino Zoff. Un voto espresso per Pepito Sbazzeguti, annoverato tra le schede nulle, così come 3 voti per Bettino Craxi.
La seduta è convocata per le ore 15. Per l'elezione è richiesta la maggioranza dei due terzi dei 1009 membri dell'Assemblea.
Poiché nessun candidato ha raggiunto il quorum richiesto, si procede ad un terzo scrutinio.
Tra i voti dispersi: Al Bano, Giorgio Agamben, Amadeus, Claudio Baglioni, Guido Bertolaso, Rosy Bindi, Sabino Cassese, Ugo Cappellacci, Mauro Corona, Guido Crosetto, Gigi D'Agostino, Massimo D'Alema, Domenico De Masi, Christian De Sica, Nino Di Matteo, Nino Frassica, Franco Grillini, Gianni Letta, Claudio Lotito, Roberto Mancini, Pino Masciari, Antonio Martino, Giovanni Rana, Paolo Savona, Mario Segni, Liliana Segre, Paola Taverna, Dino Zoff. Un voto espresso per Augusto Verdirame, annoverato tra le schede nulle.
La seduta è convocata per le ore 11. Per l'elezione è richiesta la maggioranza dei due terzi dei 1009 membri dell'Assemblea.
Dati votazione | Nome | Voti | |||
---|---|---|---|---|---|
Presenti | 978 | Sergio Mattarella | 125 | ||
Votanti | 978 | Guido Crosetto | 114 | ||
Astenuti | 0 | Paolo Maddalena | 61 | ||
Maggioranza | 673 | Pier Ferdinando Casini | 52 | ||
Giancarlo Giorgetti | 19 | ||||
Marta Cartabia | 8 | ||||
Luigi Manconi | 8 | ||||
Pier Luigi Bersani | 7 | ||||
Umberto Bossi | 7 | ||||
Marco Cappato | 6 | ||||
Marco Doria | 6 | ||||
Clemente Mastella | 6 | ||||
Giuseppe Moles | 6 | ||||
Mario Draghi | 5 | ||||
Silvio Berlusconi | 4 | ||||
Nicola Gratteri | 4 | ||||
Elisabetta Belloni | 3 | ||||
Paolo Coretti | 3 | ||||
Maria Teresa Baldini | 2 | ||||
Stefano Bandecchi | 2 | ||||
Francesco Cappello | 2 | ||||
Umberto Del Basso De Caro | 2 | ||||
Cesare Pianasso | 2 | ||||
Giovanni Sanna | 2 | ||||
Marco Sciscione | 2 | ||||
Bruno Vespa | 2 | ||||
Voti dispersi | 84 | ||||
Schede bianche | 412 | ||||
Schede nulle | 22 |
Poiché nessun candidato ha raggiunto il quorum richiesto, si procede ad un quarto scrutinio.
Tra i voti dispersi: Alberto Airola, Assunta Almirante, Gianluca Atzori, Claudio Baglioni, Alberto Bagnai, Alessandro Barbero, Marino Bartoletti, Emma Bonino, Claudio Borghi, Maria Elisabetta Alberti Casellati, Sabino Cassese, Ugo Cappellacci, Pierluigi Castagnetti, Roberto Castelli, Giuseppe Conte, Giuseppe Cruciani, Rino Formica, Gegia, Giuseppe Genna, Mario Girotti, Loretta Goggi, Miran Košuta, Agazio Loiero, Roberto Mancini, Antonio Martino, Ugo Mattei, Massimo Morini, Antonio Pappalardo, Francesco Rutelli, Giuseppe Sala, Liliana Segre, Marco Tardelli, Marco Tartari, Paola Taverna, Giulio Tremonti.
La seduta è convocata per le ore 11. Per l'elezione è richiesta la maggioranza assoluta dei 1009 membri dell'Assemblea.
Dati votazione | Nome | Voti | |||
---|---|---|---|---|---|
Presenti | 981 | Sergio Mattarella | 166 | ||
Votanti | 540 | Nino Di Matteo | 56 | ||
Astenuti | 441 | Luigi Manconi | 8 | ||
Maggioranza | 505 | Marta Cartabia | 6 | ||
Mario Draghi | 5 | ||||
Giuliano Amato | 4 | ||||
Pier Ferdinando Casini | 3 | ||||
Maria Teresa Baldini | 2 | ||||
Elisabetta Belloni | 2 | ||||
Pier Luigi Bersani | 2 | ||||
Voti dispersi | 20 | ||||
Schede bianche | 261 | ||||
Schede nulle | 5 |
Poiché nessun candidato ha raggiunto il quorum richiesto, si procede ad un quinto scrutinio.
Tra i voti dispersi: Alberto Airola, Alessandro Altobelli, Silvio Baldini, Alessandro Barbero, Silvio Berlusconi, Sabino Cassese, Pierluigi Castagnetti, Giuseppe Conte, Giuseppe Cruciani, Umberto Del Basso De Caro, Domenico De Masi, Aldo Giannuli, Giancarlo Giorgetti, Franco Grillini, Roberto Mancini, Luciano Manni, Riccardo Muti, Carlo Nordio, Mario Segni, Paola Taverna, Walter Veltroni, Luigi Vicinanza, Dino Zoff.
La seduta è convocata per le ore 11. Per l'elezione è richiesta la maggioranza assoluta dei 1009 membri dell'Assemblea.
Dati votazione | Nome | Voti | |||
---|---|---|---|---|---|
Presenti | 936 | Maria Elisabetta Alberti Casellati | 382 | ||
Votanti | 530 | Sergio Mattarella | 46 | ||
Astenuti | 406 | Nino Di Matteo | 38 | ||
Maggioranza | 505 | Silvio Berlusconi | 8 | ||
Marta Cartabia | 7 | ||||
Antonio Tajani | 7 | ||||
Pier Ferdinando Casini | 6 | ||||
Mario Draghi | 3 | ||||
Elisabetta Belloni | 2 | ||||
Joseph César Perrin | 2 | ||||
Voti dispersi | 9 | ||||
Schede bianche | 11 | ||||
Schede nulle | 9 |
Poiché nessun candidato ha raggiunto il quorum richiesto, si procede ad un sesto scrutinio.
Tra i voti dispersi: Mario Andretti, Alessandro Barbero, Sabino Cassese, Guido Crosetto, Adriano Galliani, Giancarlo Giorgetti, Nitto Palma e Sandro Ruotolo.
La seduta è convocata per le ore 17. Per l'elezione è richiesta la maggioranza assoluta dei 1009 membri dell'Assemblea.
Dati votazione | Nome | Voti | |||
---|---|---|---|---|---|
Presenti | 976 | Sergio Mattarella | 336 | ||
Votanti | 531 | Nino Di Matteo | 41 | ||
Astenuti | 444 | Pier Ferdinando Casini | 9 | ||
Maggioranza | 505 | Luigi Manconi | 8 | ||
Mario Draghi | 5 | ||||
Marta Cartabia | 5 | ||||
Elisabetta Belloni | 4 | ||||
Giuliano Amato | 3 | ||||
Maria Elisabetta Alberti Casellati | 2 | ||||
Voti dispersi | 9 | ||||
Schede bianche | 106 | ||||
Schede nulle | 4 |
Poiché nessun candidato ha raggiunto il quorum richiesto, si procede ad un settimo scrutinio.
Tra i voti dispersi: Alessandro Barbero, Silvio Berlusconi, Rosy Bindi, Sabino Cassese, Claudio Sabelli Fioretti.
La seduta è convocata per le ore 9:30. Per l'elezione è richiesta la maggioranza assoluta dei 1009 membri dell'Assemblea.
Dati votazione | Nome | Voti | |||
---|---|---|---|---|---|
Presenti | 976 | Sergio Mattarella | 387 | ||
Votanti | 596 | Carlo Nordio | 64 | ||
Astenuti | 380 | Nino Di Matteo | 40 | ||
Maggioranza | 505 | Pier Ferdinando Casini | 10 | ||
Elisabetta Belloni | 8 | ||||
Luigi Manconi | 6 | ||||
Marta Cartabia | 4 | ||||
Mario Draghi | 2 | ||||
Emilio Scalzo | 2 | ||||
Voti dispersi | 9 | ||||
Schede bianche | 60 | ||||
Schede nulle | 4 |
Tra i voti dispersi: Alessandro Barbero, Silvio Berlusconi, Rosy Bindi, Sabino Cassese, Simonetta Di Pippo, Riccardo Muti e Marco Rizzo.
Poiché nessun candidato ha raggiunto il quorum richiesto, si procede ad un ottavo scrutinio.
La seduta è convocata per le ore 16:30. Per l'elezione è richiesta la maggioranza assoluta dei 1009 membri dell'Assemblea.
Dati votazione | Nome | Voti | |||
---|---|---|---|---|---|
Presenti | 983 | Sergio Mattarella | 759 | ||
Votanti | 983 | Carlo Nordio | 90 | ||
Astenuti | 0 | Nino Di Matteo | 37 | ||
Maggioranza | 505 | Silvio Berlusconi | 9 | ||
Elisabetta Belloni | 6 | ||||
Pier Ferdinando Casini | 5 | ||||
Mario Draghi | 5 | ||||
Maria Elisabetta Alberti Casellati | 4 | ||||
Franco Berrino | 2 | ||||
Sabino Cassese | 2 | ||||
Primo Di Nicola | 2 | ||||
Giancarlo Giorgetti | 2 | ||||
Filippo Grassia | 2 | ||||
Marcello Pera | 2 | ||||
Voti dispersi | 18 | ||||
Schede bianche | 25 | ||||
Schede nulle | 13 |
Risulta eletto: Sergio Mattarella (2º mandato).
Tra i voti dispersi: Alessandro Barbero, Marco Cappato, Giuseppe Conte, Guido Crosetto, Franco Grillini, Liliana Segre, Giovanni Trapattoni, Giulio Tremonti, Luca Zaia, Ugo Zampetti.