Elezioni europee del 2014

Nel corso della storia, Elezioni europee del 2014 è stato un argomento di grande interesse per l'umanità. Dai tempi antichi ad oggi, Elezioni europee del 2014 ha suscitato curiosità, dibattito e riflessione nella società. Sono stati scritti numerosi libri, realizzati film, condotte ricerche e tenute conferenze su Elezioni europee del 2014, a dimostrazione dell'importanza e della rilevanza che ha nella vita delle persone. Elezioni europee del 2014 può affrontare vari aspetti, da quello scientifico e tecnologico a quello culturale e filosofico, rendendolo un argomento multidisciplinare e di ampio respiro. In questo articolo esploreremo diverse prospettive e approcci a Elezioni europee del 2014, con l'obiettivo di ampliare la nostra conoscenza e comprensione di questo affascinante argomento.

Elezioni europee 2014
Area Bandiera dell'Unione europea Unione europea
Data
22-25 maggio
Legislatura VIII legislatura
Affluenza 42,61% (Diminuzione 0,36%)
Eletti 751 Europarlamentari
Seggi per gruppo politico
PPE
221 / 751
S&D
191 / 751
ECR
70 / 751
ALDE
67 / 751
GUE/NGL
52 / 751
Verdi/ALE
50 / 751
EFDD
48 / 751
NI
52 / 751
Gruppi europei maggioritari
per numero di seggi nei singoli stati
Commissione
Juncker
2009 2019

Le elezioni europee del 2014 si sono tenute nei 28 stati membri dell'Unione europea tra il 22 e il 25 maggio, come deciso unanimemente dal Consiglio dell'Unione europea. Tutti i Paesi hanno però iniziato lo spoglio dei voti alle 23.00 del 25 maggio, in modo tale da rendere lo scrutinio una procedura simultanea in tutta l'Unione. Le elezioni europee del 2014 rappresentano l'ottava tornata elettorale per il Parlamento europeo, che si tengono ininterrottamente dal 1979, e sono state le prime alle quali ha partecipato anche la Croazia in qualità di nuovo paese membro dell'Unione.

Data elezioni

In accordo con l'art. 10 e 11 sull'elezione diretta del Parlamento europeo, le elezioni devono essere tenute ogni cinque anni nel primo fine settimana disponibile al termine del precedente mandato elettorale. Poiché le elezioni europee del 2009 si sono tenute dal 4 al 7 giugno, le elezioni si sarebbero dovute celebrare dal 5 all'8 giugno 2014. Tuttavia una decisione unanime del Consiglio europeo ha disposto di individuare una diversa data, che sarebbe altrimenti ricaduta nel periodo della pentecoste. Il Parlamento europeo nella risoluzione del 22 novembre 2012 ha chiesto al Consiglio di scegliere fra il fine settimana del 15 e quello del 22 maggio. Il 14 giugno 2013 il Consiglio ha deciso di fissare la data dal 22 al 25 maggio 2014.

Ogni Stato membro dell'Unione europea ha avuto la libertà di definire in quali e per quanti giorni mantenere aperte le urne sul proprio territorio, rendendo possibile a ciascun paese membro di scegliere dei giorni abituali: giovedì nel Regno Unito, domenica in Germania e in Italia.

Le elezioni europee sono state associate ad altre consultazioni locali in alcune nazioni, per rinnovare la Camera dei rappresentanti in Belgio ed alcune assemblee locali in Germania, Grecia, Italia e Regno Unito.

Giorni in cui si è votato nei singoli paesi
22 maggio 23 maggio 24 maggio 25 maggio
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi, Bandiera del Regno Unito Regno Unito Bandiera dell'Irlanda Irlanda Bandiera della Francia Dipartimenti francesi d'oltremare, Bandiera della Lettonia Lettonia, Bandiera di Malta Malta, Bandiera della Slovacchia Slovacchia Bandiera dell'Austria Austria, Bandiera del Belgio Belgio, Bandiera della Bulgaria Bulgaria, Bandiera della Croazia Croazia, Bandiera di Cipro Cipro, Bandiera della Danimarca Danimarca, Bandiera dell'Estonia Estonia, Bandiera della Finlandia Finlandia, Bandiera della Francia Francia, Bandiera della Germania Germania, Bandiera della Grecia Grecia, Bandiera dell'Italia Italia, Bandiera della Lituania Lituania, Bandiera del Lussemburgo Lussemburgo, Bandiera della Polonia Polonia, Bandiera del Portogallo Portogallo, Bandiera della Romania Romania, Bandiera della Slovenia Slovenia, Bandiera della Spagna Spagna, Bandiera della Svezia Svezia, Bandiera dell'Ungheria Ungheria
Bandiera della Rep. Ceca Repubblica Ceca

Contesto

Quadro politico

La crisi dell'Eurozona in corso, un ramo della Grande Recessione, è iniziata alcuni mesi dopo le ultime elezioni del Parlamento nel giugno 2009. Anche se ha interessato la maggior parte degli Stati membri dell'UE, le economie più colpite sono state quelle del sud Europa, in modo particolare di Grecia, Cipro, Italia, Spagna e Portogallo, ma anche di Irlanda. Con le dure misure di austerità imposte a questi paesi, il consenso dell'opinione pubblica alle istituzioni dell'UE è significativamente diminuito. Ne sono esempio dati quale la percentuale di greci che approvano l'operato di Bruxelles, diminuita dal 32% del 2010 al 19% del 2013, oppure il livello di approvazione registrato in Spagna, che si è dimezzato dal 59% del 2008 al 27% del 2013. Complessivamente, solo quattro dei 28 paesi membri giudicano positivamente la leadership EU. Peter S. Goodman suggerisce che "la sfiducia nei trattati e le convenzioni che tengono insieme l'Europa moderna sembra a un massimo storico."

José Manuel Barroso, il presidente della commissione europea, ha sostenuto che "stiamo assistendo ad un aumento dell'estremismo dall'estrema destra e dall'estrema sinistra» e ha suggerito che l'elezione potrebbe diventare "un festival di rimproveri", a suo parere infondati "contro l'Europa" Il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier ha sostenuto che "la crisi economica potrebbe attivare le forze politiche centrifughe che potrebbero rivelarsi pericolose per l'Unione europea nel suo insieme" e ha continuato descrivendo gli euroscettici come "senza cervello". In risposta, il leader UKIP Nigel Farage ha accusato Steinmeier di far ricorso agli insulti in un tentativo disperato di distogliere l'attenzione dal disastro economico e sociale causato alla Grecia dall'adesione all'Euro. Farage ha anche ipotizzato, nel suo discorso al Parlamento europeo nel gennaio 2014, che alle prossime elezioni "sarà una battaglia fra le democrazie nazionali e la burocrazia statale UE."

Secondo una stima del The Economist del gennaio 2014 "le forze populiste anti-EU di destra e sinistra potrebbero prendere fra il 16% e il 25% dei seggi del parlamento, dal 12% di oggi." Un articolo di Policy Network del febbraio 2014, sostiene che i media si siano concentrati sui partiti anti-EU, ma tuttavia questi "rimarrebbero di modeste dimensioni" in confronto ai partiti maggiori; ancora secondo Policy Network "la loro crescita e la loro intenzione di collaborare, comporterà cambiamenti importanti per la UE e la politica europea." Secondo alcuni sondaggi, in molte nazioni, la maggioranza relativa dei voti potrebbe essere ottenuta da un partito euroscettico, compresa la Francia (Fronte Nazionale), i Paesi Bassi (Partito per la Libertà), e l'Austria (Partito della Libertà). In Grecia, la Coalizione della Sinistra Radicale (SYRIZA) guida i sondaggi effettuati nel gennaio 2014.

Presidente della commissione europea

Il trattato di Lisbona prevede che il parlamento europeo debba eleggere il presidente della Commissione europea, capo dell'esecutivo europeo, sulla base di una proposta fatta dal Consiglio europeo, prendendo in considerazione le elezioni europee (articolo 17, paragrafo 7 della TEU). Queste disposizioni vengono applicate per la prima volta durante le elezioni europee del 2014.

I maggiori partiti hanno designato un candidato al ruolo di presidente. I candidati sono Jean-Claude Juncker per il Gruppo del Partito Popolare Europeo, Ska Keller per i I Verdi/Alleanza Libera Europea, Martin Schulz per l'Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici, Alexīs Tsipras per la Sinistra Unitaria Europea/Sinistra Verde Nordica e Guy Verhofstadt per l'Gruppo dell'Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa.

Tuttavia, rilevanti politici europei come il presidente Herman Van Rompuy, la cancelliera tedesca Angela Merkel, contestano l'aspirazione dei partiti politici europei di voler collegare la presidenza della commissione europea con i risultati delle elezioni europee ed esigono che il futuro presidente debba soddisfare le aspettative, prima di tutto, degli stati membri.

Confronti televisivi

Per la prima volta, in occasione delle elezioni europee, si sono tenuti dei confronti televisivi tra i candidati alla presidenza della Commissione Europea.

Uno di questi è stato trasmesso dall'Unione europea di radiodiffusione che ha diffuso il segnale ai membri che ne hanno fatto richiesta. I dibattiti si sono tenuti in presenza del pubblico nella camera plenaria del parlamento europeo a Bruxelles. Moderatrice è stata la giornalista italiana Monica Maggioni, inviata di guerra e direttrice di Rai News 24 e Televideo Rai. Il dibattito si è svolto il 15 maggio, per una durata di 90 minuti, con la presenza dei cinque principali candidati: Schulz, Juncker, Keller, Verhofstadt e Tsipras.

Lista delle emittenti che hanno trasmesso il dibattito
Stati membri TV RADIO INTERNET
Internazionale Deutsche Welle
Euronews
Bandiera della Germania Germania ZDF
ARD (Phoenix)
ARTE
ARTE
Bandiera della Francia Francia TV5MONDE
LCP AN - Public Sénat

iTELE
ARTE

Radio Nantes
Radio France
France Télévisions
Chaîne Parlementaire
ARTE
Bandiera dell'Italia Italia Rai (RaiNews24)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito BBC (BBC Parliament) Caledonia Media
Bandiera della Spagna Spagna TVE (Canal 24 Horas)
Televisió de Catalunya (3/24 - regionale)
El Mundo
Teleprensa
Bandiera della Polonia Polonia Polish Radio
Bandiera della Romania Romania TVR
Antena 3
Digi 24
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi NOS
Bandiera del Belgio Belgio RTBF (La Trois)
VRT (Canvas)
Bandiera della Rep. Ceca Rep. Ceca Czech Radio
Bandiera della Grecia Grecia Efimerida ton Syntakton
Bandiera dell'Ungheria Ungheria
Bandiera del Portogallo Portogallo RTP (RTP Informação)
Económico TV
Diário de Notícias
Bandiera della Svezia Svezia SVT (differita)
Bandiera dell'Austria Austria ORF (ORF 3) Der Standard
Bandiera della Bulgaria Bulgaria BNT
Kanal 6
Bandiera della Finlandia Finlandia YLE
Bandiera della Danimarca Danimarca DR
Bandiera della Slovacchia Slovacchia Slovak TV
Bandiera della Croazia Croazia HRT (HRT 1)
RI TV (regionale)
Kanal RI (regionale)
TV Nova Pula (regionale)
TV Student (regionale)
Bandiera dell'Irlanda Irlanda RTE (Now News) RTE
Bandiera della Lituania Lituania DELFI
Bandiera della Lettonia Lettonia
Bandiera della Slovenia Slovenia
Bandiera di Cipro Cipro
Bandiera dell'Estonia Estonia
Bandiera del Lussemburgo Lussemburgo Chamber TV
Bandiera di Malta Malta Malta Today
Bandiera del Canada Canada Cable Public Affairs
Bandiera dell'Ucraina Ucraina NTU

L'8 e il 20 maggio inoltre, prima ZDF e ORF congiuntamente, e poi ARD, organizzeranno i duelli tra i leader delle principali forze parlamentari, ossia Jean-Claude Juncker per il PPE e Martin Schulz per il gruppo S&D

Distribuzione dei seggi

Ripartizione dei seggi del parlamento europeo (cambiamenti fra il Trattato di Nizza ed il Trattato di Lisbona).

Stato membro 2007
Nizza
2009
Nizza
(precedenti
elezioni)
2014
Lisbona
2014c
+ Croazia
Bandiera della Germania Germania 99 99 96 96
Bandiera della Francia Francia 78 72 74 74
Bandiera del Regno Unito Regno Unitoa 78 72 73 73
Bandiera dell'Italia Italia 78 72 73 73
Bandiera della Spagna Spagna 54 50 54 54
Bandiera della Polonia Polonia 54 50 51 51
Bandiera della Romania Romania 35 33 33 32
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 27 25 26 26
Bandiera del Belgio Belgio 24 22 22 21
Bandiera della Rep. Ceca Rep. Ceca 24 22 22 21
Bandiera della Grecia Grecia 24 22 22 21
Bandiera dell'Ungheria Ungheria 24 22 22 21
Bandiera del Portogallo Portogallo 24 22 22 21
Bandiera della Svezia Svezia 19 18 20 20
Bandiera dell'Austria Austria 18 17 19 18
Bandiera della Bulgaria Bulgaria 18 17 18 17
Bandiera della Finlandia Finlandia 14 13 13 13
Bandiera della Danimarca Danimarca 14 13 13 13
Bandiera della Slovacchia Slovacchia 14 13 13 13
Bandiera della Croazia Croazia 11
Bandiera dell'Irlanda Irlanda 13 12 12 11
Bandiera della Lituania Lituania 13 12 12 11
Bandiera della Lettonia Lettonia 9 8 9 8
Bandiera della Slovenia Slovenia 7 7 8 8
Bandiera di Cipro Cipro 6 6 6 6
Bandiera dell'Estonia Estonia 6 6 6 6
Bandiera del Lussemburgo Lussemburgo 6 6 6 6
Bandiera di Malta Malta 5 5 6 6
Totale: 785 736 751b 751b

Le nazioni scritte in corsivo sono divise in sub-circoscrizioni nazionali.
a Include Gibilterra, ma nessun altro territorio britannico d'oltremare.
b Il presidente non viene contato ufficialmente, lasciando il totale a 750 parlamentari.
c Come proposto dal Parlamento europeo il 13 marzo 2013.

L'articolo 14 del Trattato di Lisbona stabilisce che "Il Parlamento europeo è composto da rappresentanti dei cittadini dell'Unione. Essi non devono superare la quota di settecentocinquanta, più il Presidente. La rappresentanza dei cittadini deve essere regressivamente proporzionale, con una soglia minima di sei membri per ogni Stato membro. A nessuno stato membro dovranno essere assegnati più di novantasei seggi".

Era stato dichiarato il desiderio da parte dei governi degli stati membri di ratificare il Trattato di Lisbona prima delle elezioni del 2009, in modo che i suoi articoli che governano il Parlamento europeo potessero entrare in vigore già per quella elezione. Il processo, tuttavia, è stato bloccato dal rifiuto dell'Irlanda, avvenuto mediante il referendum costituzionale del 2008. Pertanto, nel giugno 2009, il Parlamento europeo è stato eletto con le regole del Trattato di Nizza, che prevedeva 736 seggi in luogo dei 751 previsti dal Trattato di Lisbona.

Il Trattato di Lisbona è stato poi ratificato anche dall'Irlanda, mediante il referendum costituzionale del 2009; nel dicembre 2011 sono divenute operative alcune clausole provvisorie dirette ad assegnare alcuni seggi addizionali, senza sottrarre i tre seggi extra della Germania. Questi 18 eurodeputati in più hanno portato il numero dei membri del Parlamento a 754 per il periodo transitorio fino al 2014. Questi 18 eurodeputati "fantasma" avrebbero avuto all'inizio una posizione da osservatori, prima di diventare membri a tutti gli effetti qualora un protocollo aggiuntivo fosse stato ratificato entro il 2014.

Di conseguenza, le elezioni del 2014 sono state le prime ad applicare la ripartizione dei seggi prevista dall'applicazione del Trattato di Lisbona.

Tuttavia, l'adesione della Croazia all'Unione europea, avvenuta il 1º luglio 2013, ha obbligato la UE a rivedere la distribuzione dei seggi all'interno del Parlamento europeo, e il numero dei seggi è salito a 766 con l'accesso del nuovo stato, sfondando quindi la soglia di 751 seggi stabilita dal Trattato sull'Unione europea.

L'eurodeputato Andrew Duff (ALDE, Regno Unito) ha stilato due articoli nel marzo 2011 e settembre 2012, proponendo nuove ripartizioni dei seggi (vedi tabella). Le decisioni sulla ripartizione dei seggi nel Parlamento sono governate dall'Articolo 14, che stabilisce che "Il Consiglio europeo deve adottare all'unanimità, su iniziativa del Parlamento europeo e con il suo consenso, una decisione che stabilisca la composizione del Parlamento europeo", rispettando il principio della proporzionalità regressiva, della soglia di 6 seggi per gli stati più piccoli e il limite di 96 deputati per lo stato più grande.

Legge elettorale

Dall'ottobre 2008 Andrew Duff si appella al Parlamento europeo per una riforma della legge elettorale in vista delle elezioni del 2014, inclusa la creazione di un collegio di 25 seggi in cui ogni cittadino europeo possa essere autorizzato a votare sulla base di liste pan-europee. Duff è stato nominato relatore, in quanto il Parlamento ha il diritto di iniziativa in questo campo in cui il Consiglio si deve esprimere all'unanimità.

Dopo le elezioni del 2009, Duff ha proposto una nuova versione del suo articolo, che è stato adottato dal Comitato sugli Affari Costituzionali nell'aprile 2011. La sessione plenaria del Parlamento ha respinto tuttavia l'articolo al Comitato nel luglio 2011. Una terza versione dell'articolo fu pubblicata nel settembre 2011 e fu adottata dal Comitato Affari Costituzionali nel gennaio 2012; la proposta fu comunque ritirata prima di essere discussa dal Parlamento in plenaria nel marzo 2012, per timore che potesse essere nuovamente respinta.

Affluenza

Regioni
Europa orientale Europa meridionale Europa occidentale Europa settentrionale
Bandiera della Bulgaria Bulgaria 35,5% Diminuzione 3,49% Bandiera di Cipro Cipro 43,97% Diminuzione 15,43% Bandiera dell'Austria Austria 45,7% Diminuzione 0,27% Bandiera della Danimarca Danimarca 56,4% Diminuzione 3,14%
Bandiera della Rep. Ceca Rep. Ceca 19,5% Diminuzione 8,72% Bandiera della Croazia Croazia 25,06% Aumento 4,22% Bandiera del Belgio Belgio 90% Diminuzione 0,39% Bandiera dell'Estonia Estonia 36,44% Diminuzione 7,46%
Bandiera dell'Ungheria Ungheria 28,92% Diminuzione 7,39% Bandiera della Grecia Grecia 58,2% Aumento 5,59% Bandiera della Francia Francia 43,5% Aumento 2,87% Bandiera della Finlandia Finlandia 40,9% Aumento 2,30%
Bandiera della Polonia Polonia 22,7% Diminuzione 1,83% Bandiera dell'Italia Italia 58,68% Diminuzione 7,78% Bandiera della Germania Germania 47,9% Aumento 4,63% Bandiera dell'Irlanda Irlanda 51,6% Diminuzione 7,04%
Bandiera della Romania Romania 32,16% Aumento 4,49% Bandiera di Malta Malta 74,81% Diminuzione 3,98% Bandiera del Lussemburgo Lussemburgo 90% Diminuzione 0,76% Bandiera della Lettonia Lettonia 30,04% Diminuzione 23,66%
Bandiera della Slovacchia Slovacchia 13,0% Diminuzione 6,64% Bandiera del Portogallo Portogallo 34,5% Diminuzione 2,27% Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 37% Aumento 0,25% Bandiera della Lituania Lituania 44,91% Aumento 23,93%
N.D. N.D. N.D. Bandiera della Slovenia Slovenia 20,96% Diminuzione 7,41% N.D. N.D. N.D. Bandiera del Regno Unito Regno Unito 36% Aumento 1,30%
N.D. N.D. N.D. Bandiera della Spagna Spagna 45,9% Aumento 1,03% N.D. N.D. N.D. Bandiera della Svezia Svezia 48,8% Aumento 3,27%
Media Media Media Media
Media Unione Europea 43,09% (Aumento 0,09%)

Gruppi politici

Gruppo Partito Seggi
Gruppo del Partito Popolare Europeo (PPE) Partito Popolare Europeo 221
Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici (S&D) Partito del Socialismo Europeo 191
Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei (ECR) 70
Gruppo dell'Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa (ALDE) 67
Sinistra Unitaria Europea/Sinistra Verde Nordica (GUE/NGL) 52
I Verdi/Alleanza Libera Europea (Verdi/ALE) 50
Europa della Libertà e della Democrazia Diretta (EFDD) Movimento per un'Europa della Libertà e della Democrazia 48
Non iscritti (NI) Indipendenti 52
Totale 751
Fonte: Parlamento europeo

Ripartizione dei seggi

Stato PPE S&D ECR ALDE GUE/NGL Verdi/ALE EFDD NI Totale
Bandiera dell'Austria Austria
(risultati)
5 ÖVP 5 SPÖ 1 NEOS 3 Grüne 4 FPÖ 18
Bandiera del Belgio Belgio
(risultati)
2 CD&V
1 CDH
1 CSP
3 PS
1 SP.A
4 N-VA 3 Open VLD
3 MR
1 Ecolo
1 Groen
1 VB 21
Bandiera della Bulgaria Bulgaria
(risultati)
6 GERB
1 DSB
4 BSP 1 BBT
1 IMRO
4 DPS 17
Bandiera di Cipro Cipro
(risultati)
2 DISY 1 DIKO
1 EDEK
2 AKEL 6
Bandiera della Croazia Croazia
(risultati)
4 HDZ
1 HSS
2 SDP 1 HSP-AS 1 HNS-LD
1 IDS
1 ORaH 11
Bandiera della Danimarca Danimarca
(risultati)
1 C 3 S 4 O 2 V
1 B
1 N 1 SF 13
Bandiera dell'Estonia Estonia
(risultati)
1 IRL 1 SDE 2 RE
1 KE
1 Ind. 6
Bandiera della Finlandia Finlandia
(risultati)
3 Kok 2 SDP 2 PS 3 Kesk
1 SFP
1 Vas 1 VIHR 13
Bandiera della Francia Francia
(risultati)
20 UMP 12 PS
1 PRG
4 MoDem
1 AC
1 NC
1 PR
3 FG
1 AO
6 EELV 1 Ind. 23 FN 74
Bandiera della Germania Germania
(risultati)
29 CDU
5 CSU
27 SPD 7 AfD
1 Familie
3 FDP
1 LE
7 Linke
1 Tierschutz
11 B'90/Grüne
1 Piraten
1 ÖDP
1 NPD
1 PARTEI
96
Bandiera della Grecia Grecia
(risultati)
5 ND 2 PASOK
2 To Potami
1 ANEL 6 SYRIZA 3 XA
2 KKE
21
Bandiera dell'Irlanda Irlanda
(risultati)
4 FG 1 Ind. 1 FF 1 Ind. 3 SF
1 Ind.
11
Bandiera dell'Italia Italia
(risultati)
13 FI
3 NCD-UDC
1 SVP
31 PD 3 AET 17 M5S 5 LN 73
Bandiera della Lettonia Lettonia
(risultati)
4 JV 1 Saskaņa SDP 1 NA 1 LKS 1 ZZS 8
Bandiera della Lituania Lituania
(risultati)
2 TS-LKD 2 LSDP 1 LLRA 2 LRLS
1 DP
1 LVŽS 2 TT 11
Bandiera del Lussemburgo Lussemburgo
(risultati)
3 CSV 1 LSAP 1 DP 1 Gréng 6
Bandiera di Malta Malta
(risultati)
3 PN 3 PL 6
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi
(risultati)
5 CDA 3 PvdA 1 CU
1 SGP
4 D66
3 VVD
2 SP
1 PvdD
2 GL 4 PVV 26
Bandiera della Polonia Polonia
(risultati)
19 PO
4 PSL
4 SLD
1 UP
18 PiS
1 PR
4 KNP 51
Bandiera del Portogallo Portogallo
(risultati)
6 PSD
1 CDS-PP
8 PS 2 MPT 3 PCP
1 BE
21
Bandiera del Regno Unito Regno Unito
(risultati)
20 Lab 19 Con
1 UUP
1 LibDem 1 SF 3 GPEW
2 SNP
1 PC
24 UKIP 1 DUP 73
Bandiera della Rep. Ceca Rep. Ceca
(risultati)
3 TOP 09
1 STAN
3 KDU-ČSL
4 ČSSD 2 ODS 4 ANO 3 KSČM 1 Svobodní 21
Bandiera della Romania Romania
(risultati)
6 PNL
5 PDL
2 UDMR
2 PMP
12 PSD
2 UNPR
2 PC
1 Ind. 32
Bandiera della Slovacchia Slovacchia
(risultati)
2 KDH
2 SDKÚ-DS
1 SMK
1 Most-Híd
4 Smer-SD 1 OL'aNO
1 NOVA
1 SaS 13
Bandiera della Slovenia Slovenia
(risultati)
3 SDS
1 NSi
1 SLS
1 SD 1 DeSus 1 Verjamem 8
Bandiera della Spagna Spagna
(risultati)
16 PP
1 UDC
14 PSOE 4 UPYD
1 CDC
1 PNV
2 CS
5 IU
5 Podemos
1 EhBildu
1 ICV
2 ERC
1 BNV
54
Bandiera della Svezia Svezia
(risultati)
3 M
1 KD
5 SAP
1 F!
2 L
1 C
1 V 4 MP 2 SD 20
Bandiera dell'Ungheria Ungheria
(risultati)
11 Fidesz
1 KDNP
2 MSZP
2 DK
1 Insieme 2014
1 LMP
3 Jobbik 21
Totale 221 191 70 67 52 50 48 52 751

Note

  1. ^ COUNCIL DECISION 2013/299/EU, Euratom of 14 June 2013 fixing the period for the eighth election of representatives to the European Parliament by direct universal suffrage, published on 21 June 2013 by the Official Journal of the European Union, L 169/69.
  2. ^ Direktwahlakt Archiviato il 21 gennaio 2015 in Internet Archive. (PDF-Datei; 83 kB) auf der Homepage des Bundeswahlleiters.
  3. ^ Application error
  4. ^ 2013/299/EU, Euratom: Beschluss des Rates vom 14. Juni 2013 zur Festsetzung des Zeitraums für die achte allgemeine unmittelbare Wahl der Abgeordneten des Europäischen Parlaments.
  5. ^ (EN) Nick Mead e Garry Blight, Eurozone crisis: are the years of pain over?, in The Guardian, 14 agosto 2013. URL consultato il 21 marzo 2014.
  6. ^ EU Leadership Approval at Record Low in Spain, Greece, Gallup, 8 gennaio 2014. URL consultato il 20 gennaio 2014.
  7. ^ Approval of EU leadership lowest in Greece, EUobserver, 8 gennaio 2014. URL consultato il 20 gennaio 2014.
  8. ^ Skepticism And Contempt Color Upcoming European Parliament Elections, in Huffington Post, 21 gennaio 2014. URL consultato il 23 gennaio 2014.
  9. ^ Jonathan Stearns, EU Elections May Be ‘Tense’ as Extremism Grows, Barroso Warns, in Bloomberg News, 15 gennaio 2014. URL consultato il 20 gennaio 2014.
  10. ^ Bruno Waterfield, German foreign minister attacks 'brainless Eurosceptics', in The Daily Telegraph, 9 gennaio 2014. URL consultato il 23 gennaio 2014.
  11. ^ VIDEO: Now even the Greeks want to join Ukip, says Farage as his latest speech causes stir, in Daily Express, 17 gennaio 2014. URL consultato il 20 gennaio 2014.
  12. ^ Turning right, in The Economist, 4 gennaio 2014. URL consultato il 23 gennaio 2014.
  13. ^ De Lange, Sarah L., Rooduijn, Matthijs e Van Spanje, Joost, The ‘Le Pen-Wilders‘ alliance will change European politics, Policy Network, 4 febbraio 2014. URL consultato il 5 febbraio 2014.
  14. ^ France's National Front tops EU election survey, EUobserver, 9 ottobre 2013. URL consultato il 20 gennaio 2014.
  15. ^ Peter Cluskey, Dutch study reveals immigration fears, in Irish Times, 3 gennaio 2014. URL consultato il 23 gennaio 2014.
    «...Liberal-Labour coalition government, who are trailing in the polls behind Geert Wilders and his anti-immigrant Freedom Party in the run-up to the European elections»
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Collegamenti esterni

  • Europarlamentari della VIII legislatura, su europarl.europa.eu. URL consultato il 24 agosto 2019 (archiviato dall'url originale l'8 ottobre 2014).
  • Subentranti, su europarl.europa.eu. URL consultato il 24 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2019).
  • Uscenti, su europarl.europa.eu. URL consultato il 3 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2019).