Fedeli d'Amore

Nell'ambito di Fedeli d'Amore troviamo un argomento di grande attualità e interesse oggi. Questo tema ha generato dibattiti, confronti e riflessioni in diversi ambiti, dalla politica alla scienza, passando per la cultura e la società in generale. È un tema che ci invita a riflettere sugli aspetti fondamentali della vita, a mettere in discussione le nostre convinzioni e a cercare risposte alle domande che ci hanno accompagnato nel corso della storia. Attraverso questo articolo cercheremo di approfondire Fedeli d'Amore, esplorandone le diverse sfaccettature, analizzandone le implicazioni e offrendo uno sguardo critico e analitico su un argomento che riguarda tutti noi.

Fedeli d'Amore è il nome della setta iniziatica di cui avrebbero fatto parte Dante Alighieri e Guido Cavalcanti, una sorta di ramificazione dell'Ordine Templare.

Il sogno di Dante, di Gabriel Rossetti (1856)

Documentazione

A oggi non si ha documentazione diretta dell'esistenza di questa setta, se non la tesi di molti studiosi tra cui Luigi Valli che a tal proposito ha scritto il saggio Il linguaggio segreto di Dante e dei Fedeli d'Amore, ma anche L'esoterismo di Dante di René Guénon e il saggio più contemporaneo Dante e i Fedeli d'Amore di Renzo Manetti. La stessa tesi viene sostenuta nel film Il mistero di Dante diretto da Louis Nero.

«E pensando io acciò che m'era apparuto, propuosi di farlo sentire a molti li quali erano famosi trovatori in quel tempo: e con ciò fosse cosa che io avesse già veduto per me medesimo l'arte del dire parole per rima, propuosi di fare uno sonetto, nel quale io salutasse tutti li fedeli d'Amore...»

La studiosa Adriana Mazzarella afferma che Dante fosse diventato il capo dei Fedeli d'Amore dopo l'uscita di Guido Cavalcanti. Come lei stessa afferma non vi sono notizie storiche in merito, ma ciò sembra trasparire tra le righe della Vita Nova di Dante. Il linguaggio dei Fedeli d'Amore sarebbe stato veicolato tramite la poesia dello Stilnovo.

Lo storico medievalista Franco Cardini ha, tuttavia, argomentato che la supposta appartenenza di Dante a tale gruppo è frutto di una mistificazione tardo-romantica, complice una non corretta valutazione dell'apporto neoplatonico al pensiero cristiano medievale.

René Guenon afferma che Francesco da Barberino e Giovanni Boccaccio facessero parte dei Fedeli d’amore.

Struttura interna e pensiero

Dante definisce «Fedeli d'Amore» nella Vita Nova coloro ai quali sono destinati i suoi versi e gli unici in grado di comprenderne il significato. Secondo la recente tesi di Manetti i Fedeli d'Amore sarebbero una confraternita più che una setta, forse un terz'ordine laico affiliato al Tempio, dal quale aveva bisogno di protezione contro i sospetti dell'Inquisizione. Il linguaggio dei Fedeli d'Amore e le allegorie che usano sarebbero analoghe a quelle delle confraternite iniziatiche dei Sufi e dei mistici ebraici, ben documentate storicamente. Secondo Guenon gli stessi Stilnovisti avrebbero avuto contatti con i Templari e le dottrine dei Sufi, confraternite che insegnavano agli adepti le tecniche per raggiungere l'estasi, la dissociazione dello spirito dal corpo per raggiungere la visione dell'Assoluto inesprimibile, che è l'itinerario stesso della Divina Commedia.

L’ordine gerarchico interno era diviso in sette gradi della scala iniziatica che corrispondono ai sette pianeti e alle sette arti liberali. Le iniziazioni si svolgevano a Pasqua, lo stesso periodo in cui si svolge il racconto della Divina commedia.

Note

  1. ^ Vincenzo Schettino, Scienza e Arte: Chimica, arti figurative e letteratura, pag. 56, Firenze University Press, 2014.
  2. ^ a b Renzo Manetti, Dante e i Fedeli d'Amore, Mauro Pagliai Editore, 2018, p. 136, ISBN 978-88-564-0380-0. URL consultato l'11 maggio 2021.
  3. ^ Adriana Mazzarella, Alla ricerca di Beatrice. Dante e Jung, Edra, 2015, p. 30, ISBN 978-88-214-4070-0. URL consultato il 18 gennaio 2021.
  4. ^ Franco Cardini, Dante e i Fedeli d'Amore: soltanto fake news, su Avvenire, 1º dicembre 2020. URL consultato il 25 maggio 2023.
  5. ^ René Guénon, Considerazioni sull'esoterismo cristiano e san Bernardo, Arktos, 1997, p. 81, ISBN 978-88-7049-082-4. URL consultato il 3 agosto 2023.
  6. ^ René Guénon, Considerazioni sull'esoterismo cristiano e san Bernardo, Arktos, 1997, p. 73 (nota), ISBN 978-88-7049-082-4. URL consultato il 2 agosto 2023.

Collegamenti esterni

  • Fedeli d'amore, in "Enciclopedia Dantesca". URL consultato il 18 gennaio 2021.