In questo articolo affronteremo il tema Freestyle (hip hop), che rappresenta un punto di interesse e attualità oggi. Freestyle (hip hop) è un argomento che ha suscitato l'interesse di molti, poiché ha importanti implicazioni in diversi ambiti della vita quotidiana. Lungo le linee seguenti, Freestyle (hip hop) verrà analizzato da diverse prospettive, al fine di fornire una visione esaustiva e completa di questo argomento. Dalla sua origine fino al suo impatto sulla società, Freestyle (hip hop) è un argomento che genera grande dibattito e interesse, motivo per cui è essenziale approfondire il suo studio per comprenderne la portata e la rilevanza nel mondo contemporaneo.
Nella cultura hip hop, il freestyle (dall'inglese: "stile libero") consiste nell'improvvisare una delle quattro discipline o elementi rapping, djing, breaking e graffiti writing.
Secondo alcuni il beatboxing, per la sua particolare natura, va considerato un elemento (il quinto) al pari degli altri. Secondo altri, essendo eseguito con la voce, è parte del rapping.
Nella cultura hip hop, il freestyle consiste in:
Le origini del freestyle sono da ricercare in molteplici elementi che hanno influenzato la cultura afroamericana nel corso dei secoli: non è dunque possibile addebitare ad un solo fenomeno l'origine di questa particolare tecnica d'improvvisazione.
Le radici di questa modalità d'espressione sono spesso viste come coincidenti con quelle della cultura Hip Hop, ma le versioni sono contrastanti.
Nella musica Jazz, l'improvvisazione (che è per definizione appunto libera da stili, come il freestyle) è un elemento chiave e questa è sicuramente uno dei "marchi" del Freestyle.
Questo perché, di fatto, nel Freestyle si dovrebbe lavorare su accenti, sfasamenti, dissonanze, assonanze e molti altri aspetti concernenti la sincope, come nella Musica appunto detta "improvvisata".
Il Freestyle quando eseguito da un MC, è anche plausibile che derivi in parte dagli immigrati giamaicani che, vendendo ai mercati i 45 giri di Reggae, ne riproducevano, con una buona dose d'improvvisazione, parti strumentali, vocali o mix, cantandole ai possibili acquirenti di passaggio. Questa tradizione era realmente molto diffusa in Giamaica e nei ghetti, dove gli immigrati risiedevano, tuttavia molti storici della scena si dicono in disaccordo e preferiscono rimandare le origini del freestyle (le più recenti, perlomeno) ai cosiddetti block party, nei quali i primi MC si esibivano in ritornelli improvvisati sul ritmo dei dischi mixati dal DJ.
Il termine freestyle si riferisce ad una forma d'espressione riferita ad ogni tipo di attività artistica, dove si dà spazio all'improvvisazione, tra cui le arti Hip-Hop. Esso avviene normalmente nei raduni, detti Jam (dalle jam session del Jazz), dove hanno luogo libere esibizioni collettive di artisti Hip Hop, e nei contest freestyle-battle, competizioni in cui due artisti si sfidano.
In Italia a partire dalla fine degli anni '90 tra le abilità dei rapper è aumentato l'uso delle rap-punchline (termine anglosassone usato solitamente nella commedia per definire una battuta finale) che indica una rima di forte impatto per l'ascoltatore, improvvisata o da repertorio, per mezzo di una doppio senso, un gioco di parole, una similitudine, una metafora o una cruda verità utilizzata contro l'avversario di turno (o un "tu" ipotetico o anche in maniera generica in base all'argomento trattato).
Una rap punchline, diversamente da una one-line, viene impiegata come chiusura ovvero l'ultima parte di una storia o di una premessa iniziale. L'ultima barra qui riportata, in una strofa scritta di Eminem contro Benzino, è un esempio di rap-punchline:
«I would never claim to be no Ray Benzino
An eighty-three-year-old fake Pacino
So how can he hold me over some balcony without
Blowin' his lower back out as soon as he goes to lift me?
Please don't—you'll probably fall with me
And our asses'll both be history
But then again, you'd finally get your wish
‘Cause you'd be all over the street like 50 Cent»
Differente invece una One-line che, come precedentemente spiegato, non ha bisogno di una premessa iniziale. Un esempio è:
"I'm tryin' to be low-key(Loki), hopefully nobody notices me"
(Eminem, "So Far...")
Un contest freestyle (o freestyle battle) è normalmente inteso come una competizione fra MCs, B-Boys, DJs e BeatBoxers. Il vincitore viene scelto dal pubblico mediante acclamazione o da una giuria.
Nelle rap battle esistono anche battle a tema, durante le quali il pubblico o la giuria stabilisce un argomento diverso ad ogni turno ed i freestyler vengono giudicati in merito alla capacità di sostenere il tema, al modo in cui lo sviluppano ed agli spunti che riescono a trarne.
Negli ultimi anni il fenomeno delle battles di freestyle in Italia sta prendendo sempre più piede, diventando la tipologia di evento principale ove la disciplina viene svolta. Questo è in parte dovuto alla popolarità che il programma MTV Spit ha ottenuto, rendendo noto il freestyle anche ad un pubblico mainstream.
Le principali competizioni italiane sono:
Oltre a queste principali competizioni di caratura nazionale esistono una serie di battle importanti a livello territoriale. Le più note sono la Ya Know The Name di Milano, il Fight Club di Roma, l'Alley-Oop di Piacenza e il Carpe Riem di Pesaro. Esistono inoltre contest di strada, chiamati street contest, seguiti e conosciuti in tutto lo stivale, come il Mic Scrauso e il Tecniche Pezzente.
Negli Stati Uniti, tra i rapper che hanno fatto del freestyle un'arte, sono da ricordare Guru, MF DOOM, Canibus, Immortal Technique, Rakim, Chino XL, The Notorious B.I.G., Big L, KRS-One, Supernatural, Eminem, Eyedea, Craig G, Kidma, Illmaculate, Dizaster, Thesaurus - più volte vincitore della Scribble Jam - e molti altri ancora.
Sul versante italiano, vengono citati come precursori DJ Gruff ed altri artisti old school (anni '90) come Deda, Danno (Colle der Fomento), Maury B, Esa El Prez, Tormento, Turi, Neffa, Kiffa, Moddi MC.
Nei primi anni 2000, tra i freestyler più importanti (con un maggior numero di risultati e competizioni vinte) ci sono Ensi e Clementino, vincitori delle edizioni 2005 e 2006 del 2theBeat. Nello stesso periodo altri freestyler italiani molto conosciuti per la loro bravura sono Kiave, Giankarlo Ira, Jesto, Mistaman, Mondo Marcio, Mastino, Rayden, Raige, July B, Jack the Smoker.
Nella seconda metà dei primi anni 2000 i freestyler con una certa fama portano i nomi di Emis Killa, Rancore, Nitro, Fred De Palma, Shade, Dank, Nerone, Mouri, Noema, Canesecco, L'Elfo, Moreno.
Dal 2010 ad oggi, tra i freestyler ancora attivi ad aver gareggiato ed ottenuto innumerevoli vittorie a grandi competizioni sono: Blnkay, Morbo, Reiven, Debbit, Drimer, Frenk, Shekkero Sho, Keso (Kid Kontrasto), Bruno Bug, Hydra (Sbrellitos Wayne), Tullo, Posaman, Il Dottore, Lethal V, Dr. Jack (John Durrell).
Nel 2019, in Italia, nasce per la prima volta un ente che mira a far crescere il rap freestyle, iniziando a vedere questa disciplina come una forma d'arte, valorizzandola e con l'obbiettivo di renderle la giusta fama. Il nome del gruppo è l'acronimo F.E.A. (Freestyler Elite Agency) composta e fondata da alcuni MC degli ultimi anni: Reiven, Debbit, Drimer, Keso, Morbo, Blnkay, Poomba, Bruno Bug, Dr. Jack, Shekkero Sho, Frenk, Lethal V, Hydra e Gabs (entrato a far parte del collettivo a maggio del 2023). Molto importante l'ingresso nel collettivo di uno dei DJ più famosi della scena italiana: DJ MS.
Il collettivo punta non solo alla salvaguardia della disciplina, ma anche alla salvaguardia dell'MC: FEA infatti è considerato anche una sorta di booking che tutela il freestyler e richiede il pagamento per l'esibizione e, molto importante, il risarcimento spese.
L'organizzazione F.E.A. nel corso dell'anno 2020 ha rilasciato tre singoli: nel 4 Giugno 2020 ci fu l'esordio con la loro prima canzone intitolata "TRVL" (Drimer, Debbit, Shekkero Sho e Morbo prod. Danny Beatz & MoreMusic), l'8 Luglio 2020 venne pubblicata "All Starz" (Keso, Hydra, Lethal V e DJ MS prod. Crvel) e il 13 Novembre 2020 fuori con "Superman" (Durrel, Bruno Bug e Blnkay prod. James Logan). L'anno 2021 ha visto l'uscita di un solo singolo, ossia "Shit Advisor" (Reiven, Frenk, Poomba prod. Crvel).