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Fricativa velare sorda | |
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IPA - numero | 140 |
IPA - testo | x |
IPA - immagine | |
Unicode | U+0078 |
Entity | x |
SAMPA | x
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X-SAMPA | x
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Kirshenbaum | x
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Ascolto | |
La fricativa velare sorda è una consonante presente in moltissime lingue, che in base all'alfabeto fonetico internazionale è rappresentata col simbolo .
Nella lingua italiana non è presente.
A corrisponde la j spagnola di Juan e il ch tedesco di Bach.
La fricativa velare sorda presenta le seguenti caratteristiche:
Si pronunciano così:
Viene resa nella lingua scritta con il gruppo ch.
Normalmente ch si legge come fricativa velare sorda, quando è preceduto da /a/, /o/, /u/:
D'altro canto, dopo le vocali anteriori (i, e e Umlaute) ch si legge come fricativa palatale sorda:
Si tratta di varianti articolatorie o regionali, di nessun ruolo per il significato della parola che si viene a formare (allofoni).
Si pronuncia così la lettera ĥ (trascritta anche come hx o, più raramente, hh) per esempio nella parola ĥaoso (xa'oso caos).
In arabo il suono è rappresentato dalla lettera Khāʾ.
Nei dialetti calabresi meridionali corrisponde alla effe italiana e graficamente viene rappresentata con una ĥ.