Il tema di Geografia fisica è uno di quelli che ha catturato l'attenzione e la curiosità di molte persone nel corso degli anni. È un tema che ha generato dibattito, discussione e riflessione in diversi ambiti della società. Dall'ambito accademico a quello divulgativo, Geografia fisica è stato oggetto di studio, analisi ed esplorazione. Man mano che la società avanza e si evolve, l’interesse e la rilevanza di Geografia fisica continuano a cambiare costantemente, espandendosi in nuove aree e sollevando nuove domande. In questo articolo esploreremo a fondo l'importanza e l'impatto di Geografia fisica in diversi contesti, nonché la sua influenza sulla nostra vita quotidiana.
La geografia fisica è una parte dello studio della geografia che si occupa dello studio delle caratteristiche fisiche della Terra e dei processi naturali che avvengono nell'atmosfera, nella geosfera e nell'idrosfera.
La geografia fisica appartiene dunque alla categoria delle scienze della Terra e fa uso della geologia per capire l'origine e l'evoluzione delle superfici, della biologia per comprendere la distribuzione della flora e della fauna, della matematica e della fisica per capire il movimento della Terra in relazione agli altri corpi del sistema solare.
La superficie della Terra non è uniforme e varia da luogo a luogo a seconda dell'interazione dinamica tra i fattori geografici, insieme ad altri fattori. La manifestazione locale di questo processo dinamico è conosciuta come paesaggio, che è un fenomeno geografico di particolare interesse ed è considerato da molti come l'oggetto di studio della geografia fisica (Otto Schlüter, Passarge Siegfried, Leo Waibel, Jean Brunes, Carl Sauer, ed altri).
L'evoluzione del paesaggio è il prodotto della dinamica della superficie terrestre e si esplicita nel cosiddetto ciclo geografico, secondo le teoria di William Morris Davis.
Il ciclo geografico inizia con i processi geologici di sollevamento e di emersione delle terre (faglie, vulcanismo, sconvolgimenti tettonici, ecc.). Il deflusso delle acque determina poi la creazione di fiumi, ed i processi di erosione iniziano a scavare valli di montagna a forma di V (questa fase è chiamata "gioventù"). In questa prima fase del ciclo geografico il terreno è estremamente ripido ed irregolare. Col passare del tempo, nelle catene montuose si sviluppano vallate sempre più ampie ("maturità"), e col procedere dell'erosione solo le montagne più alte restano visibili ("senescenza"). Tutti i materiali erosi vanno a depositarsi ad una quota la più bassa possibile (chiamata "livello di base") a formare il cosiddetto penepiano, ossia una superficie di riempimento quasi piatta che può diventare pianura (se a livello del mare) o essere considerata altopiano.
La formazione del paesaggio è influenzata da fattori sia biotici che abiotici, che possono essere classificati in quattro gruppi:
Anche se i fattori che partecipano alla dinamica del ciclo geografico, e quindi modificano la superficie terrestre, sono tanti, i fattori geografici possono contribuire solamente al ciclo di sviluppo dell'erosione ed alla sua meta ultima, il penepiano. Il resto dei fattori (biologici, geologici e sociali), invece, interrompono o disturbano il normale sviluppo del ciclo.
La geografia fisica si suddivide in:
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 22142 · LCCN (EN) sh85101552 · GND (DE) 4174629-6 · BNE (ES) XX4576250 (data) · BNF (FR) cb11961080t (data) · J9U (EN, HE) 987007546016005171 |
---|