Ieri, oggi, domani (film 1963)

Il Ieri, oggi, domani (film 1963) è un argomento che ha catturato l'attenzione della gente nel corso degli anni. Con il suo impatto sulla società e sulla cultura, questo argomento ha generato un dibattito costante e ha lasciato un segno nella storia. Dalla sua origine alle tendenze attuali, Ieri, oggi, domani (film 1963) si è evoluto e ha mantenuto la sua rilevanza in diversi contesti. In questo articolo esploreremo le varie sfaccettature e prospettive legate a Ieri, oggi, domani (film 1963), esaminando la sua influenza in diversi ambiti e il suo ruolo nella vita di tutti i giorni.

Ieri, oggi, domani
Sophia Loren nella celebre scena dello spogliarello.
Paese di produzioneItalia, Francia
Anno1963
Durata120 min
Rapporto2,35:1
Generecommedia
RegiaVittorio De Sica
SoggettoEduardo De Filippo (episodio Adelina) , Billa Zanuso (episodio Anna) Alberto Moravia (novella Troppo ricca, su cui si basa Anna) e Cesare Zavattini (episodi Anna e Mara)
SceneggiaturaEduardo De Filippo, Cesare Zavattini, Billa Zanusso, Isabella Quarantotti
ProduttoreCarlo Ponti
FotografiaGiuseppe Rotunno
MontaggioAdriana Novelli
MusicheArmando Trovajoli
ScenografiaEzio Frigerio
CostumiPiero Tosi
Interpreti e personaggi
Adelina

Anna


Mara

Episodi
  • Adelina
  • Anna
  • Mara

Ieri, oggi, domani è un film del 1963, diretto da Vittorio De Sica, vincitore dell'Oscar al miglior film straniero nel 1965.

Trama

Il film è articolato in tre episodi ambientati in tre grandi città italiane, tutti interpretati dalla coppia formata da Sophia Loren e da Marcello Mastroianni e diretti dal regista Vittorio De Sica su soggetti scritti da altrettanti grandi autori della cultura italiana.

Adelina e Pasquale Nardella

Episodio #01: "Adelina", ambientato a Napoli

Napoli, quartiere Forcella: Adelina Sbaratti, una venditrice abusiva di sigarette, per non essere arrestata ricorre ad una lunga serie di maternità. Il carcere sarà evitato fino a quando il marito Carmine non sarà più capace di continuare a ingravidare la moglie.

  • Scritto da Eduardo De Filippo con la collaborazione di Isabella Quarantotti. L'ispirazione nasce dalla storia vera della contrabbandiera napoletana Concetta Muccardi, che per non andare in carcere ebbe ben diciannove gravidanze, sette delle quali finite con la nascita di figli. La donna continuò il suo mestiere di venditrice di sigarette di contrabbando fino alla morte, avvenuta il 21 novembre del 2001 all'età di settantotto anni.

Episodio #02: "Anna", ambientato a Milano

Anna e Renzo

Anna è una ricca signora milanese che intrattiene una tresca amorosa con un uomo di modeste condizioni, quasi per cercare un'evasione dal suo arido mondo. Basterà però un banale incidente a rivelare il vero valore di questo rapporto superficiale.

  • Scritto da Billa Zanuso e Cesare Zavattini. Espressione cinematografica, in chiave sarcastica, di quella spietata critica alla società borghese italiana che è uno degli elementi caratterizzanti dell'opera (Troppo ricca) di Alberto Moravia.

Episodio #03: "Mara", ambientato a Roma

Mara, una squillo d'alto bordo, abita a Roma in Piazza Navona in un appartamento all'ultimo piano: tra i suoi clienti più affezionati c'è il bolognese Augusto. La dirimpettaia di Mara è Giovanna, una donna anziana e molto timorata di Dio, che sta temporaneamente ospitando Umberto, il nipote seminarista, che si invaghisce della squillo senza essere a conoscenza della sua professione.

Mara e Augusto

Mara inizialmente sta al gioco, ma si accorge di aver commesso un errore quando Umberto minaccerà di abbandonare gli studi per provare fino in fondo le gioie della vita, facendo così rattristare molto sua nonna che si reca allora da Mara piangendo a comunicarle l'intenzione del giovane di lasciare il seminario. La squillo si confida con Umberto consigliandogli che non varrebbe la pena mandare tutto a monte per lei ed esortandolo perciò a seguire la sua vocazione.

Alla fine ogni cosa si sistemerà per il meglio; rimasta sola con Augusto, Mara si esibisce per lui in un sensuale spogliarello, senza però andare oltre, dovendo infatti rinunciare ad avere rapporti sessuali per una settimana a causa del fioretto da lei fatto affinché Umberto non venisse meno alla vocazione.

Produzione

Il film venne girato negli studi della Titanus-Appia, e gli esterni vennero realizzati nelle tre città italiane in cui sono ambientati gli episodi, ossia Napoli, Milano e Roma. Le società di produzione furono la compagnia cinematografica Champion per cui lavorò Carlo Ponti e Les Films Concordia.

Colonna sonora

Nel primo episodio (Adelina) vengono cantate Vierno da Michele Mattera, Catarì, Sona chitarra, 'E ccerase e Torna Maggio. Nel terzo episodio (Mara) vengono cantate Abat jour da Henry Wright e La partita di pallone dalla stessa Loren.

Distribuzione

Data di uscita

Accoglienza

Il Morandini critica la scelta del titolo a sproposito elogiando il primo episodio, mentre vede qualche difficoltà nel secondo, che viene definito da altri come «velenoso».

Si tratta del primo film in Techniscope grazie a Giovanni Ventimiglia che lavorò per la Technicolor italiana. Questo film inoltre è stato l'ultimo della celeberrima caratterista napoletana Tina Pica, la quale ormai vicina agli 80 anni decise di ritirarsi dalle scene.

Riconoscimenti

Influenza culturale

L'episodio ambientato a Roma è reso celebre dalla scena cult dello spogliarello di Mara (ancora una volta, Sophia Loren), accompagnato dalle note di Abat-jour (Salomé), successo di Henry Wright, sotto gli occhi di un famelico Mastroianni, nei panni di un cliente bolognese. L'indimenticabile scena sarà riproposta in Prêt-à-Porter di Robert Altman trent'anni dopo, in chiave ironica, da una Loren sempre affascinante e da un Mastroianni che stavolta finisce per addormentarsi.

Lo stesso, altrettanto celebre, spogliarello di Kim Basinger in 9 settimane e ½ ha ben più di un punto di contatto con questa scena. La scena è ripresa anche nel videoclip animato di Mina e Adriano Celentano del brano Che t'aggia fa', contenuto nell'album Mina Celentano del 1998. Nel film Un mostro e mezzo con Franco e Ciccio, nella scena dove Franco mangia la sua ultima cena prima della decapitazione, volendo Sophia Loren come compagna per quella occasione, il poliziotto fa vedere il poster di Ieri, oggi, domani.

Note

  1. ^ Napoli, addio alla contrabbandiera che ispirò De Sica, su archiviostorico.corriere.it, corriere.it, 22 novembre 2001. URL consultato il 4 novembre 2017.
  2. ^ Ieri, oggi, domani, su Cinematografo, Fondazione Ente dello Spettacolo. URL consultato il 4 novembre 2017.
  3. ^ Al festival and Tower East Theathers da Bert Cardullo, Vittorio De Sica: director, actor, screenwriter, pag 135, McFarland, 2002, ISBN 978-0-7864-1135-1.
  4. ^ Morandini, p. 697.
  5. ^ Pietro Bianchi, Il Giorno, 22 dicembre 1963
  6. ^ Ieri, oggi, domani. De Sica e la commedia all'italiana, su cinema-tv.corriere.it, corriere.it. URL consultato il 4 novembre 2017.
  7. ^ Stefano Masi, Enrico Lancia, Gremese Editore, 2001, Sophia Loren, pag 101, ISBN 978-88-8440-038-3.

Bibliografia

  • Morando Morandini, Laura Morandini e Mauro Tassi, Il Morandini 2010, Zanichelli, ISBN 978-88-08-30176-5.
  • Gualtiero De Santi e Manuel De Sica, Ieri, oggi, domani di Vittorio De Sica: testimonianze, interventi, sceneggiatura, Associazione Amici di Vittorio De Sica, 2002.

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàLCCN (ENn2004030478