Io (mitologia)

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Io
Nome orig.Ἰώ
Caratteristiche immaginarie
SessoFemmina
ProfessioneSacerdotessa
Io e Iside. Antico affresco di Pompei.
Correggio, Giove e Io (1532-1533), conservato al Kunsthistorisches Museum di Vienna

Io (in greco antico: Ἰώ?, Iṑ) è un personaggio della mitologia greca e sacerdotessa di Era argiva, secondo la maggior parte delle versioni figlia di Inaco, dio fluviale e re di Argo. In altre tradizioni, è figlia di altri re di Argo, tra cui Iaso, Triopa o Peiraso. In tutte le versioni è comunque l'amante di Zeus e la madre di Epafo.

A causa della sua storia mitologica, Io viene spesso raffigurata come una giovane donna con in testa le corna di una mucca. Per questo fu spesso confusa ed identificata con due divinità egiziane (Iside e Hathor) ed accostata alla Luna.

Mitologia

Zeus, a causa di un incantesimo gettato da Iunge, figlia di Pan e di Eco, si innamorò di Io ma poiché temeva la gelosia di Era quando la andava a trovare la nascondeva in una nuvola dorata.
Era accusò il marito di infedeltà, ma Zeus negò e, per evitare di essere scoperto, trasformò la giovane Io in una giovenca bianca. Era ne reclamò la proprietà e la affidò ad Argo Panoptes, ordinandogli di legare la mucca ad un albero di olivo presso Nemea, per poi punire Iunge trasformandola in un torcicollo.

Ermes, incaricato da Zeus di recuperare Io, prima addormentò Argo poi lo uccise colpendolo con una pietra ed infine tagliandogli la testa, liberando così la giovenca.
In seguito Era mandò un tafano a pungere Io, che cominciò a correre per tutto il mondo conosciuto per sfuggire all'insetto.

Arrivata al braccio di mare tra Europa e Asia attraversò a nuoto lo stretto che prese il nome di Bosforo (Βόσπορος, "passaggio della giovenca") ed infine giunse in Egitto, dove partorì Epafo, riacquistando le fattezze umane.

Genealogia

Inaco
Melia
Zeus
Io
Foroneo
Epafo
Menfi
Libia
Poseidone
Belo
Anchinoe
Agenore
Telefassa
Danao
Pieria
Egitto
Cadmo
Cilice
Europa
Fenice
Mantineo
Ipermnestra
Linceo
Armonia
Zeus
Polidoro
Sparta
Lacedemone
Ocalea
Abante
Agave
Sarpedonte
Radamanto
Autonoe
Euridice
Acrisio
Ino
Minosse
Zeus
Danae
Semele
Zeus
Perseo
Dioniso

     uomo
     donna
     divinità

Note

  1. ^ (EN) Pausania il Periegeta, Periegesi della Grecia II, 16.1, su theoi.com. URL consultato il 10 maggio 2019.
  2. ^ (EN) Apollodoro, Biblioteca II, 1.3, su theoi.com. URL consultato il 10 maggio 2019.
  3. ^ Esiodo, Il catalogo delle donne. fr. 124

Bibliografia

Il mito risale a una tradizione orale ben precedente alle Metamorfosi di Ovidio, ed è comunque già richiamato sia nel Prometeo incatenato sia nelle Supplici, tragedie di Eschilo risalenti al V secolo avanti Cristo.

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