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Jannik Sinner | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | ![]() | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 188 cm | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 76 kg | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Oro | Coppa Davis 2023 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Statistiche aggiornate al 26 novembre 2023 |
Jannik Sinner (San Candido, 16 agosto 2001) è un tennista italiano.
Talento precoce, è annoverato tra i tennisti italiani più forti di sempre.
Nel novembre 2023 ha contribuito in maniera determinante, sia in singolare che in doppio, alla vittoria della seconda Coppa Davis da parte della nazionale italiana, 47 anni dopo la prima, conquistata dai "Quattro Moschettieri". Con 10 tornei ATP vinti, è il tennista italiano più vittorioso nell'era Open, a pari merito con Panatta; oltre alla Davis, il suo palmarès vanta un titolo Masters 1000, tre ATP 500 e sei ATP 250.
Unico tennista italiano finalista alle ATP Finals, nelle prove del Grande Slam vanta una semifinale a Wimbledon e, insieme a Matteo Berrettini, è l'unico del proprio paese ad aver disputato almeno i quarti di finale in tutti i Major.
Cresciuto a Sesto in una famiglia di madrelingua tedesca, è figlio di Siglinde (1966) e Hanspeter (1964), che lavorano entrambi presso il rifugio Fondovalle (Talschlusshütte) in Val Fiscalina. Ha un fratello adottivo di nome Mark.
A tre anni e mezzo inizia a cimentarsi con lo sci e il tennis a San Candido con il maestro Andreas (Ando) Schönegger. Sulle piste innevate ottiene ottimi risultati a livello nazionale in slalom gigante, vincendo, all'età di sette anni, il 32º Gran Premio Giovanissimi 2009. Nel tennis comincia ad allenarsi con maggiore intensità dal 2008, presso il circolo ATC Bruneck, grazie al nonno Josef, che lo accompagna in auto da Sesto a Brunico. Il primo a individuarne le qualità è il maestro Heribert (Hebi) Mayr che lo segnala all'altro coach Andrea Spizzica. A 13 anni Sinner opta definitivamente per il tennis, in ragione della lunghezza degli allenamenti sciistici, che considera sproporzionati rispetto alla brevità delle competizioni alpine, e delle maggiori possibilità di recuperare le situazioni di svantaggio. Su suggerimento di Massimo Sartori, viene quindi inviato a Bordighera, per periodi via via più lunghi, fino al trasferimento definitivo, prima al Bordighera Lawn Tennis Club e, dal 2018, al Piatti Tennis Center, sotto la guida di Riccardo Piatti coadiuvato da Andrea Volpini, Giulia Bruschi e Luca Cvetkovic, con cui la collaborazione terminerà nel febbraio 2022.
Ha frequentato le scuole superiori all'istituto tecnico Walther di Bolzano fino al quarto anno, proponendosi di riprendere gli studi per conseguire la maturità. Nel 2020 ha trasferito la propria residenza anagrafica e fiscale nel Principato di Monaco.
A livello juniores vince il Grade 4 sul cemento al 2nd Qatar ITF Open 2017, partendo dalle qualificazioni, e il Grade 4 sulla terra rossa della Sanchez-Casal Junior Cup 2017, disputata a El Prat. Nel 2018 raggiunge i quarti di finale del Trofeo Bonfiglio e viene sconfitto dal giapponese Naoki Tajima dopo aver mancato un match point. Il suo migliore ranking è stato il nº 133, raggiunto il 1º gennaio 2018.
Fa il suo esordio nel circuito professionistico il 12 settembre del 2015, all'età di 14 anni, disputando senza successo le qualificazioni del Futures Croatia F16. Il 19 marzo 2016, nel primo turno delle qualificazioni del Futures Croatia F4, vince il suo primo incontro da professionista, sconfiggendo in due set il croato Leo Kovačić, per poi essere eliminato al turno successivo.
Il 31 gennaio 2018, a 16 anni e 5 mesi, vince il suo primo incontro nel tabellone principale di un torneo professionistico, nel Futures Egypt F3 disputato a Sharm el-Sheikh, sconfiggendo l'indiano Aryan Goveas.
Il 12 febbraio 2018 entra per la prima volta nella classifica mondiale, alla posizione nº 1592.
Il 18 agosto dello stesso anno giunge per la prima volta in finale a livello Futures, sulla terra rossa del torneo Italy F23 di Santa Cristina Valgardena e viene sconfitto in due set dal tedesco Peter Heller. Il giorno precedente, in coppia con Giacomo Dambrosi si era aggiudicato il suo primo torneo ITF in doppio, sconfiggendo in due partite l'italiano Nicolò Turchetti e il francese Maxime Mora.
Grazie a una wild card, esordisce nel circuito Challenger al torneo di Como, dove viene sconfitto al primo turno da Andrej Martin in due set. Al torneo di Ortisei, alla sua seconda presenza nel main draw di un Challenger, vince il suo primo incontro di categoria, il 9 ottobre 2018, sconfiggendo in due set il connazionale Luca Giacomini. Negli ottavi di finale viene sconfitto in tre partite da Constant Lestienne.
Chiude la stagione 2018 alla posizione nº 551 della classifica mondiale.
Nella penultima settimana di febbraio partecipa al Challenger 80 di Bergamo, che si aggiudica il 24 febbraio, battendo in finale Roberto Marcora col punteggio di 6-3, 6-1. Conquista così il suo primo titolo di categoria, diventando il più giovane tennista italiano e il 21º al mondo a conquistare un titolo del circuito Challenger. Si aggiudica quindi il Futures M25 Ata Battisti di Trento, superando in finale il tedesco Jeremy Jahn col punteggio di 6-3, 6-4. Sulla terra rossa del Futures M25 di Santa Margherita di Pula colleziona la sedicesima vittoria di fila e vince il terzo titolo consecutivo, sconfiggendo in finale Andrea Pellegrino per 6-1, 6-1. La serie di incontri vinti in successione si arresta il 2 aprile al primo turno del Challenger di Villena, dove viene sconfitto in tre set dal quindicenne Carlos Alcaraz, sceso in campo grazie a una wild card.
Il 20 aprile, nel 250 di Budapest, Sinner supera per la prima volta un turno nel tabellone di qualificazioni di un torneo ATP grazie al ritiro di Lukáš Rosol nel corso del secondo set. Nel turno decisivo viene sconfitto in due set da Yannick Maden ma, ripescato come lucky loser, fa il suo esordio assoluto nel tabellone principale di un torneo ATP. Il 24 aprile vince il suo primo incontro nel circuito maggiore sconfiggendo per 6-2, 0-6, 6-4 la wild card ungherese Máté Valkusz. Al Challenger Prosperita Open di Ostrava raggiunge la sua seconda finale di categoria, dove viene sconfitto da Kamil Majchrzak per 6-1, 6-0.
Ottiene una wild card per il tabellone principale degli Internazionali d'Italia e, a 17 anni e 8 mesi, disputa e vince il suo primo incontro in un torneo Masters 1000, contro Steve Johnson, col punteggio di 1-6, 6-1, 7-5, dopo aver salvato un match point. Nel turno successivo viene eliminato in due set da Stefanos Tsitsipas, nº 7 del ranking mondiale.
A 's-Hertogenbosch disputa per la prima volta le qualificazioni di un torneo ATP per diritto di classifica. Nel primo incontro della sua carriera su erba, dove non aveva giocato nemmeno a livello juniores, elimina in tre set lo specialista Lukáš Lacko. All'esordio nel tabellone principale esce di scena per mano di Nicolás Jarry in due set. A Wimbledon, nella sua prima presenza nel tabellone di qualificazioni di un torneo del Grande Slam, viene sconfitto al primo turno da Alex Bolt in tre set, 6-2, 5-7, 10-12.
Dopo essere uscito al secondo turno a Binghamton, al Challenger di Lexington conquista il secondo titolo di categoria superando in finale Alex Bolt con il punteggio di 6-4, 3-6, 6-4. Nel successivo torneo di Aptos supera al primo turno il lucky loser olandese Sem Verbeek, per poi arrendersi a Bjorn Fratangelo in due set. Al termine del torneo sale alla posizione nº 130 della classifica ATP, in cui figura come miglior under 18 al mondo. A Flushing Meadows entra per la prima volta nel tabellone principale di un torneo del Grande Slam, grazie ai successi nelle qualificazioni su Matteo Viola, Viktor Galović (al quale annulla due match point) e Mario Vilella Martínez. Al suo esordio si arrende a Stan Wawrinka con il punteggio di 3-6, 6(4)–7, 6-4, 3-6.
Grazie a una wild card prende parte all'ATP 250 di Anversa e raggiunge per la prima volta una semifinale nel circuito maggiore, più giovane italiano di sempre a spingersi così avanti in un torneo ATP, eliminando al primo turno in due set Kamil Majchrzak (6-4, 6-2). Negli ottavi concede solo cinque giochi alla testa di serie nº 1 Gaël Monfils (nº 13 del mondo) e nei quarti piega Frances Tiafoe in tre set. In semifinale si arrende in due set a Stan Wawrinka. Il 21 ottobre si attesta alla posizione nº 101 del ranking ATP.
Il 28 ottobre sale alla 93ª posizione della classifica mondiale, diventando il più giovane tennista italiano di sempre a entrare nella top 100.
Nel suo primo incontro di round-robin delle Next Generation ATP Finals supera in quattro set Frances Tiafoe, diventando il primo tennista italiano a vincere un incontro di questa manifestazione. Nel match successivo si impone in tre set su Mikael Ymer e si qualifica per le semifinali, nonostante la sconfitta subita in quattro set da Ugo Humbert nell'ultimo incontro del girone. Superando in quattro set Miomir Kecmanović giunge in finale, dove batte in tre set Alex de Minaur.
Disputa il suo ultimo torneo stagionale al Challenger di Ortisei, battendo in finale Sebastian Ofner.
Grazie agli 80 punti conquistati, scala 473 posizioni rispetto alla conclusione della stagione precedente e chiude l'annata al 78º posto del ranking ATP, diventando il più giovane tennista a entrare nella top 80 dal 2003.
Il 19 dicembre viene scelto per il premio di "Newcomer of the Year", tennista rivelazione dell'anno.
Dopo due sconfitte al primo turno nel challenger Bendigo International e nell'ATP 250 di Auckland, entra per la prima volta per diritto di classifica nel tabellone principale degli Australian Open. Sconfiggendo al primo turno il qualificato Max Purcell, in tre set, diventa il più giovane tennista italiano della storia ad aver vinto un incontro nel Major australiano e il secondo, dopo Diego Nargiso, ad aver superato un turno in una prova del Grande Slam. Nel secondo turno si arrende in tre set a Márton Fucsovics.
A Montpellier entra per la prima volta nel tabellone principale di un torneo di categoria ATP 250 grazie alla posizione in classifica, ma viene sconfitto al primo turno da Mikael Ymer in due set. A Rotterdam, dove beneficia di un invito da parte degli organizzatori, giunge per la prima volta ai quarti di finale di un torneo di categoria ATP 500, più giovane italiano della storia a realizzare l'impresa, grazie al forfait di Radu Albot e al successo in due set su David Goffin, nº 10 del mondo e primo top 10 da lui sconfitto in carriera. Il suo cammino si ferma per opera di Pablo Carreño Busta che si impone al tie-break del terzo set dopo aver salvato due match point. Il 17 febbraio sale alla posizione numero 68 della classifica mondiale. Al 250 di Marsiglia giunge agli ottavi di finale, sconfiggendo al primo turno il qualificato Norbert Gombos in due set, per poi cedere in tre set alla testa di serie nº 1 e 5º giocatore del mondo, Daniil Medvedev.
Alla ripresa della stagione dopo la sospensione causata dalla pandemia di COVID-19, partecipa ad agosto al torneo di qualificazioni del Western&Southern Open, eccezionalmente spostato da Cincinnati a New York, e viene eliminato al primo turno da Salvatore Caruso in tre set. La sua seconda esperienza agli US Open lo vede uscire al primo turno contro Karen Khachanov con il punteggio di 6-3, 7–6(7), 2-6, 0-6, 6(4)–7.
La settimana successiva disputa l'ATP 250 di Kitzbühel, superando al primo turno Philipp Kohlschreiber in due frazioni. Viene poi eliminato nel turno successivo da Laslo Đere in due set. Agli Internazionali d'Italia, cui partecipa grazie a una wild card, diventa il primo giocatore nato nel 2001 a qualificarsi per gli ottavi di finale di un torneo di categoria Masters 1000, sconfiggendo all'esordio Benoît Paire e vendicando al secondo turno la sconfitta subita nell'edizione precedente da Stefanos Tsitsipas, testa di serie numero 3 del torneo e numero 6 del mondo. Al 3º turno viene sconfitto da Grigor Dimitrov in tre set.
Il 27 settembre partecipa per la prima volta al Roland Garros, accedendo direttamente al tabellone principale. Supera senza perdere un set David Goffin, testa di serie numero 11, Benjamin Bonzi e Federico Coria, diventando il primo giocatore del 2001 a raggiungere gli ottavi di finale di una prova del Grande Slam, nonché il sesto più giovane al mondo e primo tra gli italiani a spingersi così avanti agli Internazionali di Francia. Negli ottavi di finale supera in quattro set Alexander Zverev, numero 6 del torneo e numero 7 del mondo, diventando il più giovane italiano di sempre a raggiungere i quarti di finale in una prova del Grande Slam. A eliminarlo è Rafael Nadal, futuro vincitore del torneo, che lo supera in tre set (7–6(4), 6-4, 6-1).
A fine torneo Sinner raggiunge la posizione numero 46 della graduatoria ATP.
Il 23 ottobre raggiunge la semifinale del torneo ATP 250 di Colonia, battendo in due set Pierre-Hugues Herbert e James Duckworth e, nei quarti di finale, Gilles Simon in tre partite. A impedirgli l'accesso in finale è Alexander Zverev, futuro vincitore del torneo, che, in due set, vendica la sconfitta subita negli ottavi del Roland Garros.
Il 26 ottobre Sinner raggiunge la posizione numero 43 del ranking ATP.
Al torneo ATP 500 di Vienna, cui partecipa grazie a una wild card, supera al primo turno Casper Ruud in due set. Durante il primo set del turno successivo contro Andrey Rublev è costretto al ritiro per un problema al piede. Nel 250 di Sofia diventa il più giovane (19 anni, due mesi e 29 giorni) tennista italiano ad aver conquistato un titolo ATP nell'era Open. Al primo turno elimina Márton Fucsovics col punteggio di 6-2, 6-4. Negli ottavi di finale supera il lucky loser Marc-Andrea Hüsler per 6-3, 6-4. Nei quarti la spunta in rimonta su Alex De Minaur con il punteggio di 6-7, 6-4, 6-1. Nella sua terza semifinale in carriera (la seconda in stagione), elimina in due set Adrian Mannarino per 6-3, 7-5. Nell'atto conclusivo, il 14 novembre, trionfa al tie-break del terzo set su Vasek Pospisil, sollevando il suo primo trofeo nel circuito maggiore.
Il 16 novembre fa il suo ingresso nella top 40 della classifica mondiale, attestandosi alla 37ª posizione, la stessa con cui chiude la stagione.
Inizia la stagione conquistando, grazie al successo in finale su Stefano Travaglia, l'ATP 250 di Melbourne, secondo titolo in carriera. Agli Australian Open viene sconfitto al turno d'esordio dalla testa di serie n.11 Denis Shapovalov, che s'impone in cinque set. La stagione sul cemento lo vede partecipare ai tornei 250 indoor di Montpellier e Marsiglia e al 500 outdoor di Dubai; in Francia viene eliminato rispettivamente al primo turno e ai quarti di finale, quest'ultimo medesimo piazzamento che consegue anche negli Emirati Arabi Uniti, in cui viene estromesso per mano di Aslan Karacev, futuro vincitore.
Al Masters di Miami, accreditato dalla testa di serie n.21, si spinge fino alla finale cedendo soltanto due set e diventando il più giovane tennista italiano a raggiungere l'ultimo atto di un torneo di categoria. Nell'atto conclusivo viene sconfitto da Hubert Hurkacz in due set e al termine del torneo si issa alla posizione n.23 del ranking mondiale.
All'esordio al Masters di Monte Carlo batte Albert Ramos Viñolas al turno d'esordio per poi arrendersi al n.1 della classifica mondiale Novak Đoković, che lo supera in due partite. A Barcellona, grazie ai successi su Egor Gerasimov, Roberto Bautista Agut e Andrej Rublëv, n.7 del ranking, raggiunge la prima semifinale in un torneo 500, dove viene sconfitto da Stefanos Tsitsipas. Nei Masters di Madrid e Roma e nel torneo 250 di Lione colleziona tre sconfitte consecutive, mentre al Roland Garros, accreditato dalla testa di serie n. 18, batte Pierre-Hugues Herbert, Gianluca Mager e Mikael Ymer, approdando per il secondo anno consecutivo agli ottavi di finale, dove il suo cammino s'interrompe per mano di Rafael Nadal.
Al Queen's e al torneo di Wimbledon esce entrambe le volte al turno d'esordio e il successivo 3 luglio annuncia la propria assenza dagli imminenti Giochi olimpici di Tokyo, motivandola con l'esigenza di puntare al miglioramento del proprio gioco.
La stagione estiva sul cemento nordamericano parte dal torneo 250 di Atlanta, in cui, dopo una precoce eliminazione in singolare, si riscatta vincendo il primo titolo in doppio, in coppia con Reilly Opelka. Nel torneo 500 di Washington supera Emil Ruusuvuori, Sebastian Korda – suo compagno nel torneo di doppio dove i due raggiungono la semifinale – Steve Johnson e, in semifinale, Jenson Brooksby. Nella sua quarta finale in carriera sconfigge Mackenzie McDonald col punteggio di 7–5, 4–6, 7–5, diventando il primo italiano a trionfare nella capitale americana, nonché il più giovane tennista del proprio paese ad aggiudicarsi un titolo di categoria. Agli US Open, accreditato dalla testa di serie n.13, batte Max Purcell, Zachary Svajda e Gaël Monfils, diventando il più giovane tennista italiano a raggiungere gli ottavi di finale a Flushing Meadows, dove viene sconfitto da Alexander Zverev.
A Sofia, dove è campione in carica e, per la prima volta in carriera, testa di serie n.1 in un torneo ATP, si conferma vincitore grazie ai successi – ottenuti senza cedere alcun set – su Egor Gerasimov, James Duckworth, Filip Krajinović e Gaël Monfils. Nel torneo 250 di Anversa, in cui guida il seeding, sconfigge Lorenzo Musetti, Arthur Rinderknech e in semifinale prevale su Lloyd Harris, raggiungendo la quinta finale stagionale. Nell'atto conclusivo batte Diego Schwartzman, conquistando il quinto titolo in carriera e il quarto in stagione, primato per il tennis italiano. Inoltre, in virtù di questo trionfo, diventa il sesto tennista italiano, nonché il più giovane in assoluto dai tempi di Novak Đoković ad aggiudicarsi almeno cinque tornei ATP in carriera. A fine ottobre partecipa al torneo 500 di Vienna, in cui supera senza perdere un set Reilly Opelka, Dennis Novak e la testa di serie n.4 Casper Ruud, prima di essere eliminato in semifinale da Frances Tiafoe.
Il 1º novembre si issa alla 9ª posizione del ranking ATP, divenendo il quinto tennista italiano ad entrare tra le prime dieci posizioni della classifica mondiale dall'introduzione del sistema di calcolo computerizzato.
A Parigi e a Stoccolma esce al turno d'esordio rispettivamente contro Carlos Alcaraz e Andy Murray.
Le sconfitte subite gli precludono la partecipazione diretta alle ATP Finals, dove, come prima riserva, subentra a Matteo Berrettini, infortunatosi nel primo match contro Alexander Zverev. All'esordio supera Hubert Hurkacz, n.9 del mondo, diventando il più giovane tennista italiano a vincere un incontro alle Finals, nonché il primo a farlo senza essere stato già eliminato dal proprio girone. Nel secondo e ultimo incontro, disputato a eliminazione ormai decretata, viene sconfitto da Daniil Medvedev al tie-break del terzo set nonostante due match point a disposizione.
A novembre esordisce in Coppa Davis, infliggendo a John Isner la più pesante sconfitta in carriera (6– 2, 6–0). Grazie al successo ottenuto in due set contro Daniel Elahi Galán, contribuisce alla qualificazione dell'Italia ai quarti di finale dove, superando in rimonta Marin Čilić, porta gli azzurri a disputare contro la Croazia la gara di doppio decisiva per l'accesso in semifinale; qui, insieme a Fabio Fognini, viene sconfitto in due set dalla coppia n.1 del mondo formata da Nikola Mektić e Mate Pavić.
Chiude l'annata alla posizione n.10 della classifica, quarto tennista italiano di sempre a concludere la stagione da top 10.
Inizia la stagione esordendo in ATP Cup. Nella prima sfida del girone, persa contro l'Australia per 2-1, si aggiudica l'incontro di singolare contro Max Purcell. Contro la Francia contribuisce al successo dell'Italia per 3-0 grazie a una vittoria in singolare e una in doppio. Nella gara decisiva contro la Russia, vince il suo match contro Roman Safiullin in due set, per poi perdere il doppio, disputato con Matteo Berrettini, contro Daniil Medvedev e Safiullin, sconfitta che sancisce l'eliminazione dell'Italia. Agli Australian Open, dove è testa di serie nº 11, batte in sequenza João Sousa, Steve Johnson, Tarō Daniel e Alex De Minaur, raggiungendo per la prima volta i quarti di finale del Major australiano, dove viene sconfitto in tre set da Stefanos Tsitsipas.
A febbraio, dopo circa otto anni di collaborazione con Riccardo Piatti, l’altoatesino ne comunica la conclusione, annunciando contestualmente come nuovo coach Simone Vagnozzi, che da giugno viene affiancato da Darren Cahill.
A Indian Wells il suo cammino s'interrompe al quarto turno a causa di sintomi influenzali che lo costringono a non disputare il match contro Nick Kyrgios, mentre a Miami non va oltre i quarti di finale, in cui si ritira durante la gara contro Francisco Cerúndolo.
A Monte Carlo, dopo aver battuto, tra gli altri, il nº 8 del ranking mondiale e testa di serie nº 5 Andrej Rublëv, raggiunge per la prima volta i quarti di finale, dove si arrende al tie-break del set decisivo al nº 3 del mondo Alexander Zverev. A Madrid, dopo aver battuto Tommy Paul annullando tre match point, e Alex De Minaur, in occasione del 100º incontro vinto in carriera, si ferma agli ottavi per mano di Félix Auger-Aliassime. Agli Internazionali d'Italia si spinge per la prima volta ai quarti di finale, dove viene sconfitto dalla testa di serie nº 4 Stefanos Tsitsipas. Al Roland Garros, in virtù dei successi su Bjorn Fratangelo, Roberto Carballés Baena e Mackenzie McDonald, raggiunge gli ottavi di finale per il terzo anno consecutivo. Un infortunio al ginocchio gli preclude l'approdo ai quarti, costringendolo al ritiro nel corso del terzo set della sfida contro Rublëv e a rinunciare all'imminente ATP 500 di Halle.
Al termine del torneo scende alla posizione nº 13 della classifica mondiale.
Rientra in campo a Eastbourne, dove viene eliminato al primo turno da Tommy Paul, collezionando la quarta sconfitta in altrettanti incontri disputati su erba a livello ATP. Al torneo di Wimbledon, dove è accreditato dalla testa di serie n.10, batte Stan Wawrinka al turno d’esordio, centrando la prima vittoria sull’erba in carriera, mentre negli incontri seguenti ha la meglio su Mikael Ymer e John Isner. Agli ottavi di finale supera in quattro set il nº 7 del ranking e testa di serie n.5 Carlos Alcaraz, diventando il più giovane tennista italiano a raggiungere i quarti di finale dello Slam londinese. A negargli l'accesso in semifinale è il tre volte campione uscente, nº 3 del mondo e futuro vincitore del torneo Novak Đoković, che rimonta uno svantaggio di due set.
Il 12 luglio sale alla 10ª posizione del ranking, scavalca Matteo Berrettini e conquista la leadership nazionale.
Nel 250 di Umago, in cui è testa di serie nº 2, sconfigge, senza cedere un set, Jaume Munar, Roberto Carballés Baena e Franco Agamenone, raggiungendo la prima finale stagionale. Nell'atto conclusivo batte Carlos Alcaraz con il punteggio di 6(5)–7, 6–1, 6–1 e conquista il suo sesto titolo ATP, il primo sulla terra rossa, diventando il più giovane italiano a vincere un torneo battendo in finale un top 5.
Dopo aver scelto di non difendere il titolo conquistato l'anno precedente a Washington, comincia la stagione sul cemento nordamericano dal Masters 1000 di Montréal; all'esordio supera in rimonta Adrian Mannarino, cogliendo la prima vittoria in assoluto nel torneo, mentre negli ottavi di finale si arrende a Pablo Carreño Busta, futuro vincitore del titolo. A Cincinnati, dopo i successi su Thanasi Kokkinakis e Miomir Kecmanović, viene eliminato al quarto turno dal nº 9 del ranking Félix Auger-Aliassime, dopo aver avuto a disposizione due match point nel secondo set. Agli US Open, dove è testa di serie nº 11, elimina Daniel Altmaier, Christopher Eubanks e Brandon Nakashima, approdando agli ottavi, dove batte in cinque set Il'ja Ivaška, e diventa il più giovane tennista italiano ad aver raggiunto i quarti di finale in tutte le prove del Grande Slam, impresa realizzata prima di lui soltanto da Matteo Berrettini. A impedirgli l'accesso alla sua prima semifinale Slam è la testa di serie nº 3, futuro vincitore del titolo e imminente nº 1 del mondo Carlos Alcaraz, che lo supera in cinque set dopo oltre cinque ore di gioco, annullando un match point.
A settembre Sinner disputa la Coppa Davis. Sorteggiata nel girone con Argentina e Svezia, l'Italia vince tutte le sfide, con Sinner che si aggiudica il match contro l'argentino Francisco Cerúndolo ed esce sconfitto contro Mikael Ymer.
Nell'ultima parte di stagione raggiunge la semifinale a Sofia, in cui si ritira durante l'incontro con Holger Rune, i quarti di finale a Vienna, ed esce al primo turno al Masters 1000 di Parigi per mano di Marc-Andrea Huesler, in una partita condizionata da un infortunio alla mano destra, che lo costringerà poi a rinunciare alle Finals di Coppa Davis.
Termina l'annata alla posizione n.15 del ranking mondiale.
Inizia la stagione partecipando al torneo di Adelaide, dove, anche condizionato da un problema all'anca, viene sconfitto da Sebastian Korda ai quarti di finale. Agli Australian Open, dove è accreditato dalla testa di serie n.15, viene eliminato da Stefanos Tsitsipas agli ottavi di finale, con un turno di anticipo rispetto all'anno precedente.
A Montpellier si aggiudica il settimo titolo in carriera, il terzo senza cedere alcun set, nonché il quarto su cemento indoor; dopo aver beneficiato del ritiro di Márton Fucsovics, batte Lorenzo Sonego, Arthur Fils e in finale Maxime Cressy con il punteggio di 7–6(3), 6–3. Nel 500 di Rotterdam raggiunge la nona finale in carriera, la seconda consecutiva, battendo al turno d'esordio Benjamin Bonzi in tre set e negli ottavi di finale, in due set, Stefanos Tsitsipas, testa di serie numero 1, terzo giocatore del ranking mondiale e primo top 3 da lui battuto in carriera. Nei quarti supera Stan Wawrinka in due set, mentre in semifinale batte Tallon Griekspoor sempre in due frazioni. Nella finale si arrende a Daniil Medvedev dopo essersi aggiudicato il primo set.
A Indian Wells, in virtù dei successi su Richard Gasquet, Adrian Mannarino e Stan Wawrinka, diventa il primo tennista italiano a raggiungere i quarti di finale del torneo. Dopo aver superato il campione uscente Taylor Fritz, viene sconfitto in semifinale da Carlos Alcaraz, n.2 del ranking e futuro vincitore. A Miami, sconfiggendo senza cedere alcun set Laslo Đere, Grigor Dimitrov, Andrej Rublëv, n.7 del mondo, ed Emil Ruusuvuori, approda in semifinale, dove supera in rimonta il leader della classifica mondiale Carlos Alcaraz, raggiungendo la seconda finale 1000 in carriera. Tale vittoria gli consente di diventare il primo tennista italiano a battere un n.1 del ranking in una semifinale ATP. Nell'ultimo atto viene sconfitto per la sesta volta in altrettanti scontri diretti da Daniil Medvedev in due set.
Il 10 aprile si attesta alla posizione n. 8 del ranking mondiale.
A Monte Carlo, dove è accreditato dalla testa di serie n. 7, batte Diego Schwartzman, Hubert Hurkacz, al quale annulla un match point, e Lorenzo Musetti, raggiungendo la quarta semifinale, la terza consecutiva, in un torneo Masters 1000. Nel penultimo atto viene sconfitto da Holger Rune in tre set. Nel 500 di Barcellona, un infortunio lo costringe al ritiro prima di disputare i quarti di finale contro Lorenzo Musetti. Agli Internazionali d'Italia si ferma negli ottavi di finale per mano di Francisco Cerundolo. Al Roland Garros, presentatosi come 8ª testa di serie, esce a sorpresa al secondo turno contro Daniel Altmaier, che lo supera in cinque set.
Inizia la stagione sull'erba a 's-Hertogenbosch, dove viene eliminato ai quarti di finale da Emil Ruusuvuori, mentre ad Halle si deve ritirare durante il quarto di finale contro Aleksandr Bublik per un problema muscolare alla gamba sinistra. A Wimbledon, dove è testa di serie n. 8, diventa il più giovane tennista italiano ad aver raggiunto la semifinale di uno Slam. A impedirgli l'accesso in finale è il sette volte campione Novak Đoković, che s'impone in tre set.
Al Masters 1000 di Toronto, dove è testa di serie n. 7, Sinner batte Matteo Berrettini all'esordio, mentre negli ottavi di finale beneficia del forfait di Andy Murray. Nei quarti s'impone in tre set su Gaël Monfils, diventando il primo tennista italiano a raggiungere la semifinale del torneo canadese. Nel penultimo atto sconfigge Tommy Paul con un doppio 6–4. Il successo in finale su Alex de Minaur per 6–4, 6–1 gli regala l'ottavo titolo in carriera, il primo a livello Masters 1000 e l'unico di questa categoria conquistato da un tennista italiano su cemento outdoor. Il 14 agosto si issa alla posizione numero 6 del ranking. Dopo l'eliminazione al turno d'esordio a Cincinnati, per mano di Dušan Lajović, agli US Open, dove è testa di serie nº 6, raggiunge gli ottavi di finale, superando Yannick Hanfmann, Lorenzo Sonego e Stan Wawrinka. Il suo percorso viene interrotto da Alexander Zverev che lo supera in cinque set.
Il 7 settembre dà ufficialmente forfait per la fase a gironi della Coppa Davis, motivandolo con lo scarso tempo a disposizione per recuperare dopo i tornei nordamericani.
Per la prima volta in carriera prende parte allo swing asiatico; nel 500 di Pechino raggiunge la sua 20esima semifinale in carriera, l'ottava in stagione, grazie ai successi su Daniel Evans, Yoshihito Nishioka e Grigor Dimitrov. Nel penultimo atto supera per la quarta volta Carlos Alcaraz, numero 2 del mondo e testa di serie numero 1, in due set, garantendosi la quarta posizione nel ranking ATP, la più alta, a pari merito con Adriano Panatta, raggiunta da un tennista italiano dall'introduzione del sistema di calcolo computerizzato. Nella finale disputata il 4 ottobre batte per la prima volta Daniil Medvedev, testa di serie numero due e numero 3 del ranking, con un doppio tie-break (7–6(2), 7–6(2)), conquistando il nono titolo in carriera, il secondo di categoria ATP 500, nonché il quarto su cemento outdoor. Nel successivo Masters 1000 di Shanghai, raggiunge gli ottavi di finale grazie alle vittorie su Marcos Giron e Sebastián Báez, conquistando I punti ancora mancanti per la sua prima qualificazione diretta alle ATP Finals, prima di essere eliminato da Ben Shelton.
Nel finale di stagione indoor, al 500 di Vienna, raggiunge la sesta finale dell'anno. Senza perdere un set elimina, nell'ordine, Ben Shelton, Lorenzo Sonego, Frances Tiafoe e il n. 5 del mondo Andrey Rublëv. Con il secondo successo consecutivo in finale su Daniil Medvedev, testa di serie n. 1 e n. 3 del ranking (7–6(7), 4–6, 6–3), ottiene la 56ª vittoria in stagione, superando il record detenuto da Corrado Barazzutti, e conquista il suo decimo titolo ATP eguagliando il primato italiano di Adriano Panatta.
Alla sua seconda partecipazione alle ATP Finals vince in due set la gara d'esordio contro Stefanos Tsitsipas. Nel secondo incontro supera per la prima volta il campione in carica Novak Djokovic, reduce da 19 incontri vinti consecutivamente, diventando il primo italiano della storia a essersi qualificato per le semifinali della manifestazione, nonché l'unico ad aver battuto due diversi numeri 1 del ranking mondiale, peraltro nello stesso anno. Nel terzo e ultimo turno del round-robin, si impone per la prima volta in carriera su Holger Rune, in tre set. In semifinale batte per la terza volta consecutiva Daniil Medvedev, sempre in tre partite. Nella sua settima finale in stagione, record per il tennis italiano, affronta nuovamente Djokovic, perdendo in due set.
Fa il suo esordio nei quarti di finale di Coppa Davis contribuendo alla qualificazione dell'Italia contro i Paesi Bassi, grazie ai successi contro Tallon Griekspoor in singolare e contro Wesley Koolhof e Griekspoor in doppio, insieme a Lorenzo Sonego. In semifinale si impone sul n. 1 al mondo Novak Djokovic, imbattuto nella manifestazione da 12 anni, al quale annulla tre match point consecutivi, per poi sconfiggere, sempre in doppio con Sonego, la coppia composta da Djokovic e Miomir Kecmanović. Nella finale contro l'Australia vince il suo 64esimo incontro in singolare della stagione concedendo tre giochi ad Alex de Minaur (6–3, 6–0) e regala all'Italia il punto necessario alla conquista della seconda Coppa Davis della sua storia.
Conclude l'anno solare alla posizione n. 4 della classifica ATP, la più alta con cui un tennista italiano abbia chiuso una stagione agonistica.
Durante il periodo juniores e, in generale, nell'inizio della carriera professionistica, aveva come sponsor (sia di racchetta, sia di vestiario) l'azienda austriaca Head; come racchetta, utilizza una Head Speed Mp, della famiglia Speed pro. In seguito agli ottimi risultati ottenuti a inizio 2019, a maggio dello stesso anno annuncia la firma di un contratto con l'azienda americana Nike riguardante l'abbigliamento, mentre conferma Head in qualità di fornitore di racchette. Tra il 2020 ed il 2022 firma ulteriori contratti con Rolex, Lavazza, Technogym, Alfa Romeo, Parmigiano Reggiano, Gucci, Intesa Sanpaolo e Fastweb. Il 19 maggio 2022 firma un contratto di 10 anni con la Nike per 150 milioni di dollari totali.
La sua superficie di gioco preferita è il cemento, ma è molto efficace anche sull'erba e sulla terra rossa per la sua capacità di imprimere potenza e velocità anche in condizioni di gioco più lente. Tra le sue maggiori qualità spiccano la forza mentale e la capacità di esprimere il meglio nei momenti cruciali di un match.
Destrimano, ha nel rovescio bimane il suo colpo migliore, eseguito portando la racchetta subito all'indietro in fase di preparazione e non in alto, favorendo l'anticipo sulla palla. Con il rovescio non genera traiettorie particolarmente arcuate, ma ha un'ottima capacità naturale di usare la mano e il polso sinistri per controllare palle più basse, a volte anche sui rovesci in slice degli avversari. Quella incrociata è la sua traiettoria più efficace, che esegue con grande potenza e precisione, prediligendo direzioni molto angolate con accentuati topspin che gli consentono di spostare lateralmente l'avversario e aprirsi il campo. Altrettanto veloce è il rovescio lungolinea, seppur con una precisione talvolta inferiore.
Un po' più ampia è la preparazione del dritto, che a volte gli causa qualche ritardo nella risposta in anticipo. La velocità di braccio gli consente tuttavia d'impattare la palla in fase ascendente producendo traiettorie molto piatte, esplosive e spesso "schiacciate" verso il suolo. Il suo dritto è un colpo meno naturale rispetto al rovescio, ma l'ha portato a un ottimo livello riuscendo a generare vincenti da ogni posizione del campo.
La statura lo agevola nella spinta al servizio, colpo tecnicamente non ancora impeccabile, mancando un po' in varietà di soluzioni slice, mentre con il coach Vagnozzi ha perfezionato la variante in kick. Nel 2021 è ritornato a usare come impostazione del servizio la platform stance, con i piedi distanti e ancorati a terra durante la fase di battuta, che utilizzava già nei tornei giovanili, prima di abbandonarla per la foot-up stance negli anni 2018-2020. Molto spesso arriva a toccare con la prima di servizio i 200 km/h ed è dotato di una solida seconda difficilmente attaccabile, anche dai migliori ribattitori.
Nel 2022 si separa da Riccardo Piatti, storico coach di Sinner dall'età di 14 anni, per iniziare una collaborazione con Simone Vagnozzi con lo scopo di rendere il suo gioco più completo e vario, soprattutto grazie all'aggiunta di alcune soluzioni come il serve & volley, il rovescio in slice, la smorzata, e l'aumento delle discese a rete. Nel luglio 2022 entra nel team Darren Cahill, ex coach di Lleyton Hewitt e di Andre Agassi, che fa vedere subito i risultati del suo lavoro aiutando Sinner a raggiungere i quarti di finale nel 2022 e poi le semifinali nel 2023 a Wimbledon.
Jannik Sinner e Novak Djokovic hanno iniziato a sfidarsi nel 2021, quando il tennista italiano era ancora una giovane promessa. La prima partita, giocata al Masters 1000 di Monte Carlo, vide il successo di Djokovic con il punteggio di 6-4, 6-2.
Nel 2022 e nel 2023, i due si sono incontrati a Wimbledon, dove Djokovic ha avuto la meglio in entrambi i casi. Nel primo caso, Sinner si è arreso per 5-7, 2-6, 6-3, 6-2, 6-2 ai quarti di finale dopo una rimonta di Djokovic. Nella semifinale dell'anno seguente, invece, il serbo ha vinto per 6-3, 6-4, 7-6.
Nel 2023, la rivalità tra Sinner e Djokovic è proseguita con due partite giocate alle ATP Finals di Torino. Nella fase a gironi, Sinner ha vinto per 7-5, 6-7, 7-5. Nella finale, invece, Djokovic ha saputo vendicarsi, imponendosi per 6-3, 6-3.
Il 25 novembre 2023, Sinner e Djokovic si sono affrontati di nuovo, questa volta nella semifinale di Coppa Davis. La partita è stata molto equilibrata, con i due giocatori che hanno vinto un set a testa. Nel terzo set, Sinner ha recuperato da 0-40 sul proprio servizio nel decimo game, salvando tre match point e vincendo il gioco successivo con il giocatore serbo alla battuta. Il risultato finale è stato: 6-2, 2-6, 7-5. La vittoria di Sinner ha portato l'Italia in finale di Coppa Davis.
Il bilancio complessivo dei precedenti tra Sinner e Djokovic è di 4 vittorie a 2 per il serbo.
V | F | SF | QF | #T | RR | Q# | A | ND |
(V) Torneo vinto; raggiunto (F) finale, (SF) semifinale, (QF) quarti di finale, (#T) turni 4, 3, 2, 1; (RR) round - robin; (Q#) Turno di qualificazione; (A) assente dal torneo; (ND) torneo non disputato.
Torneo | 2019 | 2020 | 2021 | 2022 | 2023 | 2024 | Titoli | V-S | |||||||||||||||
Grande Slam | |||||||||||||||||||||||
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A | 2T | 1T | QF | 4T | 0 / 4 | 8–4 | ||||||||||||||||
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A | QF | 4T | 4T | 2T | 0 / 4 | 11–4 | ||||||||||||||||
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Q1 | ND | 1T | QF | SF | 0 / 3 | 9–3 | ||||||||||||||||
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1T | 1T | 4T | QF | 4T | 0 / 5 | 10–5 | ||||||||||||||||
Titoli | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 / 16 | N/A | |||||||||||||||
Vittorie-Sconfitte | 0–1 | 5–3 | 6–4 | 15–4 | 12–4 | 0-0 | N/A | 38–16 |