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Joséphine Baker | |
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Joséphine Baker nel 1940 | |
Nazionalità | Stati Uniti Francia |
Genere | Charleston (ballo) Jazz Pop Music-hall Cabaret |
Periodo di attività musicale | 1921 – 1975 |
Etichetta | Odeon, Parlophone, RCA |
Sito ufficiale | |
Joséphine Baker | |
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Joséphine Baker nel 1948 con l'uniforme dell'Armée de l'Air | |
Etnia | afroamericana |
Dati militari | |
Paese servito | Francia |
Forza armata | Armée de l'Air |
Corpo | Troupes féminines auxiliaires de l'Armée de l'Air française |
Anni di servizio | 1943 - 8 settembre 1945 |
Grado | Tenente |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Decorazioni | |
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Joséphine Baker, pseudonimo di Freda Josephine Baker, nata McDonald, (Saint Louis, 3 giugno 1906 – Parigi, 12 aprile 1975), è stata una cantante, danzatrice, militare e attivista statunitense naturalizzata francese.
Di origine afroamericana, è considerata come la prima celebrità nera e tra le più acclamate vedette di Parigi. Ottenne la nazionalità francese nel 1937, e nel corso della Seconda guerra mondiale ebbe un ruolo importante nel controspionaggio francese della Francia Libera. Nel 1946 le fu assegnata la medaglia della Resistenza francese. Il 18 agosto 1961, nel parco del castello des Milandes in Dordogna residenza di Joséphine Baker, Charles de Gaulle le conferì la più alta onorificenza dello Stato francese, la Legion d'onore. Insieme a questa le fu anche conferita la Croix de guerre.
In seguito usò la sua grande popolarità nella lotta contro il razzismo e a favore dell'emancipazione dei neri, in particolare sostenendo, negli Stati Uniti, il movimento per i diritti civili. Nel 1963, durante la marcia su Washington per il lavoro e la libertà, fu al fianco di Martin Luther King sul palco del Lincoln Memorial dove tenne un proprio discorso.
Nel 2021, a quasi cinquant'anni dalla sua morte, è stata ammessa tramite una sepoltura simbolica al Pantheon, diventando la sesta donna e la prima donna di colore a entrare nel "tempio" repubblicano.
Dopo un'infanzia difficile e un matrimonio subito naufragato all'età di 13 anni, Freda Josephine Baker abbandonò la famiglia nel 1920. Risparmiando, riuscì ad acquistare il biglietto per assistere agli spettacoli del Boxer Washington Theatre, riservato ai soli neri. Qui maturò il suo amore per il ballo e il canto finché, con grande difficoltà, un giorno riuscì a convincere il direttore del teatro a farle un provino. Iniziò così la carriera di ballerina nei piccoli teatri di Saint Louis. Successivamente prenotò un viaggio di sola andata per New York, dove finì per lavorare come vestitrice nel backstage per la rivista Shuffle Along. Quando un membro del cast si ammalò, Baker intervenne come sostituta. Dopo il successo dello spettacolo, ottenne un ruolo nel musical di Broadway del 1924 The Chocolate Dandies. Il 2 ottobre 1925 giunse in Europa con la "Revue nègre" al Théâtre des Champs-Élysées, di cui divenne in breve tempo la prima ballerina. La sua bellezza di donna e la sua bravura di artista divennero celeberrime a Parigi, tanto che il teatro registrò costantemente il tutto esaurito. Nei suoi spettacoli e nelle sue canzoni (alcune delle quali, come La canne à sucre, sono molto note) unì il gusto piccante e ricercato del varietà francese al folklore della musica africana.
Vestita solo di un gonnellino di sedici banane (un costume inventato per lei dal costumista austriaco Paul Seltenhammer che sarebbe divenuto inoltre un'icona di inizio Novecento e della vita parigina in particolare), scatenata nel più pazzo charleston (una musica allora ancora sconosciuta in Europa), Joséphine Baker incarnò una delle immagini tipiche degli anni 1920. La passionalità delle sue interpretazioni ed il sincero interesse per l'arte popolare le impedirono di cadere nell'esotismo di maniera e suscitarono l'entusiasmo dei parigini per il jazz e le musiche nere. La leggenda narra che più di 1500 uomini chiesero la sua mano.
A quell'epoca incontrò Georges Simenon, che divenne suo amante.
Dopo una tournée in Europa, Joséphine Baker iniziò a rappresentare la revue delle Folies Bergère del 1927 accompagnata da un ghepardo, che terrorizzò l'orchestra e fece fremere di paura il pubblico. Nel 1927 la giovane celebrità si lanciò nella canzone. In questo periodo è seguita da Giuseppe Abatino, suo impresario e amante per circa dieci anni. Nel 1931 ottenne un indimenticabile successo con la canzone J'ai deux amours, composta da Vincent Scotto.
Alcuni cineasti, come Marc Allégret, le proposero anche qualche ruolo cinematografico. I suoi due principali film furono Zouzou (1934) e La principessa Tam Tam (1935), ma non incontrarono il successo di pubblico sperato. Invece sui palcoscenici del music-hall riuscì a fare ombra alla celebre Mistinguett. La sua tournée del 1936 negli Stati Uniti non incontrò un grande successo. L'America era scettica e le rimproverava di parlare talvolta in francese, o in inglese con accento francese. Rientrata in Europa, ottenne la nazionalità francese nel 1937 sposando Jean Lion, cittadino francese. Il matrimonio durò soltanto due anni. Nello stesso anno pubblicò La conga blicoti, inserita nel 2011 nella colonna sonora del film Midnight in Paris di Woody Allen.
Allo scoppio della Seconda guerra mondiale, Baker divenne probabilmente un agente del controspionaggio, tramite Jacques Abtey (capo del controspionaggio militare a Parigi). Per questo motivo, frequentò l'alta società parigina, poi si mobilitò a favore della Croce Rossa. Dopo la Campagna di Francia, il 24 novembre 1940 si arruolò nei servizi segreti della Francia libera, sempre avendo come tramite il comandante Abtey, che restò suo ufficiale di collegamento fino alla Liberazione, in Francia poi in Africa del nord, dove fu sotto la protezione di Si Ahmed Belbachir.
Durante la guerra si fece carico di missioni importanti, utilizzando i suoi spartiti musicali per celare dei messaggi. In seguito fu ingaggiata dal servizio femminile inquadrato nell'Armée de l'air e sbarcò a Marsiglia nell'ottobre 1944. Alla Liberazione proseguì la sua attività a favore della Croce Rossa e cantò per i soldati al fronte, seguendo con i suoi musicisti il prosieguo della guerra. Al termine del conflitto, raggiunto il grado di capitano, fu decorata con la Legion d'onore da Charles De Gaulle.
Nel 1955 amplificò in Europa l'ondata d'indignazione sollevatasi in America per la morte del giovane afroamericano Emmett Till, seguita dal rilascio dei due assassini, che dopo il giudizio espressero ciniche dichiarazioni, una volta assicuratisi dell'impunità. Il 6 marzo 1960 fu iniziata in massoneria nella loggia La nouvelle Jérusalem appartenente alla Grande Loggia Femminile di Francia, ma passò poi nell'Ordine massonico Le Droit Humain. Il 28 agosto 1963, quando Martin Luther King pronunciò il discorso I have a dream durante la marcia su Washington per il lavoro e la libertà, lei fu al suo fianco con l'uniforme dell'aeronautica francese e saranno, insieme a Daisy Bates, le uniche donne a tenere un discorso dal Lincoln Memorial.
Quando le difficoltà finanziarie la condussero alla completa rovina, Baker ricevette il sostegno della principessa Grace di Monaco, sua amica e come lei artista di origine americana, che le offrì dapprima un aiuto in denaro e successivamente la possibilità di esibirsi per la Croce Rossa nel Principato di Monaco: questo appoggio permise alla Baker di uscire dalla bancarotta e di acquistare un appartamento in Costa Azzurra, dove trascorse il resto della sua vita.
Nel maggio 1968 fu presente nelle prime file del corteo nella grande manifestazione a sostegno di De Gaulle.
Gli anni 1970 segnarono una nuova fase di successo, con spettacoli in tutta Europa e negli Stati Uniti. Dopo una rappresentazione della sua ultima revue a Parigi, l'11 aprile 1975 la Baker fu trovata esanime e morì poche ore dopo per un'emorragia cerebrale. Era il 12 aprile. Fu seppellita nel cimitero del Principato di Monaco dopo un funerale con gli onori militari a Parigi, al quale assistette una folla immensa.
Joséphine Baker si era convertita al giudaismo in occasione del matrimonio con l'industriale Jean Lion nel 1937, ma questa conversione puramente formale non durò a lungo: infatti i suoi funerali si svolsero con rito cattolico nella chiesa della Madeleine a Parigi.
Il 30 novembre 2021 Josephine Baker è entrata solennemente nel mausoleo del Pantheon di Parigi, fra i grandi di Francia. Il suo cenotafio, contenente una porzione di terra proveniente da Saint Louis – sua città natale –, una da Parigi – sua città di adozione –, e una dal Principato di Monaco –dove riposano le sue spoglie –, è stato accolto dal Presidente della Repubblica francese Macron.
Freda Josephine McDonald nacque a St. Louis nel Missouri, il 3 giugno 1906. Sua madre, Carrie, fu adottata nel 1886 a Little Rock in Arkansas, da Richard ed Elvira McDonald, entrambi ex schiavi di origine afroamericana e amerinda.
A 13 anni Freda lasciò la scuola e si sposò con Willie Wells, facchino, ma il matrimonio durò solo pochi mesi. Nel 1921 seguì un altro matrimonio – di breve durata – con William Howard Baker. Poiché la sua carriera stava già decollando con quel cognome, lo mantenne anche dopo il divorzio avvenuto nel 1925. Sebbene si sia sposata per ben quattro volte con uomini, Joséphine era bisessuale ed ebbe diverse relazioni con donne.
Nel 1925 iniziò una relazione extraconiugale con il romanziere belga Georges Simenon. Nel 1929, su un transatlantico in rotta dal Sud America alla Francia, Baker ebbe una relazione con l'architetto svizzero-francese Le Corbusier (Charles-Édouard Jeanneret). Nel 1937 sposò l'industriale francese Jean Lion, ma si separarono nel 1940. Da questo matrimonio ottenne la cittadinanza francese, rinunciando così a quella statunitense.
Nel 1947 sposò il direttore d'orchestra Jo Bouillon; insieme acquistarono il castello di Milandes in Dordogna, dove accolsero e adottarono 12 bambini provenienti da diversi paesi del mondo che lei definirà affettuosamente "la mia tribù arcobaleno". Ottenne anche l'affido di un quattordicenne. La loro unione durò 14 anni prima di finire anch'essa con un divorzio e Baker conservò il castello e la sua onerosa gestione. A partire dal 1973 ebbe una relazione per un anno con l'artista Robert Brady senza però mai arrivare al matrimonio.
Nel giugno 2006 – a 100 anni dalla nascita – il sindaco di Parigi, Bertrand Delanoë, decise di intitolarle la Piscina Municipale sulla Senna, nel 13º arrondissement, inaugurata il mese successivo.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 41836198 · ISNI (EN) 0000 0001 1627 9884 · Europeana agent/base/62641 · ULAN (EN) 500490452 · LCCN (EN) n50020892 · GND (DE) 118506099 · BNE (ES) XX830078 (data) · BNF (FR) cb11889929q (data) · J9U (EN, HE) 987007462877705171 · NDL (EN, JA) 00620315 · CONOR.SI (SL) 35336803 · WorldCat Identities (EN) lccn-n50020892 |
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