Nel mondo di oggi, Montalcino è un argomento che suscita grande interesse e dibattito in vari ambiti. Che sia in ambito accademico, nel mondo del lavoro o nella società in generale, Montalcino è diventato un argomento di rilevanza e attualità. Le opinioni su questo argomento sono varie, ed è per questo che è importante analizzare e riflettere su Montalcino da diverse prospettive. In questo articolo esploreremo le diverse sfaccettature di Montalcino, il suo impatto oggi e i possibili scenari futuri. Allo stesso modo, approfondiremo le riflessioni e i dibattiti che ha generato, al fine di offrire una visione completa e arricchente su questo argomento.
Montalcino è un comune italiano di 5 607 abitanti della provincia di Siena in Toscana. Per estensione territoriale, risulta essere il comune più grande della provincia.
È una località nota per la produzione dei vini Brunello di Montalcino e del Rosso di Montalcino. Si colloca nel territorio a nord-ovest del Monte Amiata, alla fine della Val d'Orcia, sul confine amministrativo con la provincia di Grosseto.
Il paesaggio si distende su un sistema collinare; nella zona del centro il paese sorge a un'altitudine di 564 m s.l.m., ma in alcuni punti della zona si superano i 600 m s.l.m. come poggio Osticcio (624 m s.l.m.), il passo del Lume Spento (621 m s.l.m.) e il poggio Civitella (661 m s.l.m.) dove è situata un'antica fortezza etrusca.
La collina su cui si trova Montalcino è stata abitata probabilmente già in epoca etrusca, come dimostra il sito vicino di Poggio Civitella.
Montalcino è menzionato per la prima volta in un documento del 29 dicembre 814, quando l'imperatore Ludovico il Pio concesse il territorio sub monte Lucini all'abate della vicina abbazia di Sant'Antimo.
Sull'origine del nome di Montalcino esistono almeno due ipotesi. Alcuni ritengono derivi dal Mons Lucinus citato nel documento dell'814, nome in onore dalla dea Lucina o riferimento alla parola latina lucus, che significa "bosco sacro", o più genericamente "piccolo bosco". Altri, invece, fanno derivare il toponimo da Mons Ilcinus, dal latino mons ("monte") e ilex ("leccio"), cioè "monte dei lecci", pianta assai diffusa nella zona rappresentata anche nello stemma cittadino. Con il trascorrere dei secoli il nome, a ogni modo, si sarebbe poi trasformato, da Mons Lucinus o Mons Ilcinus, in Mons Elcinus e successivamente nell'attuale Montalcino.
Il primo nucleo abitativo si ritiene risalga al X secolo. In questo periodo la popolazione ebbe un notevole incremento demografico quando si trasferirono in città gli abitanti di Roselle. Il nucleo abitativo originario si sarebbe esteso nel corso dei secoli fino a raggiungere, nel XIV secolo, le dimensioni attuali.
Grazie alla posizione della città, dominante la cima di una collina, dai suoi viali la vista può spaziare sulle valli dell'Ombrone e dell'Asso.
In epoca medievale l'attività economica prevalente era la conceria e Montalcino disponeva di numerose fabbriche per la lavorazione del cuoio, fabbriche che erano celebri per la qualità dei loro prodotti. In seguito, com'è successo a molti centri abitati della provincia di Siena, anche Montalcino conobbe una gravissima crisi economica e demografica.
Come molti dei borghi medievali della Toscana, Montalcino ha vissuto lunghi periodi di pace che hanno consentito agli abitanti una certa prosperità. Questa pace e il relativo benessere, tuttavia, sono stati interrotti da una serie di episodi estremamente violenti.
Nel corso del tardo Medioevo Montalcino era ancora un comune indipendente di notevole importanza grazie alla sua posizione sulla vecchia Via Francigena, la strada principale tra la Francia e Roma, ma col passare del tempo entrò nell'orbita della potente Siena.
Come un satellite di Siena, al momento della battaglia di Montaperti nel 1260, Montalcino fu profondamente coinvolto nei conflitti in cui anche Siena era implicata, in particolare in quelli con la città di Firenze nel corso del XIV secolo e del XV. Come molte altre città dell'Europa centrale e dell'Italia settentrionale, la città è stata anche interessata dalle lotte intestine tra i ghibellini e i guelfi (rispettivamente sostenitori del Sacro Romano Impero i ghibellini e sostenitori del Papato i guelfi). Fazioni dei due schieramenti controllarono la città in diversi momenti alla fine del periodo medievale.
Dopo la caduta di Siena nel 1555 i nobili senesi si arroccarono in città per quattro anni con la speranza di poter un giorno ritornare a Siena, dando vita alla Repubblica di Siena riparata in Montalcino. Ma alla fine anche Montalcino entrò a far parte del Granducato di Toscana fino all'Unità d'Italia nel 1861.
La situazione è radicalmente cambiata nella seconda metà del XX secolo. Nel caso di Montalcino la sua fortuna è stata quella di trovarsi al centro di una delle più importanti zone di coltivazione di uva. Il territorio, infatti, è celebrato per la presenza di vigneti di Sangiovese dai quali si ottiene il famoso Brunello di Montalcino e che vengono utilizzati, inoltre, per la produzione di due altri vini DOC: il Rosso di Montalcino e il Sant'Antimo.
Il 1º gennaio 2017 il comune di Montalcino si è fuso con quello di San Giovanni d'Asso; il nuovo comune ha mantenuto la denominazione di Montalcino. Con questa fusione il nuovo comune è diventato il 36º comune più grande d'Italia per estensione, nonché il 5º della Toscana e il 1º della provincia di Siena.
«D’argento, al monte di sei cime di rosso, sostenente un albero di verde. Ornamenti esteriori da Città.»
Lo stemma è un'arma parlante con riferimento all'ipotesi che il nome della città derivi dai vocaboli latini mons ("monte") e ilcinus (da ilex, "leccio"). Il gonfalone è un drappo di bianco.
Principale edificio religioso del comune, è concattedrale dell'arcidiocesi di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino. Dedicato al Santissimo Salvatore, è stato originariamente costruito nel XIV secolo, ma si presenta in stile neoclassico a causa dei lavori di ristrutturazione che ha subito nei primi anni del XIX secolo sotto la direzione dell'architetto senese Agostino Fantastici.
La piazza principale di Montalcino è Piazza del Popolo. L'edificio principale della piazza è il palazzo comunale, detto anche Palazzo dei Priori (fine XIII secolo inizi del XIV). Il palazzo è adornato con gli stemmi araldici dei numerosi podestà che hanno governato la città nel corso dei secoli. Un'altissima torre medievale è incorporata nel palazzo. Vicino al palazzo comunale, si trova una struttura rinascimentale con sei archi a tutto sesto, chiamata La Loggia, che è stata iniziata alla fine del XIV secolo, e finita nei primi anni del XV, ma che ha subito numerosi lavori di restauro nel corso dei secoli successivi.
Tra le altre architetture abbiamo il Teatro degli Astrusi e l'ex Spedale di Santa Maria della Croce.
Le mura della città sono state costruite nel XIII secolo.
La Fortezza di Montalcino è stata costruita nel punto più alto della città nel 1361, ha struttura pentagonale ed è stata progettata dagli architetti senesi, Mino Foresi e Domenico di Feo. La fortezza incorpora alcune delle preesistenti strutture tra cui il bastione di San Martino, la torre di San Giovanni e un'antica basilica, che ora serve come cappella del castello.
Castello Romitorio, già esistente in epoca romana, la attuale fortezza è stata edificata nei primi del 1500 da Giuliano da Sangallo.
Nel 2007, in località Poggio alle Mura, sono stati rinvenuti i resti fossili di una balena vissuta nella zona oltre quattro milioni di anni fa, nel periodo pliocenico in cui le calde acque del mare tirrenico ricoprivano l'area occupata dagli attuali vigneti.
La pieve di San Pietro a Pava era un edificio religioso che sorgeva in località Pieve a Pava, nel comune di Montalcino.
Sorse nei secoli IV-V presso il vicus romano di Pava, e apparteneva alla diocesi di Arezzo. Lo studio e la conservazione di questa zona sono gestiti dalla Fondazione Paesaggi Archeologici della Val d'Asso Onlus, che ha sede nel paese.
Poggio Civitella, a circa 2 km da Montalcino; sito etrusco datato al VI fino al III secolo a.C..
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2019 la popolazione straniera residente era di 860 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
L'edificio adiacente alla chiesa di Sant'Agostino, costruito originariamente come convento, è sede del Musei riuniti, che è sia un museo civico sia un museo diocesano. Il museo ospita varie opere, tra cui un crocifisso ligneo di ignoto artista di scuola senese, due bellissime sculture lignee XV secolo e alcune altre sculture in terracotta che sembrano essere della scuola dei Della Robbia. La collezione comprende anche un San Pietro e San Paolo di Ambrogio Lorenzetti e una Madonna col Bambino di Simone Martini.
Il territorio comunale di Montalcino, oltre al centro abitato capoluogo (567 m s.l.m., 2 121 abitanti), possiede sette frazioni:
Possiedono invece lo stato di nuclei abitati o borgate le seguenti località: La Croce, Lucignano d'Asso, Monte Amiata Scalo, Montelifré, Monterongriffoli, Poggio alle Mura, Tavernelle e Vergelle.
Altre località notevoli sono invece quelle di Argiano, Badia Ardenga, Castelgiocondo, Castelletto Accarigi, Castel Verdelli, Castiglione del Bosco, Lambertone, Montosoli, Nacciarello, Pieve a Pava, Pieve a Salti, Romitorio, Santa Restituta, Sodole, Velona, Villa a Tolli, Villa Ferrano.
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute nel comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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6 luglio 1985 | 24 maggio 1990 | Mario Bindi | Partito Comunista Italiano | Sindaco | |
24 maggio 1990 | 24 aprile 1995 | Mauro Guerrini | Partito Democratico della Sinistra, Partito Comunista Italiano | Sindaco | |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Mauro Guerrini | lista civica | Sindaco | |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Massimo Ferretti | lista civica | Sindaco | |
14 giugno 2004 | 2 aprile 2006 | Massimo Ferretti | centro-sinistra | Sindaco | |
2 aprile 2006 | 29 maggio 2007 | Claudio Cesarini | centro-sinistra | Vicesindaco f.f. | |
29 maggio 2007 | 7 maggio 2012 | Maurizio Buffi | L'Unione | Sindaco | |
7 maggio 2012 | 1º gennaio 2017 | Silvio Franceschelli | PD, SEL, PSI | Sindaco | |
1º gennaio 2017 | 13 giugno 2017 | Maria Teresa Cattarin Franzero | — | Comm. prefettizio | |
13 giugno 2017 | in carica | Silvio Franceschelli | PD, lista civica | Sindaco |
Hanno sede nel comune la società di calcio A.S.D. Montalcino che ha disputato campionati dilettantistici regionali (attualmente in Prima categoria 2017-2018) e la società di tiro con l'arco A.S.D. Compagnia Ilcinese Arcieri Montalcino.
Il comune ha ospitato tre tappe del Giro d'Italia: nel 1987 la 4ª tappa, Camaiore-Montalcino è stata vinta da Moreno Argentin; nel 2010 la 7ª tappa, Carrara-Montalcino è stata vinta da Cadel Evans, mentre nel 2021 l'11ª tappa Perugia-Montalcino è stata vinta dallo svizzero Mauro Schmid. Dal 2017 a maggio si tiene Eroica Montalcino, edizione primaverile de L'Eroica.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 157134482 · SBN LIGL000012 · LCCN (EN) n82161750 · GND (DE) 4258268-4 · BNF (FR) cb12426951c (data) · J9U (EN, HE) 987007552796205171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n82161750 |
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