Occupy Wall Street

Nel mondo di oggi, Occupy Wall Street è un tema ricorrente che ha catturato l'attenzione di milioni di persone in tutto il mondo. Che sia per il suo impatto sulla società, per la sua rilevanza nella cultura popolare o per la sua influenza nel campo professionale, Occupy Wall Street è diventato un punto di discussione costante. Dalle origini ai giorni nostri, Occupy Wall Street ha lasciato il segno in diversi aspetti della vita quotidiana, generando opinioni contrastanti e dibattiti appassionati. In questo articolo esploreremo a fondo il fenomeno Occupy Wall Street e ne analizzeremo gli aspetti più rilevanti, cercando di comprenderne l’importanza e le possibili implicazioni per il futuro.

Manifestanti in dimostrazione

Occupy Wall Street, (in italiano «occupa Wall Street») è stato un movimento di contestazione pacifica, nato il 17 settembre 2011 per denunciare gli abusi del capitalismo finanziario, che si è concretizzato in una serie di dimostrazioni nella città di New York presso Zuccotti Park. Il nome del movimento assume Wall Street quale obiettivo simbolico, in quanto sede della Borsa di New York ed epicentro della finanza mondiale.

I partecipanti alla dimostrazione manifestano principalmente contro l'iniquità economica e sociale sviluppatasi a seguito della crisi economica mondiale, ispirandosi alle sommosse della primavera araba, in particolare alle proteste tunisine.

Dimostrazioni simili si sono svolte in altre 70 città degli Stati Uniti e di seguito anche in Canada, Australia, Regno Unito a Londra e in Italia.

Il rapporto dell'FBI

Da un rapporto di 110 pagine dell'FBI, intitolato "Potential Criminal Activity Alert", si è scoperto che il movimento è stato spiato, inquinato da infiltrati e delegittimato con un'intensa campagna di disinformazione. In questi documenti si parla anche di contatti con le maggiori banche e finanziarie statunitensi. Occupy Wall Street è composto principalmente da anarchici ma si sono alleati con esso anche socialdemocratici, comunisti e anche conservatori e libertariani, alcuni anche identificati nella destra estrema.

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