In questo articolo approfondiremo il mondo di Paolo Veneziano, esplorandone gli aspetti più rilevanti e fornendo una visione esaustiva di questo argomento. Dalle sue origini alla sua evoluzione storica, passando per le sue applicazioni pratiche oggi, analizzeremo in modo approfondito ogni sfaccettatura di Paolo Veneziano, svelando dati e curiosità che forse non conoscevi. Inoltre, ne esamineremo l’impatto in diversi ambiti, dalla cultura alla scienza, e rifletteremo sulla sua rilevanza nel contesto attuale. Preparati a intraprendere un emozionante viaggio alla scoperta di Paolo Veneziano.
Paolo Veneziano (1300 circa – 1365 circa) è stato un pittoreitaliano della Repubblica di Venezia.
È stato definito «il più importante pittore veneziano del XIV secolo» e il precursore della pittura veneta, che ha inizio nel Trecento. Si inserì nel dialogo tra i movimenti pittorici dell'epoca realizzando un equilibrio unico fra i suggestivi temi bizantini della sua formazione e l'influenza di Giotto.
Nacque da una famiglia di artisti e lavorò con i suoi figli Marco, Luca e Giovanni. Fu il pittore ufficiale del doge Andrea Dandolo, per il quale dipinse la Pala feriale.
Dal 1340 le sue opere rivelano un inizio di cesura col mondo bizantino e l'emergere di maggiori tendenze gotiche. Si vedano ad esempio le cadenze delle vesti e l'espressività dei volti di alcune sue opere quali:
Madonna in trono (1340, presso la collezione Crespi a Milano);
Nel museo liturgico del Duomo di Caorle sono conservate sei tavole raffiguranti apostoli (che costituivano l'antica iconostasi) attribuite a Paolo Veneziano ed alla sua scuola.
Madonna col Bambino in trono e donatori, l'Annunciazione, Cristo in pietà tra la Madonna e san Giovanni Evangelista e santi, Piove di Sacco, chiesa di San Martino.
polittico Santa Lucia e storie della sua vita, l' Annunciazione, Santi, Veglia, vescovado.
^La Pala feriale, dipinta nel 1345, serviva per coprire nei giorni feriali la Pala d'oro della Basilica di San Marco che veniva esposta solo nelle maggiori festività. Fu commissionata dal doge Andrea Dandolo ed è divisa in due registri: in quello superiore sono raffigurati Cristo con la Vergine e santi e in quello inferiore sette scene della vita di san Marco che ricordano il suo legame con Venezia.
Rodolfo Pallucchini, Paolo Veneziano e il suo tempo, Fratelli Fabbri Editore, Milano 1966.
Michelangelo Muraro, Paolo da Venezia, Milano 1969.
Michelangelo Muraro, Paolo Veneziano in Jugoslavia, Editore Beograd 1973.
Ettore Merkel, Marco e Paolo da Venezia. Ancona di San Donato, in Restituzioni 2000. Capolavori restaurati, Vicenza 2000, pp. 116-121
Filippo Pedrocco, Paolo Veneziano e il polittico di San Giacomo Maggiore a Bologna, Bologna 2000
Ettore Vio, St. Mark's: the art and architecture of church and state in Venice, Riverside Book Co., New York 2001. ISBN 1-878351-58-3.
Il Trecento adriatico. Paolo Veneziano e la pittura tra Oriente e Occidente, catalogo della mostra a cura di Francesca Flores D'Arcais e Giovanni Gentili, Silvana Editore, Cinisello Balsamo (Milano) 2002.
Filippo Pedrocco, Paolo Veneziano, Società Veneta Editrice, Milano 2003.
Francesca Castellani, Paolo Casadio, Histria: opere d'arte restaurate da Paolo Veneziano a Tiepolo, Civico museo Revoltella, Electa, Milano 2005.