Pirite

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Pirite
Classificazione Strunz2.EB.05.a
Formula chimicaFeS2
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinomonometrico
Sistema cristallinoisometrico
Classe di simmetriadiploidale
Parametri di cellaa=5,417Å
Gruppo puntuale2/m 3
Gruppo spazialePa3
Proprietà fisiche
Densità4,95-5,10 g/cm³
Durezza (Mohs)6-6½
Sfaldaturaassente
Fratturaconcoide
Coloregiallo ottone chiaro, giallo oro
Lucentezzametallica intensa
Opacitàopaca
Striscionero
Diffusionecomune
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

La pirite (abbreviazione Py) è un minerale molto comune composto da per-solfuro di ferro (II) (FeS2), come la marcasite, che prende il nome dal termine greco πῦρ pyr (fuoco) poiché produce scintille se percosso con un pezzo di metallo. Per via del suo color oro era nota in passato come l'oro degli stolti; se riscaldata alla fiamma emette una miscela di solfuri dal classico odore di uova marce.

Abito cristallino

Cristalli ottaedrici di pirite
Miniera di Brosso pirite in cristalli ottaedrici e tite

Si presenta in cristalli cubici, pentagonododecaedrici ed ottaedrici, a volte con le facce alternate striate longitudinalmente (striature triglife).

Sono abbastanza frequenti geminazioni di vario tipo, fra le quali la cosiddetta 'croce di ferro', risultante dalla geminazione di due pentagonododecaedri compenetrati.

Giacitura ed origine

Si può trovare in tutti i tipi di roccia, ma più comunemente ha genesi che può essere magmatica di tipo idrotermale, oppure sedimentaria. L'Italia possiede discreti giacimenti di questo minerale, principalmente in Toscana, nella zona delle Colline Metallifere in Provincia di Grosseto, oggi non più sfruttati. Le miniere più importanti di quella zona erano Niccioleta, Gavorrano, Ravi ed infine Campiano (Boccheggiano), che fu l'ultima a chiudere (nel 1996).

Campione di pirite dell'Isola d'Elba

La pirite fa parte dei solfuri ed è un disolfuro di ferro, formata dall'anione S2−, o meglio dal ponte −S–S−, e dal catione ferroso Fe2+, uniti con un legame prevalentemente ionico; non possiede proprietà magnetiche.

Forma in cui si presenta in natura

È frequente rinvenirla sotto forma di cristalli in varie forme, a volte anche geminati di compenetrazione di due pentagonododecaedri. È possibile trovarla anche in aggregati microgranulari, fibroso-raggiati, dentritici, etc. I cristalli sono spesso ricoperti da una patina di limonite. La pirite si rinviene anche come minerale di sostituzione in molti fossili, sedimentati in ambiente povero di ossigeno.

Utilizzo della pirite

Pirite e ematite di Rio Marina

In Italia vi erano grandi giacimenti in Piemonte e Toscana sfruttati in passato a livello industriale per l'estrazione del ferro. L'estrazione del ferro è tuttavia svantaggiosa, poiché nel ferro estratto permangono delle tracce di zolfo. Si ossida molto facilmente e per questo viene impiegata per produrre acido solforico. Inoltre presenta il fenomeno della pseudomorfosi.

Per molti anni, invece fu il minerale principe per la produzione dell'acido solforico. Le ceneri venivano utilizzate nei momenti di scarsità dei minerali di ferro, per l'industria siderurgica, altrimenti venivano accumulate in enormi depositi. Per ragioni d'ordine ecologico la normativa impose il loro smaltimento, ma le ceneri ad alto contenuto di ossido di ferro vennero considerate materie prime seconde (per le quali esisteva un regolare mercato, anche a livello internazionale), apprezzate dai cementifici.

La pirite, se accompagnata da tracce di oro, pirite aurifera, può essere usata per l’estrazione dell'oro.

Varietà

La bravoite è una varietà di pirite ricca di nichel.

Note

  1. ^ (EN) Donna L. Whitney, Bernard W. Evans, Abbreviations for names of rock-forming minerals (PDF), in American Mineralogist,, vol. 95, 2010, pp. 185-187. URL consultato il 22 febbraio 2014.
  2. ^ Sarebbe scorretto definirlo di-solfuro di ferro perché lo ione solfuro è S2- , mentre in questo caso abbiamo lo ione S1-. Quindi siamo in presenza di un per-solfuro (caso analogo lo abbiamo nell' H2O2, non si chiama di-ossido di idrogeno ma per-ossido di idrogeno). p.s. il trattino "-" è usato solo a scopo esplicativo per enfatizzare il concetto nella scrittura non si usa, la parola va unita, la forma corretta sarebbe: persolfuro e perossido.

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