Pontificio consiglio "Cor Unum"

Nel mondo di oggi, Pontificio consiglio "Cor Unum" ha acquisito grande rilevanza in vari ambiti della società. Che sia per il suo impatto sulla cultura popolare, per la sua importanza in campo scientifico o per la sua influenza sulla storia, Pontificio consiglio "Cor Unum" è diventato un argomento di interesse generale per persone di tutte le età e professioni. In questo articolo esploreremo diversi aspetti legati a Pontificio consiglio "Cor Unum", analizzando il suo impatto sulla società odierna e la sua rilevanza nel tempo. Dalle sue origini fino alla sua evoluzione odierna, Pontificio consiglio "Cor Unum" è stato oggetto di studio e dibattito, essendo un argomento che suscita grande interesse e curiosità in chi desidera saperne di più.

Pontificio consiglio "Cor Unum"
Pontificium consilium Cor Unum
«Esprime la sollecitudine della Chiesa cattolica verso i bisognosi, perché sia favorita la fratellanza umana e si manifesti la carità di Cristo» (Pastor Bonus, 145)
Eretto15 luglio 1971
Soppresso1º gennaio 2017
SuccessoriDicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale
Santa Sede  · Chiesa cattolica
I dicasteri della Curia romana

Il Pontificio consiglio "Cor Unum" (in latino Pontificium consilium "Cor Unum") è stato un dicastero della Curia romana, istituito da papa Paolo VI nel 1971 per esprimere la sollecitudine della Chiesa cattolica verso i bisognosi, perché sia favorita la fratellanza umana e si manifesti la carità di Cristo.

Storia

Il pontificio consiglio "Cor Unum" trova le sue radici nel concilio Vaticano II e nell'auspicio dei padri conciliari, espresso nella Gaudium et spes, che la sollecitudine e gli aiuti verso i bisognosi, «senza essere organizzate in una maniera troppo rigida e uniforme, devono farsi secondo un piano diocesano, nazionale e mondiale»

Il pontificio consiglio venne istituito da papa Paolo VI con la lettera apostolica Amoris officio del 15 luglio 1971. Con la costituzione apostolica Pastor Bonus del 28 giugno 1988 papa Giovanni Paolo II ne ridefinì le competenze. In forza del chirografo Durante l'Ultima Cena del 16 settembre 2004, lo stesso pontefice affidò al Pontificio consiglio "Cor Unum" il compito di seguire ed accompagnare l'attività di Caritas internationalis, sia in ambito internazionale che nei suoi raggruppamenti regionali.

Allo stesso dicastero, Giovanni Paolo II affidò la direzione della "Fondazione Giovanni Paolo II per il Sahel", istituita nel 1984 per la lotta contro la siccità e la desertificazione, e la "Fondazione Populorum Progressio", istituita nel 1992 al servizio delle popolazioni indigene, meticce, afroamericane e contadine povere dell'America Latina e del Caribe.

Con la lettera apostolica Intima Ecclesiae natura dell'11 novembre 2012, papa Benedetto XVI affidò al pontificio consiglio "Cor Unum" il compito di vigilare sull'attuazione della nuova normativa introdotta dal pontefice circa gli organismi cattolici di natura caritativa, e la competenza sull'erezione canonica degli organismi caritativi a livello internazionale.

Con il motu proprio Humanam progressionem del 17 agosto 2016 papa Francesco ne ha disposto la soppressione a partire dal 1º gennaio 2017. Le sue funzioni sono ora esercitate dal nuovo Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale.

Competenze e struttura

Secondo la Pastor Bonus scopo primario del Pontificio consiglio "Cor Unum" era di esprimere la «sollecitudine della Chiesa cattolica verso i bisognosi, perché sia favorita la fratellanza umana e si manifesti la carità di Cristo».

La stessa costituzione apostolica così esplicitava i compiti di questo pontificio consiglio:

«Articolo 146: Compito del Consiglio è quello di:

1. stimolare i fedeli a dare testimonianza di carità evangelica, in quanto sono partecipi della stessa missione della Chiesa, e di sostenerli in questo loro impegno;
2. favorire e coordinare le iniziative delle istituzioni cattoliche che attendono ad aiutare i popoli che sono nell'indigenza, specialmente quelle che prestano soccorso alle loro più urgenti necessità e calamità, e di facilitare i rapporti tra queste istituzioni cattoliche con gli organismi pubblici internazionali, che operano nel medesimo campo dell'assistenza e del progresso;
3. seguire attentamente e promuovere i progetti e le opere di solidale premura e di fraterno aiuto finalizzati al progresso umano.

Articolo 147: Presidente di questo Consiglio è lo stesso del Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, il quale procurerà che l'attività dell'uno e dell'altro dicastero proceda in stretto collegamento.

Articolo 148: Tra i membri del Consiglio vengono cooptati anche uomini e donne in rappresentanza delle istituzioni cattoliche di beneficenza, al fine di una più efficace attuazione degli obiettivi del Consiglio.»

La direzione del Pontificio consiglio "Cor Unum" era affidata ad un presidente, coadiuvato da un segretario e da un sottosegretario, tutti di nomina pontificia e della durata di cinque anni. Il Pontificio consiglio era costituito da circa una quarantina di persone, comprensive di membri a titolo effettivo e di consultori.

Cronotassi

Presidenti

Vicepresidenti

Segretari

Sottosegretari

Note

  1. ^ a b Pastor Bonusnº 145.
  2. ^ Gaudium et spes, nº 88.
  3. ^ Lettera apostolica Amoris officio dal sito web della Santa Sede.
  4. ^ Costituzione apostolica Pastor Bonus, nnº 145-148.
  5. ^ Chirografo Durante l'Ultima Cena, nº 4.
  6. ^ Pagina della fondazione dal sito web della Santa Sede.
  7. ^ Pagina della fondazione dal sito web della Santa Sede.
  8. ^ Lettera apostolica Intima Ecclesiae natura, dal sito web della Santa Sede.
  9. ^ Motu Proprio Humanam progressionem, art. 5
  10. ^ Dal sito web del dicastero soppresso.

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