Prostituzione in Turchia

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La prostituzione in Turchia è legale e regolamentata e i bordelli sono anch'essi legali; tuttavia, molte amministrazioni locali hanno ora una politica di non emissione di nuove registrazioni ed in alcune città, come Ankara e Bursa, i bordelli sono stati demoliti per ordine del tribunale.

Status giuridico

La prostituzione (in turco Fuhuş) è regolamentata ai sensi dell'Art. 227 del codice penale (legge num. 5237); la promozione della prostituzione è punita da due mesi a quattro anni di reclusione e secondo la legislazione sui passaporti l'ingresso in Turchia è infine vietato a fini di prostituzione.

La casa di tolleranza (genelev) è legale ed autorizzata ai sensi delle leggi sanitarie vigenti le quali si occupano di infezioni a trasmissione sessuale. Le donne hanno bisogno di essere registrate e di acquisire una specifica carta di identità con le date dei controlli sanitari effettuati; è obbligatorio per le prostitute iscritte sottoporsi a controlli periodici sanitari di prevenzione.

La polizia viene autorizzata a controllare l'autenticità delle prostitute registrate per determinare se sono state esaminate in una maniera corretta e per garantire la salute pubblica facendo in modo che vi si sottopongano; gli uomini tuttavia non possono registrarsi ai sensi del presente regolamento. La maggior parte dei lavoratori del sesso, in ogni caso, non sono registrati, in quanto i governi locali hanno assunto una politica di non emissione di nuove registrazioni.

Altre norme che interessano il "lavoro sessuale" in Turchia comprende anche la legge sulle infrazioni e i reati minori, all'art. 32; nonostante ciò l'applicazione di tale norma è risultata essere piuttosto controversa. In alcune città, come Ankara e Bursa, i bordelli sono stati demoliti per ordine del tribunale.

Illegalità

La prostituzione risulta essere classificata come illegale quando opera all'interno dei bordelli senza avere la dovuta licenza per farlo, essendo in tal modo una prostituta senza più alcun controllo sanitario e priva di registrazione. Questi casi di prostituzione illegale sono punibili con un massimo di un anno di reclusione.

Diritti

Nel 2008 attivisti e lavoratori del sesso in Turchia hanno annunciato che stavano lavorando su un progetto per stabilire la prima unione dei lavoratori del sesso della Turchia.

Demografia

Relazione 2004 della Camera di commercio di Ankara (ATO)
Condizione Dati
Numero di prostitute 100,000
Prostitute registrate nei 56 bordelli operativi 3,000
Prostitute registrate dalla polizia 15,000
Donne in attesa d'ottenere le licenze 30,000
Età media delle prostitute tra i 15 e i 40 anni
Bilancio annuale 3–4 miliardi di dollari

Tratta di esseri umani

La Turchia è una delle destinazioni "top" per le vittime della tratta di esseri umani in relazione al mercato del sesso, secondo un rapporto prodotto dall'Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine (UNDOC). I paesi di origine delle vittime di tratta identificate nel 2008 sono in particolare donne del Turkmenistan, Uzbekistan, Armenia, Moldavia, Kirghizistan, Federazione russa, Georgia, Ucraina, Azerbaigian, Romania, Kazakistan, Bielorussia, Bulgaria e Indonesia, spedite da organizzazioni criminali che si dedicano alla tratta delle donne a fini di prostituzione; ed in breve tempo le donne russe ed ucraine hanno letteralmente invaso molti paesi europei, compresa la Turchia.

Secondo i rapporti che appaiono nel 2006, il paese sta rapidamente diventando uno dei più grandi mercati per schiave sessuali provenienti da ex stati sovietici: "Circa 5.000 donne, più della metà dalla Moldavia e dall'Ucraina, si ritiene che possano lavorare come schiave del sesso in tutta la Turchia".

Note

  1. ^ a b Ankara genelevinde yıkım sürüyor. T24 Sept. 24, 2010, su t24.com.tr. URL consultato il 28 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 12 settembre 2012).
  2. ^ a b Kamulaştırılan genelevlerde yıkım. Posta Sept 24 2010
  3. ^ Turkish Penal Code (Türk Ceza Kanunu), su tbmm.gov.tr. URL consultato il 28 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2016).
  4. ^ Passport Law, No. 5682 (Pasaport Kanunu)
  5. ^ GENEL KADINLAR VE GENELEVLERİN TABİ OLACAKLARI HÜKÜMLER VE FUHUŞ YÜZÜNDEN BULAŞAN ZÜHREVİ HASTALIKLARLA MÜCADELE TÜZÜĞÜ: Ministry of Justice of the Republic of Turkey. (General Regulations regarding Brothels and Prostitution and the Fight Against Venereal Disease) No: 30/03/1961 - 5/984 Archiviato il 1º marzo 2011 in Internet Archive.
  6. ^ US State Department Human Rights Reports: Turkey 2002, su state.gov. URL consultato il 28 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2012).
  7. ^ Turkey's sex trade entraps Slavic women. New York Times June 27 2005
  8. ^ Kabahatler Kanunu No 5326. Ministry of Justice Archiviato il 24 febbraio 2011 in Internet Archive.
  9. ^ Yolda bekleyenin amacı fuhuş mu, kim bilecek? NTVMSNBC July 1 2007
  10. ^ Sevim Songün, Turkey's sex workers seek to establish a union, Hürriyet Daily News, Nov 8, 2008. URL consultato il 4 marzo 2009.
  11. ^ ICRSE: Sex Workers in Turkey seek to establish union. July 6 2009 Archiviato il 19 ottobre 2012 in Internet Archive.
  12. ^ Prostitutes total 100,000 in Turkey, ATO says, su arama.hurriyet.com.tr, hürriyet. URL consultato il 4 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 16 agosto 2011).
  13. ^ UN highlights human trafficking, in BBC News, 26 marzo 2007. URL consultato il 22 maggio 2010.
  14. ^ David Kyle e Rey Koslowski, Global human smuggling: comparative perspectives, JHU Press, 2001, p. 177, ISBN 978-0-8018-6590-9. URL consultato il 13 luglio 2010.
  15. ^ Amberin Zaman, Sex slave trade is burgeoning in Turkey, report says, in Los Angeles Times, 31 gennaio 2006. URL consultato il 13 luglio 2010.

Voci correlate