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Bene protetto dall'UNESCO | |
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Siti preistorici e grotte decorate della valle della Vézère | |
Patrimonio dell'umanità | |
Tipo | Culturale, naturale |
Criterio | C (i) (iii) |
Pericolo | Nessuna indicazione |
Riconosciuto dal | 1979 |
Scheda UNESCO | (EN) Scheda (FR) Sites préhistoriques et grottes ornées de la vallée de la Vézère |
I siti preistorici e le grotte decorate della valle della Vézère costituiscono un insieme di siti preistorici eccezionali, distribuiti su una quarantina di chilometri lungo la valle della Vézère tra Les Eyzies-de-Tayac e Montignac, in Dordogna, nella regione della Nuova Aquitania in Francia.
Questi siti sono stati classificati come Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel'ottobre 1979. L'iscrizione riguarda principalmente le grotte decorate, tra le più importanti per lo studio dell'arte rupestre del Paleolitico superiore, ma anche un certo numero di siti archeologici.
La descrizione del bene culturale classificato dall'UNESCO menziona 147 siti paleolitici e 25 grotte decorate, in un'area di circa 30 km per 40, oltre alle centinaia di migliaia di ossa litiche e resti artistici ivi rinvenuti: 500 000 oggetti in selce tagliata, 844 utensili vari e opere artistiche.
Non è possibile compilare un elenco esaustivo di tutti i siti interessati, ma alcuni depositi e grotte sono registrati per nome.
Altri siti sono nominati, ma non registrati, nei comuni di:
«Certains des ensembles figurés des grottes de la Vézère sont mondialement connus en tant que chef d’œuvre de l’art préhistorique : la « Vénus de Laussel » et la « Frise des chevaux » en haut-relief du Cap Blanc (Marquay), et surtout les fameuses peintures pariétales de la grotte de Lascaux (Montignac-Lascaux) dont la découverte, en 1940, a marqué une date dans l’histoire de l’art préhistorique : des scènes de chasse habilement composées, mettent en œuvre une centaine environ de figures animales, étonnantes par la précision de l’observation, la richesse des coloris et la vivacité du rendu.
Les objets et les œuvres d’art repérés dans la vallée de la Vézère sont les témoins extrêmement rares de civilisations depuis longtemps disparues, très difficiles à appréhender. Ce matériel, infiniment précieux pour la connaissance des périodes les plus reculées de l’histoire des hommes, est bien antérieur à l’Antiquité proprement dite, remontant jusqu’à la période paléolithique. Il présente un intérêt universel, aussi exceptionnel sur le plan historique que d’un point de vue ethnologie, anthropologie ou esthétique.»
«Alcuni dei graffiti delle grotte della Vézère sono conosciuti in tutto il mondo come capolavori di arte preistorica: la "Venere di Laussel" e il "Fregio dei cavalli" in altorilievo del Cap Blanc ( Marquay), e in particolare i famosi dipinti murali delle Grotte di Lascaux, (Montignac-Lascaux) la cui scoperta, nel 1940, ha segnato una data nella storia dell'arte preistorica: scene di caccia sapientemente composte, utilizzando un centinaio di figure di animali, stupiscono per la precisione dell'osservazione, la ricchezza dei colori e la vivacità della resa.
Gli oggetti e le opere d'arte trovati nella valle della Vézère sono testimonianze estremamente rare di civiltà scomparse da tempo, molto difficili da catturare. Questo materiale, infinitamente prezioso per la conoscenza dei periodi più remoti della storia umana, è anteriore a alla storia antica vera e propria, risalente al periodo Paleolitico. È di interesse universale, tanto eccezionale storicamente quanto lo è dal punto di vista etologico, antropologico o estetico.»
Alcuni di questi siti sono chiusi al pubblico, come la grotte di Lascaux. Tuttavia, più della metà è ancora aperta alle visite. Inoltre, sono state realizzate delle riproduzioni (Lascaux II e Lascaux IV) per permettere al pubblico di scoprire questo eccezionale patrimonio.