Terre della corona francese

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Col termine di terre della corona francese o più propriamente demesne royale in Francia ci si riferisce a quei feudi direttamente posseduti dai re di Francia. Mentre il termine oggi si riferisce ad un'unità territoriale, il diritto originariamente era riferito a "castelli, villaggi e tenute, foreste, città, case religiose e vescovati, ed ai diritti di giustizia, pedaggio e tassa" effettivamente detenuti dal re sui propri domini. In termini di territorio, prima del regno di Enrico IV il dominio reale non comprendeva la totalità del territorio del regno di Francia dal momento che nel corso del medioevo gran parte dello stato era stato ampiamente frammentato tra una miriade di signori feudali minori

Nei secoli X e XI, i primi Capetingi (pur essendo re di Francia) non erano i più potenti feudatari di Francia in termini di possedimento dei territori. Pazientemente, essi seppero usare la legge feudale (ed in particolare la confisca dei feudi ai vassalli ribelli), la conquista, l'annessione, i matrimoni d'interesse e l'acquisto per incrementare il loro dominio effettivo sulle terre di Francia. Al tempo di Filippo IV, il termine di "dominio reale" iniziò a spostarsi dal possedimento della terra alla vera e propria unità territoriale francese, e dal XVI secolo si può dire che il demesne royale iniziò effettivamente a coincidere con l'intero regno. Ad ogni modo, il sistema medievale dell'appannaggio (concessione di un feudo da parte di un sovrano ad un suo figlio ultrogenito, con l'obbligo di restituirlo alla Corona all'estinzione della sua linea maschile) alienò nuovamente grandi territori giungendo a creare pericolosi rivali (come ad esempio il Ducato di Borgogna nel XIV-XV secolo).

Nel corso delle Guerre di religione in Francia l'alienazione della terra e dei feudi del dominio real venne frequentemente criticata. L'Editto di Moulins (1566) dichiarò che il "dominio reale" (definito nel secondo articolo del documento come tutte le terre controllate dalla Corona per più di dieci anni) non potesse più essere alienato, ad eccezione di due soli casi: in caso di emergenza finanziaria con l'opzione perpetua di riacquistare quella stessa terra e per appannaggio, caso in cui si è detto comunque la terra faceva ritorno alla Corona dopo l'estinzione della linea maschile prescelta per quel beneficio.

Tradizionalmente, ci si aspettava che il re vivesse ampiamente delle rendite generate dal dominio real, ma necessità fiscali, in particolare in tempo di guerra, portarono sovente i re a richiedere tasse "eccezionali" come ad esempio la taille su tutto il regno (la taille divenne permanente nel 1439).

Cronologia della formazione del dominio reale francese

Il Regno di Francia all'epoca di Ugo Capeto. Il dominio francese è in blu.

Casa dei Capetingi

Regno di Ugo Capeto

All'inizio del regno di Ugo Capeto, i possedimenti della Corona erano ben pochi e consistevano essenzialmente in alcuni possedimenti nell'Île-de-France e nell'Orléanais (Senlis, Poissy, Orléans), con altri possedimenti isolati come ad esempio Attigny. Queste terre erano in gran parte state ereditate dai Robertingi, diretti antenati dei Capetingi.

Regno di Roberto II

Lo stesso argomento in dettaglio: Roberto II di Francia.
  • 1016: acquisizione del Ducato di Borgogna. Il re era nipote del duca Enrico di Borgogna che divise la sua proprietà alla sua morte tra i suoi eredi.
  • Roberto ottenne le contee di Parigi, Dreux e Melun, e negoziò l'acquisizione (1055) di parte di Sens.

Regno di Enrico I

Lo stesso argomento in dettaglio: Enrico I di Francia.
Il regno di Francia nel 1030. Il dominio reale è indicato in blu.

Regno di Filippo I

Lo stesso argomento in dettaglio: Filippo I di Francia.

Regno di Luigi VI

Lo stesso argomento in dettaglio: Luigi VI di Francia.

Regno di Luigi VII

Lo stesso argomento in dettaglio: Luigi VII di Francia.
Il regno di Francia nel 1154. Il dominio francese è indicato in blu scuro.

Regno di Filippo II Augusto

Lo stesso argomento in dettaglio: Filippo II di Francia.
Le conquiste territoriali di Filippo II Augusto al'epoca della sua incoronazione (1180) ed al tempo della sua morte (1223).

Regno di Luigi VIII

Lo stesso argomento in dettaglio: Luigi VIII di Francia.

Regno di Luigi IX

Lo stesso argomento in dettaglio: Luigi IX di Francia.

Regno di Filippo III

Lo stesso argomento in dettaglio: Filippo III di Francia.

Regni di Filippo IV e suoi figli

Lo stesso argomento in dettaglio: Filippo IV di Francia.

Casa dei Valois

Regno di Filippo VI

Regno di Giovanni II

Regno di Carlo V

Regno di Carlo VI

Il dominio reale e gli appannaggi durante il primo regno di Carlo VI.

Regno di Carlo VII

Regno di Luigi XI

Mappa della Francia nel 1477

Regno di Carlo VIII

Regno di Luigi XII

  • 1498: incoronazione del nuovo re che porta i suoi appannaggi (Valois e Orléans) ancora una volta nel dominio reale, e la contea di Blois viene integrata nel dominio reale per la prima volta.
  • 1498: il secondo matrimonio del re con la duchessa Anna di Bretagna continua l'unione personale della Bretagna alla Francia, interrotta solo da Anna che, rimasta vedova, proclamò nuovamente l'indipendenza della Bretagna.
  • 1498: alla morte di Odet di Aydie, la contea di Comminges (alienata nel 1462) ritorna alla corona.
  • 1499: il re concede il ducato di Berry all'ex moglie Giovanna di Francia.
  • 1504–1512: il ducato di Nemours ritorna al dominio reale. Nel 1507, viene concesso a Gastone di Foix, ma ritorna al regno alla morte di questi nel 1512.

Regno di Francesco I

Dal regno di Francesco I, il concetto di "dominio reale" inizia a coincidere col regno di Francia in generale; l'appannaggio della Casa di Borbone ad ogni modo ne rimane alienato.

Regno di Enrico II

Casa di Borbone

Regno di Enrico IV

Regno di Luigi XIII

  • 1620: il re emette un editto, incorporando il regno di Navarra nella corona di Francia. Da quel momento in poi, mentre al cune prerogative vengono mantenute, il regno di Navarra non viene più considerato un regno separato dalla Francia.

Note

  1. ^ Hallam, 79 e 247.
  2. ^ Hallam, 80-82.
  3. ^ Hallam, 247.
  4. ^ Hallam, 82.
  5. ^ a b c d Hallam, 250.
  6. ^ a b Hallam, 157.
  7. ^ a b c d e f Hallam, 158.
  8. ^ a b Hallam, 248.

Bibliografia

Voci correlate