Torre dei Conti

Torre dei Conti è un argomento che suscita interesse da molti anni poiché colpisce un gran numero di persone in diversi ambiti della loro vita. La sua importanza risiede nella sua influenza sullo sviluppo personale, professionale e sociale degli individui. Nel tempo sono stati effettuati numerosi studi e ricerche per comprendere meglio Torre dei Conti e le sue implicazioni, che hanno portato alla creazione di diversi approcci e teorie al riguardo. In questo articolo verranno esplorati diversi aspetti legati a Torre dei Conti, dalla sua storia ed evoluzione fino al suo impatto sulla società attuale, in modo da fornire una visione ampia e completa di questo argomento.

Torre dei Conti
Torri di Roma
La parte inferiore rimanente della torre dei Conti
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLazio
CittàRoma
IndirizzoLargo Corrado Ricci
Coordinate41°53′36.78″N 12°29′16.61″E / 41.893549°N 12.487947°E41.893549; 12.487947
Informazioni generali
TipoTorre di avvistamento
Inizio costruzioneXIII secolo
Condizione attualeabbastanza buona
voci di architetture militari presenti su Wikipedia

La torre dei Conti è una torre medievale di Roma; situata in largo Corrado Ricci, nel rione Monti, vicino ai Fori Imperiali sull'area di un antico tempio dedicato alla dea Tellas.

Storia

Un primo nucleo fortificato fu eretto nell’858 da Pietro dei Conti di Anagni sopra una delle esedre del portico del tempio della Pace, e rivestita con del travertino asportato dai fori. Oggi questo rivestimento non è più visibile perché a sua volta asportato per la costruzione di Porta Pia nel XVI secolo. Nelle sue Vite, Vasari attribuisce il «disegno» dell’edificio ad uno scultore e architetto aretino, tal Marchionne Aretino, (il quale completò anche la “fabrica” di Santa Maria della Pieve ad Arezzo) citato nella Vita di Arnolfo di Cambio. Nel 1203 furono effettuati lavori di ampliamento, ad opera di Papa Innocenzo III per la sua famiglia, i Conti di Segni o secondo altre fonti da Riccardo conte di Sora, fratello di Innocenzo III. I lavori di costruzione dell’edificio terminarono «l’anno che Innocenzio III (il committente) morì».”

In passato era nota anche come Torre Maggiore per via della sua mole (l'altezza originaria doveva essere di circa 50-60 metri, contro i 29 attuali) la quale colpì anche Francesco Petrarca, che la definì «Turris illa toto orbe unica».

Diversi terremoti colpirono la costruzione nei secoli: in particolare a seguito del terremoto del 1349 la torre diventò inabitabile e fu abbandonata fino al 1620, quando fu ricostruita. Altri terremoti seguirono nel 1630 e nel 1644. Successive ristrutturazioni avvennero alla fine del Seicento sotto papa Alessandro VIII, con la costruzione dei due contrafforti di rinforzo. L'apertura di via Cavour a fine Ottocento e di via dei Fori Imperiali in età fascista lasciarono la torre in posizione isolata rispetto alle altre costruzioni.

Mausoleo di Alessandro Parisi

Nel 1937 la torre fu donata da Mussolini alla Federazione nazionale arditi d'Italia che vi rimasero fino al 1943. Nel 1938 il salone del tempio della Pace sulle cui mura perimetrali si sorregge la torre, fu adibito a mausoleo del generale degli arditi Alessandro Parisi, morto quell'anno in un incidente stradale. Nella sala, le spoglie del generale sono tuttora conservate in un sarcofago di epoca romana. Alessandro Parisi fu, dal 1932, anche presidente della Federazione Nazionale Arditi d'Italia.

Note

  1. ^ Uno scultore di nome MARCHIO ( volgarizzato da Vasari come Marchionne) si firma nell’archivolto del portale centrale della Chiesa di Santa Maria della Pieve ad Arezzo (1216).
  2. ^ ” «Il medesimo Marchionne finì, l’anno che Innocenzio Terzo morì, la fabrica della Pieve d’Arezzo, e similmente il campanile, facendo di scultura nella facciata di detta chiesa tre ordini di colonne l’una sopra l’altra molto variatamente, non solo nella foggia de’ capitegli e delle base, ma ancora nei fusi delle colonne, essendo fra esse alcune grosse alcune sottili, altre a due a due, altre a 4 a 4 ligate insieme.» Vita di Arnolfo di Lapo, 1568.
  3. ^ https://it.m.wikisource.orghttps://wikious.com/it/Le_vite_de%27_più_eccellenti_pittori,_scultori_e_architettori_(1568)/Arnolfo_di_Lapo
  4. ^ a b Tina Squadrilli,Vicende e monumenti di Roma, Staderini Editore,1961, Roma, pag.248
  5. ^ Le Opere di Giorgio Vasari, pittore e architetto aretino, parte prima- contenente porzione delle Vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti, in Firenze, 1832-1838, per David Passigli e Soci, pag. 94.
  6. ^ ANAI
  7. ^ Il Mondragone

Bibliografia

  • Le Opere di Giorgio Vasari, pittore e architetto aretino, parte prima- contenente porzione delle Vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti, in Firenze, 1832-1838, per David Passigli e Soci
  • Anna Maria Cusanno, Il restauro e l'isolamento della Torre dei Conti in Gli anni del Governatorato (1926-1944), pp. 125–130, Collana Quaderni dei monumenti, Roma, Edizioni Kappa, 1995. ISBN 88-7890-181-4.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN234347520 · GND (DE4718071-7