Amici per la pelle (film 1955)

Oggi, Amici per la pelle (film 1955) è un argomento che affascina persone di ogni età e provenienza. Che sia per la sua rilevanza storica, per la sua influenza attuale o semplicemente per la sua capacità di sorprendere e intrattenere, Amici per la pelle (film 1955) è diventato un punto di interesse per un vasto pubblico. In questo articolo esploreremo in modo approfondito diversi aspetti legati a Amici per la pelle (film 1955), dal suo impatto sulla società alla sua evoluzione nel tempo. Affronteremo prospettive e opinioni diverse per offrire una visione completa e arricchente di questo affascinante argomento.

Amici per la pelle
Geronimo Meynier e Andrea Scirè
Paese di produzioneItalia
Anno1955
Durata91 min
Dati tecniciB/N
Generedrammatico
RegiaFranco Rossi
SceneggiaturaFranco Rossi, Ottavio Alessi, Leo Benvenuti, Piero De Bernardi, Ugo Guerra, Giandomenico Giagni
ProduttoreENIC
Distribuzione in italianoDiana Cinematografica
FotografiaGábor Pogány
MontaggioOtello Colangeli
MusicheNino Rota
ScenografiaFranco Lolli
CostumiMaria Baronj
Interpreti e personaggi

Amici per la pelle è un film del 1955 diretto da Franco Rossi.

Trama

Roma. Mario è un ragazzo di quattordici anni sicuro di sé che frequenta la terza media. Un giorno arriva in classe un nuovo alunno, Franco, che viene messo dall'insegnante nel banco di Mario.

Inizialmente Mario è ostile nei confronti del nuovo arrivato, che si dimostra subito un ragazzo intelligente e ben presto entra nelle grazie di compagni e professori. Dopo qualche tempo però i due ragazzi cominciano a frequentarsi e a fare amicizia.

Mario è figlio di un imprenditore della ceramica, mentre Franco è figlio di un diplomatico, abita in albergo e, per aperitivo, beve succo di pomodoro.

Mentre Mario mostra sicurezza nell'approcciare le ragazze, Franco è titubante e solo dopo una certa insistenza da parte di Mario si scopre che il bambino ha una persona nel cuore e gli confida anche dove abita, esattamente in una villa sulla Via Appia, ma dice anche che non la vede mai perché non esce mai di casa. La descrive "Ingrid Bergman coi capelli neri".

Un giorno Mario decide di non andare a scuola e incuriosito dalla storia dall'amico va alla villa per scoprire chi sia questa ragazza. Scoprirà che la villa è la vecchia casa di Franco, in cui era morta sua madre. Tornato dall'amico per parlargliene, questi reagisce male inizialmente ma poi torna alla sua vecchia casa in compagnia del suo amico e scoppia quindi in un pianto liberatorio.

I due diventano tanto amici che si prende la decisione che Franco vada ad abitare con la famiglia di Mario, per avere una vita un po' stabile.

PoI, invece, i due ragazzi partecipano ai campionati nazionali di corsa campestre: durante le gare si ritrovano l'uno contro l'altro in finale.

La gara viene vinta da Franco: Mario, arrabbiato, racconta ai compagni della madre di Franco, a cui aveva giurato di mantenere il segreto. Franco finge un malore fisico per nascondere la profonda delusione nei confronti di Mario, e decide quindi di partire col padre, per non far più ritorno.

Accoglienza

Incassi

Incasso accertato sino a tutto il 31 marzo 1959 £ 119.488.780

Critica

Gianni Rondolino nel Catalogo Bolaffi vol. 1° «È un film delicato e gentile, che dimostra nel suo autore doti non comuni di sensibilità e acume psicologico. È la storia dell'amicizia di due ragazzi, dei loro rapporti, dei loro giochi, dei loro drammi, ed è narrata con fine senso della misura, con stile piano ma non banale, con evidenti richiami a certo neorealismo minore e a certo De Sica, ma rivissuti personalmente. Rossi si manifesta regista di piccoli drammi, poeta delle piccole cose e in questo ambito sa dire una parola nuova...»

Riconoscimenti

  • Premio OCIC alla Mostra Cinematografica di Venezia 1955

Curiosità

Uno dei protagonisti, Andrea Scirè, era il figlio del comandante Junio Valerio Borghese: fu usato per lui un cognome identico a quello del sommergibile Scirè, di cui il padre fu comandante durante la Seconda guerra mondiale.

La ragazza per cui Mario ha interesse abita nel Quartiere Coppedè.

Nell'ora di ginnastica, le ragazze non indossano i calzoncini, bensì stanno in gonna, e si distraggono guardando dalla finestra i ragazzi in moto.

Note

Bibliografia

Collegamenti esterni