Antinfiammatorio

In questo articolo affronteremo in modo approfondito il tema Antinfiammatorio, con l’obiettivo di fornire ai nostri lettori una visione ampia e dettagliata su questa materia. Con il passare del tempo, Antinfiammatorio è diventato sempre più rilevante nella società odierna, suscitando grande interesse e dibattito tra gli esperti e il grande pubblico. Dai suoi esordi ad oggi, Antinfiammatorio ha generato numerose opinioni contrastanti, motivo per cui in questo articolo ci concentreremo sull'analisi e sull'esposizione delle diverse prospettive che esistono attorno a questo argomento, al fine di offrire ai nostri lettori una visione completa e obiettiva.

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

L'aggettivo antinfiammatorio o antiflogistico è riferito alla proprietà di una sostanza, o di un particolare trattamento terapeutico, di ridurre un'infiammazione.

Classificazione

I farmaci antinfiammatori costituiscono una parte degli antalgici, rimediando al dolore attraverso la riduzione dell'infiammazione, al contrario, ad esempio, dei farmaci oppioidi o oppiacei che agiscono sui recettori oppiacei presenti nel cervello e nel midollo spinale.

Gli antinfiammatori sono a loro volta divisi in steroidei e non steroidei (comunemente chiamati FANS). Combattono infiammazioni di diverse cause, come i reumatismi, fratture, stomatite, febbre, distorsioni, borsite.

Antinfiammatori steroidei

Gli antinfiammatori steroidei diffondono attraverso le membrane cellulari e formano un complesso con specifici recettori citoplasmatici (recettori glucocorticoidi). Questi complessi penetrano nel nucleo e si legano al DNA, stimolano ed inibiscono la trascrizione di m-RNA e comportano l'induzione di lipomodulina e macrocortina (conosciuta anche con il nome di lipocortina 1 o annessina 1), proteine inibitrici della fosfolipasi A2. Le lipocortine sopprimono il rilascio di acido arachidonico, un importante precursore delle prostaglandine e dei leucotrieni, entrambi potenti mediatori nella risposta infiammatoria.

Antinfiammatori non steroidei

I FANS vanno invece ad inibire l'attività degli enzimi Ciclossigenasi di tipo 1 e 2 (COX 1-2) che convertono l'acido arachidonico in prostaglandine e trombossani.

Ciò riduce la dilatazione dei capillari e l'edema, l'essudazione fibrinosa, la migrazione fagocitaria e l'infiltrazione dei tessuti (in particolare da parte dei leucocitipolimorfonucleati), inibisce l'attività fibroblastica di deposizione di collagene e formazione di cicatrici, ritarda la rigenerazione epiteliale, diminuisce la proliferazione capillare (cioè la neovascolarizzazione postinfiammatoria).

Modalità d'azione

Questi farmaci presentano strutture chimiche spesso diverse. Tuttavia, condividono quattro aspetti comuni:

I FANS agiscono inibendo l'azione delle ciclo-ossigenasi COX-1 e COX-2, due enzimi che catalizzano la formazione di prostaglandine dall'acido arachidonico.

Altri progetti

Controllo di autoritàThesaurus BNCF 12929 · LCCN (ENsh85005615 · J9U (ENHE987007295596005171 · NDL (ENJA00566131