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Nella stagione 1934-1935 il Carpi ha disputato il girone E della Prima Divisione. Con 18 punti ha ottenuto il tredicesimo e penultimo posto in classifica, venendo retrocesso nel campionato regionale emiliano di Prima Divisione 1935-1936, perché solo le prime sei classificate hanno acquisito il diritto a partecipare al prossimo nascente campionato di Serie C. Il torneo è stato vinto dalla Reggiana con 38 punti davanti al Parma con 37 punti, i reggiani hanno vinto anche il girone finale ma hanno poi perso la promozione in Serie B perdendo lo spareggio con il Siena.
In casa carpigiana viene chiamato l'allenatore ungherese József Ging già allenatore del Modena, sempre dal Modena rientra Zorè Sabbadini ma si infortuna al ginocchio e senza la sua stella il Carpi disputerà una stagione da dimenticare in fretta. Fanno la loro apparizione in prima squadra alcuni giovani che conteranno nei prossimi anni, quali Narciso Benetti e Nunzio Gavioli che risulterà il miglior marcatore con sei reti. L'attacco evanescente ed i risultati negativi conseguenti, minano la solidità della società, a Piacenza la squadra gioca con solo dieci calciatori, poi rinuncia a disputare il recupero dell'ultima di campionato. Al termine della stagione si dimette il presidente Arnaldo Salvaterra, a raccoglierne l'eredità sono due imprenditori locali, Agostino Braghiroli e Enzo Mailli.