Bructeri

Nel mondo di oggi, Bructeri occupa un posto centrale nella società. Che sia per il suo impatto sulla cultura popolare, per la sua rilevanza in campo accademico, per la sua influenza in politica o per la sua importanza nella storia, Bructeri si presenta come un argomento di interesse che non lascia nessuno indifferente. Nel corso degli anni Bructeri ha suscitato l'interesse di ricercatori, giornalisti, scrittori e gente comune, generando dibattiti, riflessioni e discussioni attorno al suo significato, alla sua evoluzione e al suo impatto su diversi aspetti della vita quotidiana. In questo articolo approfondiremo gli aspetti più rilevanti di Bructeri, esplorandone le origini, il suo sviluppo e la sua influenza sulla società odierna.

Bructeri
Il popolo dei Bructeri secondo Tacito, si trovava a fianco dei Tencteri, a nord-est del Reno, fino a quando non fu annientato da Camavi ed Angrivari
 
Sottogruppifaceva parte della popolazione dei Germani occidentali (Istaevones)
Luogo d'originelungo la riva destra del Reno, confinavano con i Tencteri a sud, con Camavi ed Angrivari a nord
LinguaLingue germaniche
Distribuzione
Germania Magna

I Bructeri (anche Brutteri) erano una tribù germanica che, tra il 100 a.C. e il I secolo d.C., erano stanziati nella Germania Magna nord-occidentale (Soester Börde), tra i fiumi Lippe e Ems, a sud della foresta di Teutoburgo, oggi nella Renania Settentrionale-Vestfalia.

Storia

Si allearono coi Cherusci, i Marsi e i Catti, sotto il comando di Arminio, sconfiggendo nel 9 a.C. le legioni romane guidate da Publio Quintilio Varo nella battaglia di Teutoburgo. Sei anni dopo, uno dei generali comandati da Germanico, Lucio Stertinio, sconfisse i bructeri e devastò le loro terre.

Nel 69/70 d.C. parteciparono alla rivolta dei Batavi, ispirata dalla bructer Velleda, poi catturata dai Romani.

Tacito racconta che Camavi ed Angrivari emigrarono nei territori dei Bructeri, dopo averli cacciati e totalmente annientati, in alleanza con altre popolazioni vicine, che lo scrittore latino ringrazia per «offrire diletto allo sguardo romano», senza che Roma dovesse intervenire. Dei Bructeri caddero più di 60.000.

«Suvvia preghiamo che rimanga e si conservi tra i popoli stranieri, se non l'amore verso di noi , almeno l'odio tra loro, poiché niente risulta di più prezioso che la fortuna possa procurarci, se non la discordia dei nostri nemici tra loro.»

All’inizio del IV secolo ripresero di nuovo la guerra contro i Romani e Costantino I li vinse nel 310.

Alla fine, i pochi Bructeri rimasti furono assorbiti dai Franchi.

Note

  1. ^ Strabone, VII (Germania), 1.3.
  2. ^ a b Tacito, De origine et situ Germanorum, XXXIII, 1.
  3. ^ Tacito, De origine et situ Germanorum, XXXIII, 2.

Bibliografia

Fonti antiche
Fonti storiografiche moderne
  • Bructeri, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 4 giugno 2019. Modifica su Wikidata

Collegamenti esterni