Carlo Vetrugno

Carlo Vetrugno è un argomento che ha catturato l'attenzione di milioni di persone in tutto il mondo. Con il suo impatto sulla società e la sua rilevanza nella vita quotidiana, questo argomento ha suscitato un forte interesse in diversi ambiti, dalla cultura popolare alla ricerca accademica. Con il passare del tempo, Carlo Vetrugno si è evoluto e ha assunto nuove dimensioni, sfidando nozioni prestabilite e generando dibattiti appassionati. In questo articolo esploreremo le diverse sfaccettature di Carlo Vetrugno, dalle sue origini alla sua influenza attuale, con l'obiettivo di comprenderne meglio l'importanza e il posto nella nostra società.

Carlo Vetrugno (Torino, 1º aprile 1950Milano, 8 novembre 2017) è stato un dirigente d'azienda italiano.

Dopo essersi occupato, negli anni ottanta, dei palinsesti della nascente Rete 4 e di Odeon TV, è diventato direttore di Italia 1 il 14 settembre 1992 mantenendo la carica fino all'11 maggio 1997, quando è passato al settore delle reti tematiche curando le emittenti satellitari Mediaset.

Biografia

Dopo aver iniziato negli anni settanta la sua attività collaborando con il quotidiano Gazzetta del Popolo, immediatamente dopo ha esordito nel mondo della televisione con le prime emittenti private e via cavo come TeleTorinoCavo, TeleStudio Torino, divenendo poi direttore di Gruppo Editrice Torino, comprendente anche Telestudio, TV Alessandria e Quinta Rete.

Dal 1982 ha collaborato con Rete 4, occupandosi di servizi sportivi e dei programmi per ragazzi. Con il passaggio dell'emittente in Fininvest, dal 1983 al 1987 è stato direttore dei programmi di Euro TV, fino alla cessata attività dell'emittente e alla conseguente nascita di Italia 7 e Odeon TV, quando ha assunto la direzione di quest'ultima assieme a Lillo Tombolini. È entrato nel gruppo Fininvest nel 1989 come vicedirettore di Italia 1, di cui è successivamente diventato direttore a partire dal 14 settembre 1992, subentrando a Carlo Freccero. Sotto la direzione di Vetrugno, la rete ha vissuto un periodo particolarmente fortunato grazie ai programmi di punta Non è la RAI, Beverly Hills 90210, Karaoke, X-Files e Mai dire gol.

Rimase in carica come direttore fino al maggio 1997, quando gli venne affidato il compito di creare una serie di progetti esterni con reti tematiche da diffondere via satellite. Nel 1998 ha portato così al debutto la prima rete satellitare del gruppo Mediaset, Happy Channel, del quale era anche direttore, prodotta per la piattaforma TELE+ DIGITALE. Dal 2000 è diventato vicedirettore di Mediadigit, occupandosi nello specifico delle reti tematiche. Nel corso degli anni ha quindi contribuito al lancio degli altri canali satellitari del gruppo, Comedy Life e Duel TV, (1º aprile 2000) MT Channel (8 gennaio 2001) e Italia Teen Television (30 settembre 2003), ruolo che ha ricoperto fino al 1º gennaio 2006, data della chiusura dei canali in seguito ad una ridefinizione contrattuale tra Mediaset e SKY Italia. A partire dal 21 settembre 2009 è alla direzione di Canale Italia ma lascia l'incarico dopo sei mesi. Nel 2010 svolge attività di consulenza e gestione di varie società di produzioni.

È morto a Milano all'età di 67 anni.

Direzioni di reti televisive

Note

  1. ^ a b c d Biografia di Carlo Vetrugno su storiaradiotv.it, su storiaradiotv.it. URL consultato il 7 maggio 2011.
  2. ^ a b c Grasso, p. 892.
  3. ^ a b Alessandra Rota, Mediaset, cambiano i vertici, in la Repubblica, 10 maggio 1997, p. 41. URL consultato il 7 aprile 2010.
  4. ^ a b Claudia Provvedini, Freccero stratega di Berlusconi, in la Repubblica, 7 maggio 1992, p. 37. URL consultato il 7 aprile 2010.
  5. ^ Claudia Provvedini, Il superconsulente ieri ha detto "si", in la Repubblica, 8 maggio 1992, p. 39. URL consultato il 7 aprile 2010.
  6. ^ Mariolina Iossa, Ambra, Gialappa's, Beverly Hills. Italia 1 si tiene tutti i suoi gioielli, in la Repubblica, 23 luglio 1994, p. 29. URL consultato l'8 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  7. ^ Due nuovi canali debuttano su Stream, in la Repubblica, 24 marzo 2000, p. 69. URL consultato il 7 aprile 2010.
  8. ^ mytech.it Archiviato il 13 luglio 2012 in Archive.is.
  9. ^ Canale Italia, nuovo palinsesto per sfidare La7 Gold, in il Giornale, 15 settembre 2009. URL consultato l'8 aprile 2010.

Bibliografia

Predecessore Direttore di Italia 1 Successore
Carlo Freccero 14 settembre 1992-11 maggio 1997 Giorgio Gori
Predecessore Direttore di Rete 4 Successore
Michele Franceschelli 1995 Vittorio Giovanelli