Casa bianca (brano musicale)

In questo articolo affronteremo il tema Casa bianca (brano musicale), che negli ultimi anni ha acquisito grande rilevanza per il suo impatto su diversi ambiti della società. Fin dalla sua comparsa Casa bianca (brano musicale) ha suscitato grande interesse e generato intensi dibattiti nell'opinione pubblica. Nel corso di questa ricerca verranno analizzati i diversi aspetti relativi a Casa bianca (brano musicale), nonché le sue implicazioni in diversi contesti. Verranno inoltre affrontate le prospettive attuali e future di Casa bianca (brano musicale), al fine di fornire una visione completa di questo argomento attualmente significativo.

Casa bianca
ArtistaDon Backy
Autore/iDon Backy, Eligio La Valle
GenerePop
Edito daEdizioni musicali El' & Chris
Esecuzioni notevoliMarisa Sannia, Ornella Vanoni
Data1968
EtichettaAriston e Fonit Cetra
Durata3 min : 59 s

«C'è una casa bianca che mai più io scorderò; mi rimane dentro il cuore con la mia gioventù»

Casa bianca è un brano musicale composto da Eligio La Valle per la parte musicale con testi di Don Backy, che fu presentato al Festival di Sanremo 1968 nell'interpretazione, in abbinamento, di Ornella Vanoni e Marisa Sannia e si classificò al 2º posto.

Il brano

Fu presentato al Festival di Sanremo 1968 da Ornella Vanoni, in abbinamento alla versione dell'allora emergente Marisa Sannia, che si rivelerà però quella di maggior successo commerciale con oltre 320 000 copie vendute.

La Vanoni aveva precedentemente registrato, in previsione della sua partecipazione al Festival, il provino di Che vale per me, raffinatissimo brano di Carlo Alberto Rossi che la cantante milanese avrebbe dovuto interpretare in abbinamento alla grande Sarah Vaughan (la quale però diede forfait e venne poi sostituita da Eartha Kitt). Mentre la stessa Vanoni, che era andata a casa di Celentano per l'ascolto di un altro brano, Canzone (su proposta del suo autore Don Backy, che al Festival voleva cantarla in coppia con lei), finì proprio in quell'occasione per innamorarsi invece di Casa bianca, della quale venne dunque del tutto casualmente a conoscenza, e decidendo a tutti i costi di volerla presentare al Festival.

Tale decisione scatenò l'inizio della ben nota contesa legale fra l'autore, Don Backy, ed Eligio La Valle, in merito alla paternità della parte musicale del brano. All'epoca Don Backy non poteva infatti intestare a suo nome le proprie composizioni, in quanto iscritto alla SIAE soltanto in qualità di paroliere, e colui che abitualmente firmava le composizioni del cantautore toscano (con relativo accordo di corresponsione dei relativi diritti a beneficio dello stesso Don Backy), il Maestro Detto Mariano, in questo caso era impossibilitato dal farlo, ma non sulla dichiarazione di paternità regolarmente depositata presso la SIAE (che indicava, per l'appunto, Don Backy e Detto Mariano come unici autori accreditati), bensì sul documento di presentazione al Festival, dove per regolamento un compositore poteva presentare in gara un solo brano, a differenza degli autori, che invece potevano presentarne più di uno.

Essendo, infatti, Detto Mariano già accreditato (per i motivi e gli accordi suddetti) come compositore di Canzone, che l'autore stesso, Don Backy, avrebbe dovuto presentare proprio al Festival, l'unico modo per far accedere alla gara anche Casa bianca era, di fatto, riuscire a farla firmare (sul documento di presentazione al Festival e non in SIAE) ad un altro compositore - in accordo con lo stesso Don Backy, garantito dal fatto che il documento da presentare al Festival non aveva alcuna validità ai fini della giusta corresponsione dei diritti SIAE - in modo che la commissione giudicante, non avrebbe avuto problemi ad ammetterla.

Ma Don Backy si rifiutò di acconsentire a tale operazione, e secondo quanto da lui sostenuto, fu la sua casa discografica di allora, il Clan di Adriano Celentano, a mandare al Festival Casa bianca, per evitare che l'organizzatore Ravera, a seguito di un eventuale forfait della Vanoni (effettivamente minacciato dalla stessa) in mancanza di quel pezzo, potesse poi creare problemi anche all'altro brano presentato quell'anno dal Clan, e cioè Canzone. Nel documento di presentazione al Festival, la firma che vedeva Don Backy accreditato come paroliere, secondo quanto affermato dal cantautore, fu infatti falsificata, e la parte musicale venne attribuita ad un compositore fittizio, Eligio La Valle.

Fu proprio questo il motivo per cui Don Backy decide di interrompere i rapporti con il Clan Celentano, compromettendo anche la sua partecipazione al Festival, dove Canzone fu invece presentata dallo stesso Adriano Celentano, che ne diede un'interpretazione volutamente distratta e svagata, rimarcando i dissapori insorti fra i due.

La vicenda proseguì in tribunale: Celentano denunciò Don Backy per aver rotto il contratto, mentre quest’ultimo a sua volta denunciò il Molleggiato per royalties non pagate al 100% sui dischi realizzati da lui. Le versioni di questa vicenda sono divergenti, ma nel 1974, Celentano addivenne ad una transazione, considerate le prove inconfutabili presentate da Don Backy.

Per ciò che riguarda Casa bianca, Eligio La Valle arriverà invece ad impugnare l'effettiva paternità del brano (per la sola parte musicale) chiedendo la corresponsione dei relativi diritti. Seguirono ben nove gradi di giudizio con la sorprendente decisione finale che vede la composizione del brano assegnata proprio al La Valle, senza che (secondo quanto affermato proprio da Don Backy) siano mai state accolte le prove testimoniali in suo favore, né lo stesso sia mai stato convocato per essere interrogato.

45 giri

Dopo il Festival viene pubblicato il singolo Casa bianca/Serafino della Vanoni, mentre la Sannia, resa nota dalla partecipazione a Settevoci, incide il disco Casa bianca/Gli occhi miei, il cui lato B è un brano presentato alla stessa edizione della manifestazione canora.

Cover

Il brano fu interpretato anche dallo stesso Don Backy e da Dalida. Ne incise un 45 giri anche Gianni Nazzaro dal titolo La vita/Casa bianca, inoltre è stato inserito anche in un album dei Camaleonti dal titolo Io per lei.

Nel 1968 Vicky ha inciso la cover in inglese intitolata White House con testo di S. Kaneko, per l'album Summertime forever (Philips Records, 844 344 PY), pubblicato in Germania.

Note

  1. ^ Testo Casa Bianca di Ornella Vanoni, su testicanzone.com.
  2. ^ DON BACKYq-casa-biancala-verita-q | Alcune verità | notizie, su www.donbacky.it. URL consultato il 21 dicembre 2015.
  3. ^ Radio Italia - Artista - Marisa Sannia Archiviato il 15 settembre 2016 in Internet Archive.

Collegamenti esterni