Questo articolo affronterà la questione Catalogo di biblioteca, che ha acquisito grande rilevanza negli ultimi tempi. Verranno esaminate dalle sue origini fino al suo attuale impatto sulla società, la sua evoluzione e influenza in diversi ambiti. Catalogo di biblioteca ha catturato l'attenzione degli esperti e del grande pubblico, generando dibattiti e riflessioni sulla sua importanza e impatto. Attraverso un'analisi completa, verranno esplorate diverse prospettive e verrà offerta una visione completa di Catalogo di biblioteca, con l'obiettivo di fornire una comprensione più profonda di questo argomento.
Un catalogo di biblioteca è l'elenco ordinato dei documenti disponibili in una biblioteca (o in più biblioteche, nel caso di cataloghi collettivi e virtuali). Nella sua versione informatica, il catalogo è una base di dati. La sua funzione è di identificare i documenti, descritti in schede bibliografiche (o record in una base di dati), e di facilitare la ricerca e l'individuazione degli stessi. Due componenti essenziali per la costituzione di un catalogo sono la descrizione fisica (dimensioni o formato, numero delle pagine e, in caso di opere in più volumi, numero dei volumi o tomi) e la descrizione concettuale o indicizzazione.
Le biblioteche antiche di Babilonia, di Ninive, di Atene, di Cartagine e di Alessandria d'Egitto comprendevano già un catalogo; in particolare, quello alessandrino fu compilato da Callimaco ed era già di tipo alfabetico. Se durante il Medioevo le grandi raccolte monastiche di Cluny e di Montecassino erano costituite da semplici elenchi, dall'umanesimo in poi nacque la necessità di conferire ai cataloghi una maggiore sistematicità.
Per arrivare a definire una scienza della catalogazione, dobbiamo attendere la metà dell'Ottocento e le 91 regole di catalogazione che Antonio Panizzi fece approvare per il British Museum e che rappresentarono la base per il codice di regole compilato nei decenni successivi. Il primo atto ufficiale compiuto ai fini della teorizzazione delle prassi catalografiche a livello internazionale è la Definizione dei principi approvata dalla Conferenza internazionale sui principi di catalogazione, tenutasi a Parigi nel 1961.
Esistono diversi tipi di catalogo bibliotecario:
Si intende per descrizione catalografica la tecnica di riduzione del documento-libro a una sua rappresentazione registrata, nonché la stessa registrazione che descrive il libro.
La descrizione viene oggi elaborata sulla base di standard bibliografici internazionali (ISBD).
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