Ceirano (azienda)

Il nome di Ceirano (azienda) risuona nella mente di molti, sia per il suo impatto sulla società, sia per la sua rilevanza nel mondo di oggi o semplicemente per la sua eredità storica. Ceirano (azienda) è stato oggetto di dibattito, studio e ammirazione nel corso degli anni e la sua influenza ha trasceso confini e generazioni. In questo articolo esploreremo diversi aspetti di Ceirano (azienda), dalla sua origine al suo impatto oggi, compresi i suoi risultati, le controversie e l'eredità che ha lasciato nella società. Attraverso un'analisi dettagliata, scopriremo l'importanza di Ceirano (azienda) e il suo ruolo nel campo in cui opera, offrendo una prospettiva completa che ci consente di comprendere meglio la sua rilevanza nel mondo di oggi.

Accomandita Ceirano & C.
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StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondazione1898 a Torino
Fondata daGiovanni Battista Ceirano, Emanuele di Bricherasio, Attilio Calligaris, Pietro Fenoglio e Cesare Goria Gatti
Chiusura1923
Sede principaleTorino
SettoreAutomobilistico
Prodottiautovetture

La accomandita Ceirano GB & C fu una storica azienda automobilistica, fondata nell'ottobre del 1898 da Giovanni Battista Ceirano, Emanuele di Bricherasio, Attilio Calligaris, Pietro Fenoglio e Cesare Goria Gatti.

La storia

L'edificio che ospitò le prime officine dell'Accomandita Ceirano & C., in corso Raffaello 17
Logo Ceirano 1901 (Ceirano 5 HP Wagonette del 1901)
Ceirano 5 HP Wagonette del 1901

La sede della neonata azienda fu fissata a Torino in corso Vittorio Emanuele 9, dove nel 1899 si cominciò a costruire una piccola autovettura a due posti, la Welleyes, progettata dall'ingegnere Aristide Faccioli. Quando la Welleyes fu messa in produzione ci fu un grandissimo successo commerciale per la Ceirano, però i dirigenti si ritrovarono incapaci a far fronte alle ordinazioni della «vetturella». Allora nel mese di luglio dello stesso anno il proprietario della casa torinese, Giovanni Battista Ceirano, decise di cedere gli impianti e brevetti della sua azienda a Giovanni Agnelli.
Per questo, Ceirano dovette lavorare per un periodo in Fiat, ma nel 1901 la lasciò per rimettersi a lavorare in proprio, insieme a suo fratello Matteo. La collaborazione tra i fratelli termina già nel 1903 quando Matteo lasciò l'azienda e Giovanni Battista insieme all'altro fratello Giovanni fonda la G.G. Fratelli Ceirano. Anche questa avventura durò poco, infatti Giovanni lasciò il fratello il quale nel 1904 trasforma la società in Ceirano & C. che in seguito sarà ribattezzata STAR o Rapid. Questa fu l'ultima trasformazione in quanto Giovanni Battista morì nel 1912.

La fabbrica venne rilevata dal fratello Giovanni che proseguirà l'attività ancora per qualche anno. Inizialmente la sua società si chiamò Giovanni Ceirano Fabbrica Automobili, poi verrà ribattezzata Ceirano S.A., che fondata nel 1922, si dedicherà alla costruzione di auto da turismo, sport e da corsa. La società però già nel 1923 verrà messa in liquidazione e il marchio verrà ceduto alla SCAT, un'altra società di Giovanni Ceirano. Dal 1923 le vetture pur portando il marchio Ceirano verranno costruite dalla SCAT.

Le vetture

Ceirano 5 HP

La "Welleyes"

La Welleyes fu presentata il 30 aprile del 1899, fu progettata da Aristide Faccioli, uno dei più geniali ingegneri automobilistici in quell'epoca. La vettura era composta da un motore bicilindrico a disposizione orizzontale di 663 cm³, con una trasmissione a cinghia di cuoio e il cambio a due marce, capace di raggiungere i 35-40 km/h di velocità massima. Da essa derivò il primo modello Fiat, la 3 ½ HP.

Altri modelli

Altri modelli della Ceirano furono:

  • 5 HP: motore monocilindrico Aster o De Dion, cilindrata 639 cm cubici.
  • 6-8 HP: Motore anteriore monocilindrico Aster o De Dion 700 cm cubici, cambio 4 marce+retromarcia, freni meccanici sulle ruote posteriori, sospensioni con balestre.
  • 16 HP

Gli autocarri

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

  • Donatella Biffignandi, Gli incredibili Ceirano, su corsi.storiaindustria.it, 5 luglio 2007. URL consultato il 19 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).