Chiesa di Santa Barbara (Torino)

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Chiesa di Santa Barbara
La chiesa vista da Via Assarotti
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegionePiemonte
LocalitàTorino
Coordinate45°04′21.47″N 7°40′24.14″E / 45.07263°N 7.673371°E45.07263; 7.673371
Religionecattolica di rito romano
TitolareBarbara di Nicomedia
Arcidiocesi Torino
ArchitettoPietro Carrera
Stile architettonicoeclettismo
Inizio costruzione1867
Completamento1869

La chiesa di Santa Barbara Vergine e Martire è un luogo di culto cattolico di Torino, sito nel Centro storico della città, in via Assarotti angolo via Bertola, non distante da Via Cernaia e da Piazza XVIII Dicembre.

Storia

La chiesa venne edificata all'interno della vecchia cittadella di Torino già nel XVI secolo; tuttavia, durante i lavori per lo smantellamento della fortezza, a metà Ottocento, la chiesa venne demolita e ricostruita tra il 1867 e il 1869. I lavori vennero diretti da Pietro Carrera, che progettò un edificio in stile neogotico a tre navate.

Sita non lontano da Collegio Artigianelli, qui vennero organizzati i funerali di San Leonardo Murialdo che in S. Barbara celebrò Messa per oltre un ventennio; la chiesa ospitò le spoglie del santo, tumulate nella navata sinistra, vicino alla sacrestia, fino al 1971, quando vennero traslate nella chiesa della Salute di Torino. Nella chiesa è ancora visibile il monumento funebre del santo, eretto nel 1926 su progetto di Anacleto Barbieri.

Lo scultore Luigi Gerosa eseguì un altare di gusto neorococò con angeli e nubi berniniane, con le statue di Sant'Alfonso de' Liguori e di San Paolo della Croce e un bassorilievo con San Giuseppe e il Bambino.

In questa chiesa, il 19 febbraio 1884, venne battezzato il poeta Guido Gozzano.

Collegamenti

Note

  1. ^ Bolandrini, 2011, 676.

Bibliografia

  • Beatrice Bolandrini, Artisti della "val di Lugano" a Torino. Un primo repertorio dei ticinesi nell'Ottocento, in Giorgio Mollisi (a cura di), Svizzeri a Torino nella storia, nell'arte, nella cultura, nell'economia dal Cinquecento ad oggi, «Arte&Storia», anno 11, numero 52, ottobre 2011, Edizioni Ticino Management, Lugano 2011.

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