Compieta

Nell'articolo di oggi approfondiremo l'affascinante mondo di Compieta. Dalle sue origini fino alla sua evoluzione odierna, questo argomento ha suscitato un interesse senza precedenti in numerose persone in tutto il mondo. Esploreremo i diversi aspetti che rendono Compieta così rilevante nella società odierna e il modo in cui ha influenzato varie aree della vita quotidiana. Inoltre, analizzeremo le diverse prospettive e opinioni degli esperti in materia, con l'obiettivo di fornire una visione più completa e arricchente per i nostri lettori. Preparati a intraprendere un affascinante viaggio attraverso Compieta!

La Compieta è, nella Liturgia delle ore e nel Breviario, l'ultimo momento di preghiera della giornata, ovvero l'ora che viene dopo i vespri; è così chiamata perché compie le ore canoniche, e si recita prima del riposo notturno.

La compieta nella Liturgia delle ore

L'ora comincia con il saluto iniziale "O Dio vieni a salvarmi", al quale segue l'esame di coscienza, concluso dall'"Atto di Dolore", nella recita individuale, o una formula penitenziale comunitaria, come il Confiteor. Dopo l'inno Te lucis ante terminum, si recitano uno o due salmi; nelle solennità si dicono i salmi della domenica rispettivamente dopo i primi e i secondi vespri. I salmi per tutti i giorni con le antifone proprie sono tratti dal salterio. È però consentito recitare sempre l'una o l'altra Compieta domenicale. Quindi una lettura breve tratta dalla Bibbia, e riportata ogni giorno a suo luogo nel salterio, orienta la mente verso la parola di Dio.

Vi è poi il responsorio breve, come nei vespri, che però è uguale per tutti i tempi e i giorni:

Signore, nelle tue mani affido il mio spirito (nel tempo pasquale si aggiunge: Alleluia, alleluia).
Signore, nelle tue mani affido il mio spirito (Alleluia, alleluia).
Dio di verità, Tu mi hai redento:
nelle Tue mani affido il mio spirito (si dice solo: Alleluia, alleluia).
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Signore, nelle tue mani affido il mio spirito (Alleluia, alleluia).

Nel tempo di Pasqua si aggiunge ciò che è scritto tra parentesi.

Invece del responsorio breve,

il Giovedì Santo si dice:
Ant. Cristo per noi si è fatto obbediente fino alla morte.
il venerdì santo si dice:
Ant. Cristo per noi si è fatto obbediente fino alla morte in croce.
il Sabato Santo si dice:
Ant. Cristo per noi si è fatto obbediente fino alla morte e alla morte di croce,
Per questo Dio lo ha innalzato e gli ha dato un nome sopra ogni altro nome.
il giorno di Pasqua e durante l'Ottava si dice:
Ant. Questo è il giorno che ha fatto il Signore, alleluia:
rallegriamoci ed esultiamo, alleluia.

Segue l'elemento più caratteristico di questa preghiera: il Nunc dimittis ("Ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace..."; Luca 2,29-32), cioè il Cantico di Simeone. Esso è preceduto e seguito dalla propria antifona: "Nella veglia salvaci, Signore, nel sonno non ci abbandonare, il cuore vegli con Cristo e il corpo riposi nella pace" (nel tempo di Pasqua si aggiunge: Alleluia).

Forma tridentina

L'espressione che usa il breviario latino per questa ora è ad completorium, che significa "alla chiusura", "al compimento", "alla conclusione" e di cui "Compieta" è la resa in volgare.

Questa è la forma in cui si presenta l'ora canonica nel Breviario Romano dalla prima edizione di papa Pio V nel 1588 all'ultima di papa Giovanni XXIII nel 1960:

  • La benedizione iniziale, costituita dallo Jube domine benedicere e la lettura dalla prima lettera di Pietro 5,8-9 (Fratres, sobrii estote).
  • L'atto penitenziale, formato dall'Adjutorium nostrum in nomine Domini, dal Pater Noster detto in segreto a mo' di esame di coscienza, dal Confiteor con il Misereatur e l'Indulgentiam, e infine dal Converte nos.
  • Segno di croce con l'invocazione: ℣ Deus in adjutorium meum intende. ℟ Domine ad adjuvandum me festina, seguita dal Gloria Patri e dall'Alleluia (o dal Laus tibi in Quaresima)
  • Una salmodia di tre salmi o parti di essi, tutti conclusi dal Gloria Patri. All'inizio del primo salmo e alla fine del terzo si dice l'Antifona del giorno.
  • L'inno ecclesiastico Te lucis ante terminum
  • Il capitolo da Geremia 14,9 (Tu autem in nobis es)
  • Il responsorio breve In manus tuas Domine commendo spiritum meum
  • Il versetto biblico Custodi nos domine ut pupillam oculi, sub umbra alarum tuarum protege nos
  • Il Nunc Dimittis (Canticum Simeonis) preceduto dalla sua antifona Salva nos Domine vigilantes
  • L'orazione Visita quaesumus
  • Salutato il popolo (Dominus vobiscum), il Benedicamus Domino e la benedizione.
  • L'antifona della B.V. Maria con il suo versetto e la sua orazione, secondo il tempo dell'anno.
  • Il versetto conclusivo Divinum auxilium + maneat semper nobiscum

La Compieta è l'unica ora in cui, ad eccezione dell'Antifona mariana e di qualche Alleluia aggiunto a Pasqua, nulla cambia né a seconda del tempo né della festa eventualmente celebrata.

Note

  1. ^ Lc 2,29-32, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.

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