Criptoportico

In questo articolo esamineremo in dettaglio il concetto di Criptoportico e la sua rilevanza in diversi contesti. È essenziale comprendere l'importanza di Criptoportico nella nostra società attuale, nonché la sua influenza su vari aspetti della vita quotidiana. Nel corso di questa analisi, esploreremo le implicazioni e le applicazioni di Criptoportico in diverse aree, dalla cultura e storia alla scienza e tecnologia. Allo stesso modo, esamineremo l’impatto di Criptoportico sulla società contemporanea e la sua evoluzione nel tempo. Questo articolo mira a fornire una visione completa e aggiornata su Criptoportico, al fine di favorire una comprensione più profonda della sua importanza e del suo contributo alla società.

Il criptoportico dell'imperatore Nerone al Palatino (Roma).

Un criptoportico (dal greco criptos (nascosto) e dal latino porticus), nell'architettura dell'antica Roma, era un corridoio o una via di passaggio coperta.

Il criptoportico può essere al livello del terreno, ma di solito è seminterrato, e supportava una struttura come un foro o una villa romana, nel quale caso fungeva da basis villae, come corridoio di servizio non esposto alla vista.

È spesso ricoperto a volta e presenta delle aperture sia in funzione di illuminazione che per l'aerazione degli ambienti sotterranei.

Negli scritti di Plinio il Giovane, il termine è usato come sinonimo di cripta.

Criptoportici forensi accessibili al pubblico si trovano ad esempio ad Aosta, Benevento, Arles, Reims, Bavay. Il criptoportico di Vicenza apparteneva ad una domus patrizia, mentre quello di Sessa Aurunca era collegato con il teatro. Anche la Villa di Domiziano (Castel Gandolfo) in provincia di Roma possiede un criptoportico.

Il criptoportico di Cassagna, nel comune di Né, vicino a Chiavari, in provincia di Genova

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

  • Criptoportico, in Enciclopedia dell'arte antica, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.