Con il passare del tempo, Croce (araldica) è diventato un argomento di grande attualità nella nostra società. Sempre più persone cercano informazioni su Croce (araldica), sia per interesse personale che per la necessità di essere a conoscenza degli ultimi sviluppi in questo campo. Croce (araldica) è stato oggetto di numerosi studi e indagini che hanno dato risultati sorprendenti, suscitando l'interesse di esperti e hobbisti. In questo articolo esploreremo i diversi aspetti legati a Croce (araldica), il suo impatto sulle nostre vite e il ruolo vitale che svolge in vari ambiti.
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In araldica, con croce si può intendere sia una pezza onorevole, costituita dalla sovrapposizione della fascia al palo che divide il campo in quattro cantoni, sia una pezza di secondo ordine, cioè mobile.
Proporzioni
Nell'araldica italiana ogni braccio è largo un terzo dell'ampiezza dello scudo
Nell'araldica francese ogni braccio è largo 2 moduli (2/7 della larghezza dello scudo)
Varianti
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Con due serpi uscenti dalle estremità, addossati e pendenti. Detta anche croce serpentifera. Se da ogni braccio esce una sola serpe si parla di croce serpentina.
Con le estremità chiuse dalla palla o pomo del bordone. Da non confondere con la croce pomata, sarebbe da ricollegare ai bordoni dei pellegrini, con infatti una sfera all'estremità. Viene usata anche come simbolo dell'Armoriale di San Michele Arcangelo.
Armoriale di San Michele
Croce bordonata d'oro, con braccio inferiore appuntito
È la croce che contraddistingue i vescovi di Oviedo, nelle Asturie (Spagna).
Di rosso, alla croce de Los Angeles accantonata da quattro gigli d'oro
D'azzurro, alla croce di Los Angeles adorata da due angeli inginocchiati d'argento, alla bordura d'argento caricata da quattro scritte maiuscole di nero: MUY NOBLE-MUY LEAL a destra, BENEMÉRITA nel capo, INVICTA-HEROICA a sinistra e BUENA in punta
Con le punte e patente; detta anche biforcata. Ne esiste anche una variante caratterizzata dalla presenza di gigli di Francia tra i bracci della croce. La croce di Girifai è una croce di Malta con al centro il giglio di Francia (il giglio rappresenta il germoglio del tronco di Iesse annunciato dal profeta Isaia e ripreso da san Giovanni Battista di fronte a Cristo).
Di rosso, alla croce biforcata d'argento
Crocetta biforcata
D'oro, alla croce francese di Malta di rosso
Di bianco, alla croce patente biforcata di rosso, al centro il fleur de lys o giglio di Francia bianco.
È la croce scorciata e patente, ma il termine è usato quasi esclusivamente nell'araldica finlandese e, solo occasionalmente, in quella inglese, che usa anche il termine Jäger cross.
D'azzurro, alla cintura d'oro, posta in fascia, e sormontata da una croce di Mantova dello stesso
D'argento, alla croce scorciata patente di verde; alla campagna dello stesso
D'oro, alla croce ancorata forata in quadrato di rosso
Croce forata in tondo
(in francese: croix percée en rond, in inglese: cross round-pierced, in tedesco: rund durchbrochenes Kreuz, in spagnolo: cruz vaciada, in olandese: rond doorboord kruis).
Con le braccia che vanno allargandosi. Nell'araldica finlandese e, con minore frequenza, nell'araldica inglese, si usa il termine croce di Mantova per definire la croce patente scorciata.
(cfr: croce a chiave)
Di rosso, alla croce d'argento patente ritrinciata, pomata con dodici globi dello stesso.
La croce, secondo la leggenda, fu concessa nel 1017 da papa Benedetto VIII ai Pisani che si dirigevano in Sardegna per liberarla dai Saraceni. I dodici globi rappresentano gli apostoli.
La più antica rappresentazione della Croce Pisana la troviamo nelle mura urbane volute dal console Cocco Griffi e risale al 1156, quindi essa è più antica della Croce Occitana o di Tolosa della quale abbiamo notizie solo a partire dal 1165.
Con dei tondi che si aggiungono alle estremità. Da non confondere con la croce bordonata, sarebbe da ricollegare ai pomoli di una spada. Talvolta compare anche con due pomi all'estremità di ciascun braccio (nel caso di tre diventa trifogliata).
Con le braccia finite con una piccola traversa. Detta anche Croce di Gerusalemme. Quando è assente uno dei due tratti delle traverse si ottiene la variante Fylfot, che non va confusa con la croce uncinata (svastica).
Croce potenziata
Croce potenziata scorciata
Inquartato di nero e d'oro, alla croce potenziata scorciata attraversante dell'uno all'altro
D'azzurro, alla croce russa d'argento, accompagnata da tre corone imperiali d'oro
Croce sarchiata
(in francese: croix resarcelée, in inglese: cross voided throughout, in tedesco: innenbordiertes Kreuz, in spagnolo: cruz resarcelada, in olandese: kruis met zeer smalle zoom)
Caricata di un filetto di smalto diverso che ne segue l'andamento
Croce patente leggermente incavata alle estremità e col braccio inferiore più lungo e più largo degli altri. Lo smalto ordinario è il nero. Prende il nome dall'Ordine Teutonico, ordine religioso-militare. Talora, come in qualche stemma di Gran Maestro dell'Ordine, compare anche nella forma della classica croce nera caricata da una croce d'oro costituita da quattro spade stilizzate appuntate.
Le braccia finiscono in foggia di trifoglio, rappresentando tradizionalmente Padre, Figlio e Spirito Santo. È presente anche nella bandiera del Maryland.
D'azzurro, alla croce trifogliata d'oro (Croce della Vittoria o Croce delle Asturie)
(in francese: croix à 5 bras, in inglese: cross formy of 5 arms, in tedesco: fünfarmiges Tatzenkreuz, in spagnolo: cruz de cinco brazos, in olandese: vijfarmig kruis)
(in francese: chrisme, in inglese: labarum, in tedesco: Labarum/Christusmonogramm/Konstantinisches Kreuz, in spagnolo: lábaro/crismón, in olandese: labarum)
Noto anche come croce di Costantino, è costituito all'unione delle lettere greche Chi e Rho.