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Cuscus di pesce | |
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cùscusu, cuscus alla trapanese | |
Origini | |
Luogo d'origine | Italia |
Regione | Sicilia |
Zona di produzione | Provincia di Trapani |
Dettagli | |
Categoria | piatto unico |
Riconoscimento | P.A.T. |
Settore | Prodotti della Gastronomia |
Il cuscus di pesce, anche cuscus alla trapanese, (cùscusu in dialetto trapanese) è un piatto tipico della cucina trapanese, inserito tra i prodotti agroalimentari tradizionali siciliani riconosciuti dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, su proposta della Regione Siciliana.
L'origine del piatto si deve ai frequenti legami storici e sociali tra la provincia di Trapani e il Nordafrica, dove il cuscus è un alimento molto diffuso. In particolare, con l'immigrazione trapanese di fine Ottocento verso la Tunisia (e in Libia nei primi decenni del Novecento) fu importato il piatto, ma utilizzando i prodotti del territorio, come il pesce, le mandorle e l'aglio.
La semola è incocciata in una mafaradda in terracotta e poi cotta a vapore in uno speciale tegame forato di terracotta smaltata. Il condimento, a differenza di quello originale magrebino, è la ghiotta, un brodetto di pesce misto di scorfano rosso, scorfano nero, cernia, pesce San Pietro, boga, gallinella, luvaro ed anguilla delle saline della zona, insieme a qualche gambero o scampo arricchito dall'elioconcentrato di pomodoro (strattu), una forte presenza di aglio rosso di Nubia, prodotto tipico del territorio, e mandorle.
Altra versione in quella zona (in particolare nell'arcipelago delle Egadi) sono i "frascatula", palline di semola impastata cotte a vapore, accompagnati con brodo di pesce.
Nell'agro ericino si consuma anche, senza pesce, ma con una zuppa di verdure ed ortaggi di stagione come cavolfiore, fave, carote, ceci, piselli e finocchietto selvatico.