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Le diocesi decentralizzate della Grecia (in greco: Αποκεντρωμένη διοικήσεις, dove "diocesi" si potrebbe meglio tradurre con amministrazioni) sono circoscrizioni di decentramento territoriale del governo statale e di rappresentanza delle autorità locali istituite con la legge 3852/2010 (Programma Callicrate). Più ampia ripartizione del paese, sono state istituite con il cosiddetto Programma Callicrate, entrato in vigore con il 1º gennaio 2011 (legge 3852/2010), in numero di sette.
Ciascuna diocesi decentralizzata corrisponde a una, due o tre periferie. La sua funzione è quella di esercitare sul territorio alcune materie che la Costituzione greca riserva alla competenza statale.
A capo delle diocesi è posto un segretario generale (γενικός γραμματέας) di nomina governativa, simile a quello che nei paesi di ordinamento locale napoleonico è il prefetto. Il segretario è assistito da un consiglio formato dalle autorità locali, che tuttavia ha funzioni puramente consultive.
Il livello di decentramento e rappresentanza governativa tradizionale, nella Grecia moderna, fin dalla nascita dello Stato (1830) è stato la nomarchìa (o prefettura). Con la riforma amministrativa del 1987 (legge 1622/1986 e decreto presidenziale 51/1987), i nomarchi-prefetti e i consigli di prefettura vennero resi elettivi e le nomarchie-prefetture trasformate in enti territoriali autonomi, e il livello di decentramento e rappresentanza governativa fu trasferito alle più ampie circoscrizioni territoriali delle periferie. Infine, con la legge 3852/2010, furono le periferie ad essere trasformate in enti territoriali diretti da organi elettivi, e sono state introdotte nell'ordinamento greco le diocesi decentralizzate.
Mappa | Diocesi | Capoluogo | Periferie |
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Attica | Atene | ||
Macedonia-Tracia | Salonicco | ||
Epiro-Macedonia Occidentale | Giannina | ||
Tessaglia-Grecia Centrale | Larissa | ||
Peloponneso-Grecia Occidentale-Isole Ionie | Patrasso | ||
Egeo | Il Pireo | ||
Creta | Candia |