Discussione:Cerere (astronomia)

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Questa voce contiene una traduzione, completa o parziale, della voce originale:
«Ceres (dwarf planet)» tratta da Wikipedia in inglese.
La versione tradotta è la numero 446812847 del 26 agosto 2011. Consulta la cronologia della pagina originale per conoscere l'elenco degli autori.

Avrei giurato che in italiano si chiamasse "Cerere"... -- Paginazero - Ф 18:46, Mar 4, 2005 (UTC)

Sì, c'è infatti un redirect da 1 Cerere. Manca la citazione nell'incipit, provvedo subito :)--lukius 19:06, Mar 4, 2005 (UTC)

In italiano sì. L'articolo è stato tradotto dalla wikipedia inglese, dove hanno usato il nome latino, e come tale è stato riportato anche qui. Alfio (msg) 19:08, Mar 4, 2005 (UTC)

Grazie della spiega. :o) -- Paginazero - Ф 19:10, Mar 4, 2005 (UTC)

Comunque ricordo che quando ho tradotto l'articolo il problema del titolo me lo ero posto. Non ricordo di preciso perché ho scelto il nome latino, ma credo di poter ipotizzare un mix tra il più linkato da it.wiki e il più usato tramite google. Ha vinto "ceres" :)

Meno semplice è il problema dei titoli per i satelliti, credo che prima o poi si dovrà decidere quale usare. --lukius 19:15, Mar 4, 2005 (UTC)

Ho modificato lievemente l'incipit tentando di precisare meglio il rapporto tra i vari nomi, che viene chiarito solo in séguito nel testo. In Sicilia è certamente noto come "Cerere Ferdinandea", credo sia opportuno precisare da subito che ha anche questo nome. IpseDixitPostea (msg) 15:19, 17 lug 2010 (CEST)

Vorrei segnalare le esatte parole del Piazzi a proposito della sua scoperta:

Risultati delle osservazioni della nuova stella scoperta il dì primo gennaio all’Osservatorio Reale di Palermo - Palermo 1801. Già da nove anni travagliando io a verificare le posizioni delle stelle che si trovano raccolte ne’ vari Cataloghi degli astronomi, la sera del primo gennaio dell’anno corrente, tra molte altre cercai la 87.a del Catalogo delle stelle zodiacali dell’Abate La Caille. Vidi pertanto che era essa preceduta da un’altra, che secondo il costume, volli osservare ancora, tanto maggiormente, che non impediva l’osservazione principale. La sua luce era un poco debole, e del colore di Giove, ma simile a molte altre, che generalmente vengono collocate nell’ottava classe rispetto alla loro grandezza. Non mi nacque quindi alcun dubbio sulla di lei natura. La sera del due replicai le mie osservazioni, e avendo ritrovato, che non corrispondeva né il tempo, né la distanza dallo zenit, dubitai sulle prime di qualche errore nell’osservazione precedente: concepii in seguito un leggiero sospetto, che forse esser potesse un nuovo astro. La sera del tre il mio sospetto divenne certezza, essendomi assicurato che essa non era Stella fissa. Nientedimeno, avanti di parlarne aspettai la sera del 4, in cui ebbi la soddisfazione di vedere, che si era mossa colla stessa legge che tenuto aveva nei giorni precedenti.

Mentre la lettera, del 24 gennaio 1801, all'amico Barnaba Oriani, dice esattamente, nel passo citato:

Avevo annunciato questa stella come una cometa, ma poiché non è accompagnata da alcuna nebulosità, e inoltre il suo movimento è così lento e piuttosto uniforme, mi è venuto in mente più volte che potesse essere qualcosa di meglio di una cometa.

Così si potrebbe togliere la versione inglese dall'articolo.

--Ilaria578 15:19, ott 9, 2005 (CEST)Ilaria578

Ho annullato queste modifiche. Serve infatti una fonte che la Nintendo volesse fare riferimento a Cerere. Faccio presente infatti che il presunto pianeta distrutto tra Marte e Giove aveva, tra gli altri nomi, quello di Fetonte. Ma per chiarire di quale corpo celeste si sta parlando, sarebbe opportuno indicare qualche elemento in più sulla logica del gioco. --Harlock81 (msg) 20:57, 14 giu 2010 (CEST)

Riporto in questa sezione, i calcoli che hanno permesso di deterimare le grandezze: velocità orbitale, accelerazione di gravità in superficie e velocità di fuga, i cui valori sono riportati nel template Corpo celeste in voce.

velocità orbitale

Per determinare il valore medio della velocità orbitale si è utilizzata la formula:

${\displaystyle v_{o}={2\pi a \over T}}$

dove a = 413,690×10⁹ m è il semiasse maggiore e T = 1679,667 giorni è il periodo orbitale, qui riportati. Si ottiene di conseguenza un valore di 18,223 km/s.

accelerazione di gravità in superficie

Per calcolare il valore dell'accelerazione di gravità in superficie si è utilizzata la formula:

${\displaystyle g=G{\frac {M}{R^{2}}}}$

dove G è la Costante di gravitazione universale, M è la massa ed R il raggio medio, R = 476,2 km (Thomas et al. (2005) Nature v437:pp224-226). Il valore del prodotto G*M - indicato come parametro gravitazionale - è: μ = 63,2 km³/s² (Fonte: JPL). Da cui, il valore calcolato è pari a 0,278 m/s².

velocità di fuga

Per il calcolo della velocità di fuga alla superficie si è utilizzata la formula:

${\displaystyle {v}_{f}={\sqrt {\frac {2GM}{R}}}}$

Dai valori per G, M e R dati nelle sezioni precedenti, si ottiene un valore, anch'esso approssimato, di 0,515 km/s. --Harlock81 (msg) 18:42, 7 ott 2011 (CEST)

Riporto qui i dati di visibilità dalla Terra dell'asteroide 3 Juno, precedentemente presenti in voce, per i quali non è fornita alcuna fonte. Se ne è parlato anche nella procedura di valutazione Voce di Qualità della voce su 2 Pallas (per quella specifica voce, ma l'autore - su en.wiki - è lo stesso: ) --Harlock81 (msg) 18:48, 7 ott 2011 (CEST)

La sezione Cerere nella fantascienza presente in voce nasce come traduzione della corrispondente voce en:Ceres_in_fiction in lingua inglese. Per alcune delle informazioni riportate ho trovato riferimenti specifici sul web (manuali o siti riassuntivi), per altre, soprattutto per i libri, è però necessario affidarsi alle opere stesse. Scopo di questa sezione è riepilogare quelle opere per le quali non è possibile fornire un riferimento differente dall'opera stessa e segnalare quelle per le quali è stata compiuta tale verifica:

Racconti e romanzi

1. Edison's Conquest of Mars (1897) di Garrett P. Serviss -  Sì reso disponibile on line dal Progetto Gutenberg
2. Mummies of Ceres della serie Buck Rogers -  Sì l'informazione è corretta, fumetto rintracciabile on line
3. Isaac Asimov colloca su Cerere una base astronomica nei romanzi del ciclo di Lucky Starr (1952-1958) e nel racconto La morte della notte (The Dying Night, 1956) -  Sì I primi sono rintracciabili sul web, del racconto se ne trova conferma sul web
4. Destinazione stelle (1956) di Alfred Bester -  Sì rintracciabile sul web
5. Il pianeta rosso (1949), Una famiglia marziana (1963) e Il gatto che attraversa i muri (1985) di Robert A. Heinlein -  Sì ho indicato una fonte e ridotto il numero dei testi citati dai 5 di en.wiki ai 3 indicati nella fonte
6. Ciclo dello Spazio conosciuto (1964-) di Larry Niven -  Sì, il sito «Encyclopedia of Known Space» fa riferimento a Cerere quale capitale della Fascia degli asteroidi
7. Exiles to Glory (1974) di Jerry Pournelle -  Sì se ne trovano riferimenti sul web
8. The Venus Belt (1981) di L. Neil Smith -  Sì rintracciabile sul web, conferma grafica della stazione su Cerere
9. The Dune Encyclopedia (1984) di Willis E. McNelly -  Sì indico fonte in voce
10. Fondazione Stileman (Buying Time, 1989) di Joe Haldeman -  Sì testo rintracciabile sul web
11. The Stone Dogs (1989) di S. M. Stirling -  Sì se ne trovano riferimenti sul web
12. serie Asteroid Wars (2001-2007) di Ben Bova -  Sì testo rintracciabile sul web
13. The Unincorporated War (2010) di Dani e Eytan Kollin  Sì se ne trovano riferimenti sul web
14. The Killing Star (1995) di Charles R. Pellegrino e George Zebrowski -  Sì - se ne trovano riferimenti sul web
15. Luna, maledetta luna (The Ceres Solution, 1981) di Bob Shaw  Sì - se ne trovano riferimenti sul web
16. The Doomsday Effect (1986) di Thomas Wren  Sì - se ne trovano riferimenti sul web

Televisione

1. Solitudine (The Lonely), settimo episodio della prima stagione della serie TV Ai confini della realtà (1959) -  Sì ho indicato una fonte web, più affidali sono sicuramente le fonti cartacee indicate su en.wiki: en:The_Lonely_(The_Twilight_Zone)#References, tuttavia non accessibili via web
2. Exosquad (1993-1994) -  Sì se ne trovano riferimenti on line
3. The American Astronaut (2001) -  Sì indicata una fonte

Videogiochi

1. Warhammer 40.000 (1987) -  Sì, pubblicazione prodotta dai fan (The Warhammer 40k Bible)
2. Star Control 2 -  Sì indicata una fonte
3. Zone of the Enders (2001) -  Sì indicata una fonte
4. Transhuman Space (2002) -  Sì indicata una fonte
5. Terminal Velocity (1995) -  Sì ne è presente video su youtube
6. Frontier: Elite II (1993) - non sono riuscito a trovare una fonte che riporti i pianeti indicati come tali nel videogioco, quindi l'informazione non può essere né confermata, né smentita  Sì ho trovato una fonte che indico in voce. --Harlock81 (msg) 18:04, 24 ott 2011 (CEST)
7. Mutant Chronicles -  No Non ne ho trovato traccia nel manuale sulla Cybertronic Megacorporation ed ho rimosso l'informazione
8. Countdown to Doomsday (1990) -  Sì se ne trovano riferimenti web, compreso un video su youtube
9. Super Metroid (1194, 2007) -  Sì indicata una fonte
10. Descent (1995)  No ho trovato una fonte che in contraddizione a quanto riportato. Per ora, rimuovo l'informazione. --Harlock81 (msg)
11. Descent 3 (1999) -  Sì video su youtube

--Harlock81 (msg) 00:44, 19 ott 2011 (CEST)

Poiché, come ho letto nella relativa discussione del Bar di Astronomia, inevitabilmente nei prossimi mesi la voce dovrà essere rivista mi permetto suggerire, fin da ora, l'opportunità di ridimensionare l'importanza dell'immagine ottenuta rielaborando quelle dell'HST. Essa potrebbe restare nella voce, però quale termine di confronto con le immagini riprese da Dawn e con un opportuno commento. Inoltre vedrei bene una rassegna critica della letteratura specialistica su Cerere internazionale e italiana, come p. es c'è in quella su Plutone della enWiki relativamente alle varie stime del diametro. Grazie dell'attenzione e cordiali saluti, --Alessandro Crisafulli (msg) 16:11, 1 mar 2015 (CET)

Si, quell'immagine a cui ti riferisci la toglierei all'istante perchè pare perfino quasi fantasiosa viste quelle recenti di Dawn, anche qualcun altra non è proprio il massimo, tipo quella pixellata del HST. L'immagine principale si aggiorna invece poco alla volta, fino a quando si avrà quella da soli 700 km di distanza (se non sbaglio sarà la distanza minima).--Kirk39 Dimmi! 03:08, 2 mar 2015 (CET)

Non giochiamoci ora tulle le cartucce delle sostituzioni immagini, che come cominceranno ad arrivare quelle di dettaglio, ne deriverà - temo - una modifica continua.

D'accordo a sostituire l'immagine citata. Si potrebbe utilizzare quella con i due puntini, che sta facendo il giro del web File:Ceres RC2 Bright Spot.jpg.

Sebbene quella pixellata dell'HST non sia visivamente il massimo, è però nell'ultravioletto. L'unica, mi pare. --Harlock81 (msg) 09:38, 2 mar 2015 (CET)

Scusate, non ho risposto in merito alla rassegna critica. Questa voce - di fatto - è una summa delle conoscenze pre-Dawn. Per il diametro, non c'è molta incertezza - a differenza del caso di Plutone, perché Hubble ne ha permesso una stima accurata già nel 2005 (e i valori precedenti, non erano molto dissimili). --Harlock81 (msg) 09:47, 2 mar 2015 (CET)

Adesso però credo sia il caso di aggiornare l'immagine principale inserendo quella presente su en.wiki, che riprende Cerere da soli 13.600 km.--Kirk39 Dimmi! 13:10, 15 mag 2015 (CEST) P.S. Vero che Dawn abbasserà ancora l'orbita, in giugno sarà a 4400 km, e in agosto a 1450 km.

Sono capitato casualmente sulla voce e credo che l'incipit dovrebbe essere meglio chiarito nel punto in cui si dice che fu considerato inizialmente come "ottavo pianeta" (sono ignorante in materia, ma saltando di link in link, mi sembra di aver capito che all'epoca Nettuno non fosse ancora stato scoperto). In ogni caso una nota chiarirebbe meglio l'affermazione (e soprattutto la numerazione "ottavo") anche per i non addetti ai lavori. Grazie. --FRacco (msg) 11:07, 27 mag 2015 (CEST)

Fatto C'è anche Cronologia della scoperta di pianeti e satelliti del Sistema solare per maggiori chiarimenti.--Vespiacic (msg) 12:11, 27 mag 2015 (CEST)

Perfetto! Grazie anche per il link alla cronologia. --FRacco (msg) 12:25, 27 mag 2015 (CEST)

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Se adesso è classificato come pianeta nano, perché la primissima affermazione parla di asteroide? Io la cambierei. --Paolotacchi (msg) 04:29, 15 dic 2022 (CET)

Ho infatti approfondito la questione. Una vecchia fonte (il cui link era rotto e ho trovato e inserito quello aggiornato) sostiene che sia classificato sia come pianeta nano che asteroide, ma tutte le fonti autorevoli più recenti (IAU, Nasa) lo considerano solo pianeta nano, per quanto a volte sia definito "corpo minore", ma certamente non è più classificato come asteroide. Ho riorganizzato le informazioni e aggiunte altre fonti. --IndyJr (Tracce nella foresta) 01:10, 24 apr 2023 (CEST)