In questo articolo esploreremo l'argomento Dogman (film 2018) e il suo impatto sulla società odierna. Dogman (film 2018) è oggetto di interesse e dibattito da anni e la sua rilevanza non è diminuita nel tempo. Negli ultimi decenni abbiamo assistito a progressi e ricerche significativi su Dogman (film 2018), che hanno portato a una maggiore comprensione e consapevolezza della sua importanza. Attraverso questo articolo approfondiremo i diversi aspetti che circondano Dogman (film 2018), dalla sua storia ed evoluzione alla sua influenza in diversi ambiti della vita quotidiana. Ci auguriamo che questa esplorazione contribuisca a far luce su Dogman (film 2018) e sulle sue implicazioni nel mondo di oggi.
La pellicola si ispira liberamente al delitto del Canaro, l'omicidio del criminale e pugile dilettante Giancarlo Ricci, avvenuto nel 1988 a Roma per mano di Pietro De Negri, detto er canaro.
Periferia di Roma. Marcello è un uomo piccolo e mite che possiede un locale di tolettatura per cani e divide le sue giornate tra il modesto lavoro, l'amore per la figlia Alida e un pacifico rapporto con i suoi vicini. Per arrotondare spaccia cocaina: questo lo porta a instaurare una torbida amicizia con Simone, un ex pugile e delinquente locale che con piccoli crimini e atti di violenza terrorizza gli abitanti del posto, senza che nessuno abbia il coraggio di intervenire; Marcello dal canto suo gli procura la droga, lo aiuta in alcune rapine e subisce passivamente i suoi soprusi, accontentandosi della minima percentuale che Simone gli rende.
Un giorno Simone scopre che il negozio di Marcello comunica direttamente con quello di un orafo con una parete in cartongesso e gli propone di svaligiarlo, abbattendo il muro che separa i locali, ma facendo un lavoro pulito. Marcello rifiuta poiché non vuole rovinare il rapporto con gli abitanti del quartiere, ma alla fine deve cedere alla prepotenza di Simone che lo minaccia. Questi compie il furto, ma fa in modo di lasciar incolpare Marcello: posto di fronte alla scelta se denunciare il suo complice o andare in galera, l'uomo sceglie quest'ultima opzione e viene incarcerato per un anno.
Scontata la pena Marcello trova difficile tornare alla sua vita: gli affari vanno male e, dopo quanto accaduto, gli altri abitanti del quartiere lo emarginano. Simone, posto di fronte alla richiesta del pagamento della sua parte, gliela nega poiché l'ha completamente dilapidata per comprare una motocicletta, e Marcello, ora meno remissivo rispetto al passato, reagisce danneggiandogli la moto con una spranga. Il giorno dopo Simone lo picchia e umilia davanti a tutti, e così Marcello inizia a meditare vendetta.
Marcello propone a Simone di rapinare alcuni spacciatori: il piano è che Simone si nasconda in una gabbia e approfitti della situazione per rubar loro droga e incassi. Il piano si rivela però una trappola, e Marcello rinchiude Simone, promettendogli di farlo uscire solo se chiederà scusa. La situazione però precipita quando Simone inizia a dimenarsi, riuscendo ad uscire dalla gabbia con testa e spalle; Marcello, spaventato, lo colpisce alla testa con una spranga e, mentre è privo di sensi, lo lega e lo medica. Mentre Marcello è all'opera, il criminale si sveglia e tenta di strangolarlo, così Marcello, per salvarsi la vita, attiva l'abbassamento della pedana che causa lo strangolamento di Simone, appeso per il collo da una catena.
Morto Simone, Marcello porta il cadavere nelle campagne per bruciarlo, poi torna nel quartiere per comunicare agli abitanti di averli liberati dal loro incubo. Questi però sembrano ormai ignorarlo completamente; Marcello torna quindi indietro, spegne le fiamme e porta a spalla il cadavere fino al quartiere allo scopo di mostrare a tutti ciò che è riuscito a fare, però tutti sembrano spariti. Marcello allora lascia per terra il cadavere e si siede nel parco davanti al negozio con il suo cane, riflettendo in solitudine su quanto accaduto.
Produzione
Il progetto inizialmente era previsto per il 2006, ma il regista si ritenne insoddisfatto di cast e location.. Nell'aprile 2017 Garrone annuncia di aver interrotto la pre-produzione di Pinocchio per dedicarsi al film.
Nel maggio 2018 Garrone ha rivelato che nel 2006, quando scrisse la prima versione della sceneggiatura, propose il ruolo da protagonista a Roberto Benigni, ruolo poi andato a Marcello Fonte.
Il primo trailer del film viene diffuso il 12 aprile 2018.
Distribuzione
Il film è stato selezionato in concorso al Festival di Cannes 2018, dove è stato proiettato in anteprima il 17 maggio.
La pellicola è stata distribuita nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 17 maggio 2018 ed è stata presentata al Toronto International Film Festival nel settembre 2018.
Divieti
In Italia la pellicola è stata vietata ai minori di 14 anni per la "violenza fisica e psicologica presente".
Accoglienza
Incassi
Nel primo fine settimana di programmazione in Italia, il film incassa 566.442 euro, posizionandosi al secondo posto al botteghino, mentre a fine corsa incassa 2,6 milioni di euro.
Critica
Il film è stato accolto positivamente al Festival di Cannes 2018, dove ha ricevuto applausi e recensioni eccellenti; l'Hollywood Reporter assegna cinque stelle su cinque alla pellicola, elogiandone la sceneggiatura e le prove di Marcello Fonte ed Edoardo Pesce. Anche il Guardian assegna il punteggio massimo, mentre Screen Daily ne celebra la regia ed il pathos. Giorgio Viaro di Best Movie dà al film un voto di 8 su 10, mentre anche Gabriele Niola e Francesco Alò di BadTaste.it elogiano il film, così come Emanuele Rauco.
Vincenzina Carnicella, madre della vittima Giancarlo Ricci, ha chiesto un milione di euro di risarcimento al regista perché il personaggio ispirato a suo figlio non corrisponderebbe alla realtà.
^ Cristian Pedrazzini, Nastri d’Argento 2018, su spettacolinews.it, 28 maggio 2018. URL consultato il 30 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 30 maggio 2018).