Nel mondo di oggi, Fai da te è diventato un argomento di grande rilevanza e interesse per un ampio spettro della società. Dalle sue origini fino all'impatto che ha oggi, Fai da te è stato oggetto di studio, dibattito e riflessione da parte di esperti di varie discipline. La sua influenza spazia dalla sfera culturale, sociale, politica ed economica, generando un impatto significativo sulla vita quotidiana delle persone. In questo articolo esploreremo l'evoluzione e l'impatto di Fai da te nel tempo, nonché le prospettive e le sfide che deve affrontare nel mondo di oggi.
Fai da te o faidaté (calco dell'inglese do it yourself, a volte abbreviato con la sigla DIY) è un'espressione che indica una qualsiasi attività eseguita per conto proprio e senza la partecipazione di terzi, spesso riferendosi al bricolage.
Il termine fai da te venne associato ai consumatori almeno dal 1912 principalmente nel settore delle attività di miglioramento domestico e di manutenzione. Tuttavia, la parola entrò in uso comune (nel suo equivalente inglese do it yourself) negli anni cinquanta, in seguito all'emergere del bisogno di vari individui di creare o migliorare in modo creativo ed economico il proprio ambiente domestico e altri piccoli progetti artigianali e di costruzione.
La ricerca accademica descrive il fai da te come un comportamento in cui "gli individui impegnano materiali e parti grezze e semi-grezze per produrre, trasformare o ricostruire beni materiali, inclusi quelli estratti dall'ambiente naturale (ad esempio, l'abbellimento di terreni)".[senza fonte] L'etica del fai da te può essere scatenata da varie motivazioni che possono essere dovute a esigenze di mercato (vantaggi economici, mancanza di disponibilità del prodotto, mancanza di qualità nel prodotto, necessità di personalizzazione) e miglioramento dell'identità dello stesso (artigianato, empowerment, ricerca della comunità, unicità).
Criticità di questa pratica possono verificarsi negli ambiti più specialistici in merito alla sicurezza degli artefatti e alle automedicazioni sanitarie.