Nel mondo di oggi, Fantasmagorie è diventato un argomento di grande rilevanza e interesse per un'ampia varietà di persone. Che sia per il suo impatto sulla società, sull'economia o sulla cultura, Fantasmagorie è un argomento che non lascia nessuno indifferente. Dalla sua origine ed evoluzione fino alle sue implicazioni nel presente e nel futuro, Fantasmagorie ha acceso il dibattito in diversi ambiti, generando opinioni contrastanti e portando a riflettere sulla sua importanza e impatto. Pertanto, è essenziale approfondire lo studio e l’analisi di Fantasmagorie, per comprenderne in modo completo l’influenza e la portata nel contesto attuale. Data questa realtà, è necessario affrontare il tema Fantasmagorie da diverse prospettive, in modo da offrire una visione globale e arricchente che soddisfi la curiosità e l'interesse di tutti i lettori.
| Fantasmagorie | |
|---|---|
| Paese di produzione | Francia |
| Anno | 1908 |
| Durata | 80 sec |
| Dati tecnici | rapporto: 4:3 film muto |
| Genere | animazione |
| Regia | Émile Cohl |
| Produttore | Émile Cohl |
| Casa di produzione | Société des Etablissements L. Gaumont |
Fantasmagorie è un film d'animazione francese del 1908 diretto da Émile Cohl. È uno dei primissimi esempi di animazione tradizionale, considerato dagli storici del cinema come il primo cartone animato della storia.[1]
Consiste sostanzialmente nella proiezione di una figura stilizzata che si muove incontrando una serie di oggetti che mutano come ad esempio una bottiglia di vino che si trasforma in un fiore. Vi è anche una parte girata dal vivo in cui entrano in scena le mani dell'animatore. I personaggi principali del cartone animato sono un clown e un gentleman.
Cohl lavorò su "Fantasmagorie" da febbraio fino a maggio-giugno del 1908. Nonostante la brevissima durata del prodotto, il cartone è stato confezionato con materiale messo a punto nello stile del "flusso di coscienza".
Il film fu creato disegnando ogni singolo frame su carta, successivamente ripreso in negativo affinché desse la sensazione di un disegno tracciato alla lavagna.
Il risultato finale contava 700 disegni, ognuno dei quali mostrato due volte, per una durata totale di circa un minuto e 20 secondi (proiettato a 18 fps). Fu preso in prestito da J. Stuart Blackton l'effetto "chalk-line"[2]. Blackton e Cohl inoltre riutilizzarono alcune tecniche di Georges Méliès come la "stop trick".
Il film, con tutte le sue continue trasformazioni, è un omaggio al dimenticato "movimento incoerente". Il titolo è invece un riferimento al "fantasmograph", una variante di metà Ottocento della lanterna magica, con cui si proiettavano immagini che si muovevano sulle pareti.
Il film fu distribuito il 17 agosto 1908.