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Nella stagione 2013-2014 il Forlì disputa il girone A del campionato di Seconda Divisione, con 49 punti ottiene sul campo il nono posto. Per la riforma dei campionati, che tolgono di fatto le Divisioni, Prima e Seconda, riproponendo la Lega Pro a tre gironi, nel girone A restano in categoria solo le prime nove, ma per salvarsi il Forlì deve disputare semifinali e finali dei Play-out con Torres e Porto Tolle, si fa trovare pronto superandole entrambe nel doppio confronto. Dopo la positiva scorsa stagione il Forlì inizia la stagione con il confermato Attilio Bardi sulla panchina, ma dura solo fino ai primi di novembre, dopo la sconfitta (1-2) con il Vicenza al suo posto viene chiamato Roberto Rossi. Anche dopo il cambio tecnico il torneo del Forlì continua ad essere altalenante, con un pizzico di fortuna la regular season si conclude con i biancorossi dentro ai Play-out decisivi per restare nel calcio professionistico. Nella doppia semifinale i forlivesi superano la Torres, ribaltando con un (3-0) la sconfitta di misura dell'andata. Nel turno decisivo della doppia finale, il Forlì perde l'andata (3-2) a Rovigo, il ritorno al Morgagni è drammatico, con gli ospiti in vantaggio dopo 19 minuti su rigore, il Forlì pareggia su rigore verso la fine del primo tempo, nel secondo tempo molto combattuto e rissoso, il Forlì resta in otto con tre espulsi, due gli espulsi tra i veneti, al novantaduesimo un missile di Marco Djuric decide la sida, regalando la insperata salvezza al Forlì. Miglior marcatore stagionale il ravennate Daniele Melandri con 13 reti firmate, determinanti per condurre il Forlì alla Lega Pro unificata.