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Gabriele Rubini | ||
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Gabriele Rubini nel 2014 | ||
Dati biografici | ||
Paese | Italia | |
Altezza | 190 cm | |
Peso | 108 kg | |
Familiari | Giulio Rubini (fratello) | |
Rugby a 15 | ||
Ruolo | Terza linea ala | |
Ritirato | 2011 | |
Carriera | ||
Attività di club | ||
2002-04 | Parma | |
2004-05 | Rugby Roma | 12 (?) |
2005-06 | Poneke | |
2007-08 | Rovigo | 10 (0) |
2008-11 | S.S. Lazio | |
1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega | ||
Statistiche aggiornate al 15 luglio 2013 |
Gabriele Rubini (Frascati, 29 giugno 1983) è un cuoco, personaggio televisivo ed ex rugbista a 15 italiano.
Ha ottenuto notorietà presso il grande pubblico grazie alla sua attività televisiva, conducendo programmi culinari quali Unti e bisunti o Camionisti in trattoria sotto lo pseudonimo di Chef Rubio.
Frascatano, fratello del rugbista professionista Giulio, Gabriele Rubini ha praticato il rugby a Roma fin dalla giovane età, esordendo in Super 10 nel 2002 con il Parma; divenuto atleta di interesse nazionale, la Federazione ne bloccò il trasferimento per la stagione successiva fino a tutto il 2003-04; tornato nella capitale, è stato al Rugby Roma fino al 2005 con 12 presenze in totale in serie A.
Alla fine della stagione si è trasferito in Nuova Zelanda, reclutato dal Poneke RFC, un club della provincia rugbistica di Wellington; lì, per mantenersi, ha lavorato in un ristorante, non ricevendo uno stipendio fisso dal club: da quel momento è iniziata, parallelamente all'attività rugbistica, anche quella culinaria.
Rientrato in Italia, è stato nel 2007 al Rovigo in Super 10 e, dal 2008, dapprima in serie A, poi in Eccellenza, con la Lazio, squadra nella quale ha chiuso la sua carriera agonistica nel 2011 a causa di un infortunio al legamento crociato.
Nel 2010 si è diplomato Chef Internazionale di Cucina italiana presso ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana di Colorno (Parma), fondata da Gualtiero Marchesi.
Dopo il ritiro dall'attività sportiva si è trasferito in Canada per espandere le conoscenze culinarie e trovare nuove occasioni di lavoro, e dal ritorno in patria si è stabilito a Roma. Dal 2013 inizia la collaborazione con il canale televisivo DMAX esordendo con il programma Unti e bisunti al quale, negli anni, seguiranno ulteriori esperienze.
Dal dicembre 2014 supporta Never Give Up, associazione non profit per lo studio e la cura dei disturbi del comportamento alimentare; mentre dal 2016 insieme alla sous chef e coach LIS, Deborah Donadio, collabora con l'Istituto statale per sordi di Roma per la realizzazione del programma Segni di gusto. In seguito è stato cuoco ufficiale della nazionale italiana alle Paralimpiadi di Rio 2016.
Nel novembre 2019 abbandona Discovery per motivi personali.
Per circa due anni, sino alla fine di maggio del 2018, Gabriele Rubini è stato testimonial di Amnesty International Italia, per i diritti umani e contro ogni discriminazione. La collaborazione fu sospesa a causa di alcune sue dichiarazioni nei confronti di Selvaggia Lucarelli, che l'ONG ha ritenute misogine.
Acceso sostenitore della causa palestinese nel conflitto israelo-palestinese, dal novembre 2019 è al centro di alcune controversie in seguito a esternazioni sulle reti sociali. In particolare, viene denunciato da un membro della comunità ebraica di Treviso per istigazione all'odio razziale dopo avere definito lo stato di Israele «esseri abominevoli», criticando le politiche di Israele nei confronti dei palestinesi. Qualche giorno dopo subisce una nuova denuncia per diffamazione, presentata da esponenti del partito Fratelli d'Italia, per avere utilizzato il termine «razzisti umbri» in seguito all'elezione di Donatella Tesei a presidente della giunta regionale dell'Umbria. Sempre riguardo alla questione israelo-palestinese, nel dicembre 2022 viene annunciata l'intenzione di sporgere denuncia nei suoi confronti da Liliana Segre per istigazione all'odio razziale, insulti e minacce ricevute online, sebbene a maggio 2023 la denuncia non risultasse poi stata sporta.
Nel marzo 2024 è stato costretto a rimuovere numerosi post antisemiti dal proprio profilo X, tramite ordinanza del tribunale di Roma. Nella stessa città risulta indagato dalla Procura della Repubblica per istigazione all'odio razziale e diffamazione.