In questo articolo esploreremo in modo approfondito l'argomento Giacomo Carafa, affrontandone le origini, lo sviluppo e la rilevanza oggi. Fin dalla sua nascita, Giacomo Carafa ha catturato l’interesse di accademici, specialisti e grande pubblico, innescando dibattiti, riflessioni e progressi in vari campi. Nel corso degli anni Giacomo Carafa si è rivelato un argomento di grande importanza, sia per il suo impatto sulla società, sia per la sua influenza su diversi ambiti della conoscenza. Attraverso questa analisi completa, cercheremo di comprendere il significato di Giacomo Carafa e il suo ruolo in un mondo in costante cambiamento.
Giacomo Carafa | |
---|---|
Ritratto di Giacomo Carafa | |
Conte di Matera | |
Trattamento | Conte |
Altri titoli | Signore di Castelvetere, Corato, Gioia Tauro, Roccacinquemiglia, Roccaraso e Roccella |
Nascita | XV secolo |
Morte | Castelvetere, giugno 1488 |
Dinastia | Carafa |
Padre | Onofrio Carafa |
Madre | Caterina Carafa |
Consorte | Antonella di Molise |
Figli | Vincenzo Giovanni Francesca |
Religione | Cattolicesimo |
Giacomo Carafa | |
---|---|
Nascita | XV secolo |
Morte | Castelvetere, giugno 1488 |
Luogo di sepoltura | Castelvetere |
Dati militari | |
Paese servito | Regno di Napoli |
Forza armata | Mercenari |
Grado | Generale Tenente Condottiero |
Battaglie | Assedio di Vasto (1464) ed altre |
voci di militari presenti su Wikipedia | |
Giacomo (o Jacopo) Carafa (XV secolo – Castelvetere, giugno 1488) è stato un nobile e condottiero italiano, conte di Matera e signore di Castelvetere, Corato, Gioia Tauro, Roccacinquemiglia, Roccaraso e Roccella.
Appartenente al ramo dei della Spina, figlio di Onofrio e Caterina, entrambi membri della famiglia Carafa, venne avviato alla carriera militare sotto il re del Regno di Napoli Ferrante d'Aragona, che cercava di contrastare i baroni ribelli che parteggiavano per il rivale al trono Giovanni d'Angiò-Valois. Aiutò in un primo momento il sovrano napoletano ad assediare e vincere a Belcastro il ribelle Antonio Centelles e poi, elevato al grado di tenente, raggiunse notorietà a seguito dell'assedio di Vasto del 1464, nel quale fece in modo che la popolazione locale, stremata dalla fame, catturasse con una rivolta il feudatario ribelle Antonio Caldora. Per il successo ottenuto, nel 1479 il re fece in modo che acquistasse per la somma di 4 000 ducati le signorie di Castelvetere e Roccella, entrambe in Calabria, appartenute rispettivamente ad Antonio Centelles e Galeotto Baldassino. Il Carafa, già possessore di tre feudi in Abruzzo, tra cui Roccacinquemiglia e Roccaraso, ottenuti per eredità paterna, vide così accrescere i suoi domini feudali, cui si aggiunsero poi la contea di Matera e la signoria di Corato nel 1486. Fu inoltre insignito nel 1463 dell'Ordine dell'Ermellino. Nominato nel 1459 generale dell'esercito regio in Calabria, insieme ad Antonello di Caivano si occupò fino al 1470 di mantenere l'ordine pubblico nel territorio. Ritiratosi quindi dalla vita politica e militare a causa dell'età avanzata, morì a Castelvetere nel giugno del 1488 e fu ivi sepolto.
Giacomo Carafa si sposò con Antonella di Molise, dalla quale ebbe due figli e una figlia: