Nel mondo di oggi, IEEE 802.11c è diventato un argomento di interesse e dibattito in diverse aree. Che si tratti di politica, scienza, cultura o società in generale, IEEE 802.11c ha acquisito un'importanza significativa che non può essere ignorata. Il suo impatto e la sua portata hanno generato opinioni contrastanti e posizioni diverse, il che dimostra l’importanza e la complessità di questo problema. In questo articolo esploreremo diversi aspetti legati a IEEE 802.11c, dalle sue origini alle sue implicazioni attuali, con l'obiettivo di fornire una visione panoramica che ci permetta di comprendere l'ampiezza e la profondità di questo fenomeno.
La normativa IEEE 802.11c-1998 è una raccomandazione prodotta da IEEE a ottobre 1998 come cooperazione tra il gruppo di lavoro 802.11 e il gruppo di lavoro 802.1 e pubblicata come supplemento alla normativa IEEE 802.1D-1998.[1][2]
Nel 2014 la normativa 802.1D è stata incorporata nella normativa IEEE 802.1Q,[3] in cui è confluita anche la parte specificata dalla 802.11c, per essere poi ritirata nel 2021.[4][5]
La normativa indirizza le modalità per l'interconnessione tra dispositivi appartenenti a reti LAN differenti (bridging), ciascuna con il proprio MAC[6] e in particolare identifica le specificità per l'interconnessione con una rete WLAN di tipo IEEE 802.11.[7]
La normativa prescrive che una rete LAN di tipo 802.1 (identificata come Distribuition System) si interconnette ai dispositivi di una rete WLAN di tipo 802.11 (identificati come Access Point) tramite un Portale 802.11[7] e vieta l'interconnessione con reti wireless di tipo Independent BSS (reti wireless intese per operare in totale isolamento da altre reti).[7]
Il Portale converte le frame di tipo 802.11 in frame di tipo 802.1 e viceversa, preservando le informazioni necessarie per l'interconnessione diretta dei due dispositivi terminali e la normativa definisce tali regole. In particolare, vengono definiti i seguenti vincoli per la conversione delle trame MAC:[7]