Interoperabilità

Nell'articolo di oggi vogliamo addentrarci nell'affascinante mondo di Interoperabilità. Che si parli della vita di un personaggio storico, di un fenomeno sociale, di un argomento di attualità o di qualsiasi altro argomento che susciti l'interesse del lettore, questo articolo si propone di approfondire gli aspetti più rilevanti e illuminanti. Nelle prossime righe esploreremo vari aspetti legati a Interoperabilità, dalla sua origine alle implicazioni che ha nella società odierna. Si tratta di un argomento ampio e variegato, quindi prestare attenzione ad ogni dettaglio sarà fondamentale per comprendere appieno l'importanza di Interoperabilità. Unisciti a noi in questo viaggio di scoperta!

Il termine interoperabilità esprime il concetto moderno, oggi sempre più applicato a molteplici settori, di permettere, mediante procedure unificanti, l'interscambio e l'interazione nei campi dell'informatica, delle telecomunicazioni, dei trasporti ferroviari ed aerei e dei sistemi di sicurezza della viabilità.

Ambiti

In informatica

L'interoperabilità è, in ambito informatico, la capacità di un sistema o di un prodotto informatico di cooperare e di scambiare informazioni o servizi con altri sistemi o prodotti in maniera più o meno completa e priva di errori, con affidabilità e con ottimizzazione delle risorse.

Obiettivo dell'interoperabilità è dunque facilitare l'interazione fra sistemi differenti, nonché lo scambio e il riutilizzo delle informazioni anche fra sistemi informativi non omogenei (sia per software che per hardware).

Il termine interoperabilità è utilizzato in ambito tecnologico per indicare un elevato grado di sinergia di sistemi diversi col fine di offrire servizi o funzionalità nuove. È direttamente legato alla ormai consolidata tendenza di far convergere su alcune tecnologie evolute una vasta gamma di servizi.

Quando in tale ambito ci si riferisce a software o linguaggi di programmazione che risultano interoperabili su diverse piattaforme informatiche, si usa più comunemente il termine portabilità.

Nelle telecomunicazioni

Un esempio nel settore delle telecomunicazioni è dato dalle diverse modalità di accesso ad internet: la possibilità di accedere tramite la rete telefonica tradizionale, utilizzando la tecnologia ADSL, o tramite GPRS, WAP, UMTS con un telefono cellulare; alternative più avanzate permettono di utilizzare un terminale via satellite o una rete senza fili: tutti esempi di interoperabilità.

Quanto ai servizi che si possono reperire sul web, l'interoperabilità ha due accezioni:

  • interoperabilità tecnica: si riferisce alla compatibilità tra software o per esempio, tra ambienti di apprendimento online;
  • interoperabilità concettuale: in riferimento alla relazione a livello semantico tra, per esempio, banche dati diverse.

Nello sviluppo dei sistemi di Telecomunicazioni in situazioni emergenziali, il concetto di interoperabilità si è esteso alla possibilità di far comunicare tutte le strutture che intervengono in determinati eventi sia in maniera automatica che tramite una regia che decide le regole di connessione e monitorizza tutto il traffico al fine di tutelare l'efficienza dei servizi radio. I sistemi TETRA e DMR includono nativamente tale possibilità.

Nei trasporti

Nel campo dei trasporti ferroviari sono state disposte a più riprese direttive europee allo scopo di unificare i sistemi informatici ed informativi di bordo per garantire la sicurezza e la circolabilità in tutta la rete europea dei rotabili ferroviari. Sono inoltre state estese anche ai sistemi di alimentazione elettrica allo scopo di unificarne quanto più possibile le caratteristiche.

Diritto all'interoperabilità

Il legislatore europeo e nazionale ha imposto l'interoperabilità delle reti con doppino in rame, nel senso che l'interconnessione è imposta ai diversi gestori di telefonia e di telecomunicazioni in genere.

La Direttiva relativa alla tutela giuridica dei programmi per elaboratore (Direttiva 91/250/CEE del Consiglio, del 14 maggio 1991) valuta positivamente e promuove l'interoperabilità. Ad esempio, consente la decompilazione del software (risalire dal codice oggetto al codice sorgente) al fine di conseguire l'interoperabilità con un prodotto software diverso.

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