Questo articolo affronterà il tema Ioduro di zinco, che è diventato sempre più rilevante nella società odierna. Da diverse prospettive e contesti, Ioduro di zinco è diventato un punto di interesse per leader, ricercatori, accademici e il pubblico in generale. Nel corso della storia, Ioduro di zinco è stato oggetto di discussioni e dibattiti, alimentando conversazioni e domande che hanno portato a progressi significativi in vari settori. In questo senso è fondamentale approfondire l’analisi di Ioduro di zinco, considerando il suo impatto attuale e le possibili implicazioni future che lascia intravedere. Questo articolo cercherà quindi di offrire una visione completa e aggiornata di Ioduro di zinco, con lo scopo di promuovere una maggiore comprensione e riflessione su questo tema così rilevante nella società contemporanea.
Ioduro di zinco | |
---|---|
Nome IUPAC | |
diioduro di zinco | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | ZnI2 |
Massa molecolare (u) | 319,18 g/mol |
Aspetto | solido bianco |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 233-396-0 |
PubChem | 66278 |
DrugBank | DB15961 |
SMILES | (I)I |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 4,74 (20 °C) |
Solubilità in acqua | 4500 g/l (20 °C) |
Temperatura di fusione | 446 °C (719 K) |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
pericolo | |
Frasi H | 314 |
Consigli P | 280 - 305+351+338 - 310 |
Lo ioduro di zinco è una molecola ottenuta dalla reazione tra zinco e iodio.
A temperatura ambiente si presenta come un solido bianco con struttura a reticolo covalente e dall'odore caratteristico.
Può essere sintetizzato con la reazione tra zinco e iodio, con una reazione che libera molto calore.
Viene utilizzato in soluzione con sali e polipropilene come liquido di contrasto per le radiografie di materiali compositi.
La sua caratteristica è, infatti, di ostacolare il passaggio dei raggi X più di quanto non facciano i materiali compositi.
Nel XX sec. era utilizzato come potente antisettico.