Isotopi dell'idrogeno

Isotopi dell'idrogeno è un argomento che ha catturato l'attenzione di milioni di persone in tutto il mondo. Data la sua rilevanza nella società odierna, è fondamentale comprenderne l'impatto e l'importanza in diversi aspetti della vita quotidiana. Dalla sua influenza sulla cultura al suo ruolo nell'economia globale, Isotopi dell'idrogeno ha dimostrato di essere un argomento di grande interesse per persone di ogni età e provenienza. Questo articolo esplorerà varie prospettive su Isotopi dell'idrogeno, offrendo ai lettori una visione completa e dettagliata della sua rilevanza nel mondo di oggi.

Gli isotopi dell'idrogeno più diffusi; da sinistra a destra: prozio, deuterio e trizio.

In natura esistono tre isotopi dell'idrogeno (H): 1H (prozio), 2H (deuterio) e 3H (trizio), mentre gli altri (da 4H a 7H) hanno un nucleo fortemente instabile che impedisce un'emivita superiore anche solo al millesimo di secondo.

Descrizione

Idrogeno-1 (prozio)

Lo stesso argomento in dettaglio: Prozio (chimica), Idrogeno e Atomo di idrogeno.

1H (massa atomica 1,007825032241(94) u) è il più comune isotopo dell'idrogeno, con un'abbondanza isotopica del 99,985%. Poiché il suo nucleo consiste solamente in un singolo protone, gli è stato dato il nome formale di prozio. Quindi, l'unico fra gli isotopi stabili a non avere neutroni.

Idrogeno-2 (deuterio)

Lo stesso argomento in dettaglio: Deuterio.

2H (massa atomica 2,01410177811(12) u), l'altro isotopo stabile dell'idrogeno, è conosciuto come deuterio e contiene all'interno del suo nucleo un protone ed un neutrone. La molecola che invece di due atomi di idrogeno ne ha due di deuterio (D2O) è chiamata acqua pesante e compone in piccola parte l'acqua che utilizziamo ogni giorno.
Il deuterio è anche un potenziale carburante per i reattori a fusione nucleare.

Idrogeno-3 (trizio)

Lo stesso argomento in dettaglio: Trizio.

3H (massa atomica 3,01604928199(23) u) è conosciuto come trizio e il suo nucleo è composto da un protone e due neutroni. È un isotopo radioattivo e decade in elio-3 attraverso decadimento β, con un'emivita di 12,32 anni. Tracce di trizio sono presenti in natura a causa dell'interazione tra i raggi cosmici e i gas atmosferici. È stato inoltre rilasciato nell'ambiente durante i test nucleari. Esso viene impiegato per la costruzione di armi termonucleari, come in geochimica isotopica e per la produzione di sorgenti luminose radioluminescenti.
Il trizio è stato inoltre impiegato in medicina nucleare come tracciante negli esami diagnostici, ma oggi il suo utilizzo in questi esami è raro.

Idrogeno-4

Lo stesso argomento in dettaglio: Idrogeno-4.

4H è un isotopo dell'idrogeno altamente instabile. Il nucleo contiene un protone e tre neutroni. È stato sintetizzato in laboratorio bombardando delle molecole di trizio con nuclei di deuterio ad alta velocità. In questo esperimento, i nuclei di trizio hanno catturato i neutroni dei nuclei di deuterio. La presenza di idrogeno-4 è stata dedotta individuando i protoni emessi. La massa atomica di questo isotopo è di 4.027806 ± 0.000110 uma. Decade tramite emissione di neutroni e ha un'emivita di (1.39 ± 0.10) × 10−22 secondi.

Idrogeno-5

Lo stesso argomento in dettaglio: Idrogeno-5.

5H è un isotopo dell'idrogeno altamente instabile. Il nucleo contiene un protone e quattro neutroni. È stato sintetizzato in laboratorio bombardando delle molecole di trizio con nuclei di trizio ad alta velocità. In questo esperimento, un nucleo di trizio cattura due neutroni dell'altro, e si viene a formare un nucleo con un protone e quattro neutroni. I protoni rimanenti possono essere individuati, e quindi dedotta l'esistenza dell'idrogeno-5. Questo isotopo decade tramite emissione di neutroni e ha un'emivita di almeno 9.1 × 10−22 secondi. La sua massa atomica è di 5.035311 ± 0.000107 uma.

Idrogeno-6

6H ha un protone e 5 neutroni, tende quindi a decadere con emissione di neutroni in due possibili catene di decadimento:

6H → 3n + 3H → e+ + 3He
6H → n + 5H → 2n + 3H → e+ + 3He

L'idrogeno-6 ha un'emivita di 2,90×10−22 s che non ne permette alcun utilizzo pratico. Ha una massa atomica di 6,044942±0,000284 u.

Idrogeno-7

7H è formato da un protone e sei neutroni. È stato sintetizzato per la prima volta da un gruppo di ricercatori russi, giapponesi e francesi al laboratorio RIKEN bombardando dell'idrogeno con degli atomi di elio-8.

Tabella degli isotopi

Massa atomica standard: 1,00794 u

simbolo Z N massa isotopica (u) emivita spin nucleare DM DP NA
1H 1 0 1.00782503207(10) STABILE +1/2 99,985%
2H 1 1 2.0141017778(4) STABILE +1 0,015%
3H 1 2 3.0160492777(25) 12,32 anni +1⁄2 β 3He tracce
4H 1 3 4.027806(111) 1,39(0.10)×10−22 s -2 ? 3H -
5H 1 4 5.035311(107) >9,1×10−22 s ? (+1⁄2) -
6H 1 5 6.044942(284) 2,90(70)×10−22 s -2 n 3He -
7H 1 6 7.05275(108) 2,3(6)×10−23 s +1/2 -

Catene di decadimento

La maggior parte degli isotopi pesanti dell'idrogeno decadono direttamente in 3H, il quale a sua volta decade nell'isotopo stabile 3He. Tuttavia è stato osservato che occasionalmente 6H decade direttamente nello stabile 2H.

Si noti che il tempo di decadimento è espresso in yoctosecondi per tutti gli isotopi eccetto 3H, per il quale è espresso in anni.

Note

  1. ^ Deuterio ultradenso prodotto in laboratorio, su lescienze.espresso.repubblica.it, Le Scienze, 13 maggio 2009.
  2. ^ a b G. M. Ter-Akopian, et al., American Institute of Physics Conference Proceedings 610, Hydrogen-4 and Hydrogen-5 from t+t and t+d transfer reactions studied with a 57.5-MeV triton beam, Nuclear Physics in the 21st Century: International Nuclear Physics Conference INPC 2001, pp. 920-924, DOI:10.1063/1.1470062.
  3. ^ a b c (EN) Valutazione della massa atomica dal sito Atomic Mass Data Center, su nndc.bnl.gov. URL consultato il 15-11-2008 (archiviato dall'url originale il 16 settembre 2008).
  4. ^ a b (EN) G. Audi, O. Bersillon; J. Blachot; A. H. Wapstra, The NUBASE evaluation of nuclear and decay properties (PDF), su Nuclear Physics A 729, 2003, 3–128 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2011).
  5. ^ (EN) A. A. Korsheninnikov, M. S. Golovkov; I. Tanihata; A. M. Rodin; A. S. Fomichev; S. I. Sidorchuk; S. V. Stepantsov; M. L. Chelnokov; V. A. Gorshkov; D. D. Bogdanov, Superheavy Hydrogen 5H, in Physical Review Letters, 2001, DOI:10.1103/PhysRevLett.87.092501.
  6. ^ Wolfram Alpha Computational knowledge engine
  7. ^ (EN) APS letters: Created the superheavy 7H
  8. ^ a b Tra parentesi è indicata l'incertezza sulle ultime cifre, che denota una deviazione standard.

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