Nell'articolo di oggi approfondiremo Kernel tickless, un argomento che ha suscitato l'interesse di molte persone negli ultimi anni. Fin dalla sua nascita, Kernel tickless ha catturato l'attenzione di esperti e appassionati, generando dibattiti e controversie in diversi ambiti. Poiché Kernel tickless continua ad evolversi, è fondamentale comprendere il suo impatto sulla nostra società e come possiamo adattarci ai cambiamenti che comporta. In questo articolo esploreremo gli aspetti più rilevanti di Kernel tickless, dalla sua origine alla sua influenza nel mondo di oggi, analizzando le diverse prospettive che esistono attorno a questo argomento.
Un kernel tickless (o in modalità dynamic tick) è un kernel in cui le interruzioni non avvengono ad intervalli regolari, ma sono effettuate solo quando richiesto.[1]
Il kernel Linux su S/390 dalla versione 2.6.6[2] e su i386 dalla versione 2.6.21[3] può essere configurato per spegnere il timer dei tick sulle CPU inattive usando l'opzione CONFIG_NO_HZ, e dalla versione 3.10 usando l'opzione CONFIG_NO_HZ_IDLE per i processori inattivi e con l'opzione CONFIG_NO_HZ_FULL per quelli attivi.[4]
Il kernel XNU da macOS 10.4 in poi, e il kernel NT di Windows 8 sono anch'essi kernel tickless.[1]
Fu il kernel del sistema operativo Solaris 8 che introdusse il sotto-sistema ciclico per consentire la creazione di timer a precisione arbitraria e la moderna modalità tickless. [5]