Master Blaster (Jammin')

In questo articolo analizzeremo l'impatto di Master Blaster (Jammin') sulla società odierna. Master Blaster (Jammin') è oggetto di interesse e dibattito da anni e la sua influenza può essere osservata in vari aspetti della vita quotidiana. Nel corso della storia, Master Blaster (Jammin') ha svolto un ruolo cruciale nella formazione delle identità culturali, nel processo decisionale politico e nell'evoluzione delle relazioni interpersonali. Attraverso un'analisi completa, esploreremo diverse prospettive su Master Blaster (Jammin') e la sua rilevanza nel mondo contemporaneo. Questo articolo cerca di fornire una visione completa e obiettiva dell’impatto di Master Blaster (Jammin'), al fine di incoraggiare una riflessione critica e costruttiva su questo tema così attuale oggi.

Master Blaster (Jammin')
singolo discografico
ArtistaStevie Wonder
PubblicazioneSettembre 1980
Durata5:09
Album di provenienzaHotter than July
GenereReggae
EtichettaMotown
ProduttoreStevie Wonder
Certificazioni
Dischi d'argentoBandiera del Regno Unito Regno Unito
(vendite: 200 000+)
Dischi d'oroBandiera del Canada Canada
(vendite: 75 000+)
Stevie Wonder - cronologia
Singolo precedente
Outside My Window
(1980)
Singolo successivo
(1980)

Master Blaster (Jammin') è un singolo del 1980 del cantautore statunitense Stevie Wonder estratto dall'album del 1980 Hotter than July.

Storia

Il brano, con una forte base reggae, è dedicato a Bob Marley; Wonder si era esibito dal vivo con Marley nel suo tour degli Stati Uniti nell'autunno di quell'anno. Il testo cita i "figli di Jah" e la fine della guerra civile e dell'apartheid nello Zimbabwe.

Il brano è stato il singolo principale dell'album Hotter than July. È stato un singolo di successo, rimanendo per sette settimane al primo posto nella classifica Billboard R&B, raggiungendo la quinta posizione della classifica della Billboard Pop nell'autunno del 1980 e raggiungendo la seconda posizione della UK Singles Chart. Il brano contiene la frase hotter than July (più caldo che a luglio), che ha dato il nome al titolo dell'album.

Formazione

  • Stevie Wonder - voce, pianoforte, Fender Rhodes, clavinet
  • Nathan Watts - basso
  • Ben Bridges - chitarra
  • Dennis Davis - batteria
  • Earl DeRouen - percussioni
  • Isaiah Sanders - organo Hammond
  • Rick Zunigar - chitarra
  • Larry Gittens - tromba
  • Hank Reed - sax
  • Angela Winbush, Alex Brown, Shirley Brewer, Marva Holcolm - cori

Classifiche

Classifica (1980) Posizione
più alta
U.S. Billboard Hot 100 5
U.S. R&B Chart 1
Regno Unito 2
Svizzera 1
Austria 1
Svezia 1
Paesi Bassi 2
Norvegia 4
Italia 1

Altre versioni

Nel 2000, Master Blaster (Jammin') è stato reinterpretato dal duo britannico DJ Luck & MC Neat, assieme al cantante JJ, e re-intitolato Masterblaster 2000. Questa versione ha riscosso un buon successo, piazzandosi alla quinta posizione della UK Singles Chart.

Una versione del 1998 con Wyclef Jean appare nella colonna sonora del film Benvenuta in Paradiso. Master Blaster (Jammin') è stata reinterpretata anche da James Last (1981), Jehro (2006) e Minnie Driver (2014).

Il 31 dicembre 2014, Ed Sheeran ha reinterpretato il brano allo show musicale Jools Holland Hootenanny, accompagnato dalla Jools' Rhythm and Blue Orchestra.

Durante lo Stevie Wonder: Songs In the Key of Life - An All-Star Grammy Salute, Beyoncé, assieme a Ed Sheeran e a Gary Clark Jr., ha cantato una versione del brano. Lo show è andato in onda il 16 febbraio 2015 sulla CBS.

Note

  1. ^ (EN) Master Blaster, su British Phonographic Industry. URL consultato il 31 ottobre 2016.
  2. ^ (EN) Master Blaster (Jammin') – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 31 ottobre 2016.
  3. ^ a b (EN) Stevie Wonder Songs, Albums, Reviews, Bio & More, su AllMusic. URL consultato il 6 gennaio 2024.
  4. ^ Stevie Wonder Chart Stats, su chartstats.com (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2012).
  5. ^ a b c d e italiancharts.com - Stevie Wonder - Master Blaster (Jammin'), su italiancharts.com. URL consultato il 6 gennaio 2024.
  6. ^ Top Annuali: 1980, su www.hitparadeitalia.it. URL consultato il 6 gennaio 2024.

Collegamenti esterni