Mazzascudo

Nell'articolo di oggi approfondiremo il tema Mazzascudo, un argomento che senza dubbio susciterà grande interesse per un ampio spettro di lettori. Mazzascudo è un argomento che ha catturato l'attenzione di persone di ogni età e ceto sociale e la sua importanza trascende i confini e le culture. In questo articolo esploreremo i diversi aspetti di Mazzascudo, affrontando la sua rilevanza storica, il suo impatto sulla società attuale e le possibili implicazioni per il futuro. Dalla sua influenza sull’economia al suo ruolo nella cultura popolare, Mazzascudo è un argomento che merita un esame approfondito per comprenderne la vera portata e il significato.

Il Mazzascudo (o Mazza-Scudo) era un gioco medievale disputato a Pisa. Per via delle molte analogie è considerato il progenitore diretto o indiretto del Gioco del Ponte.

Storia e svolgimento

Le notizie sul Mazzascudo non sono molte: da un anonimo poemetto del XV secolo, Il Giocho del Massa-Schudo si deduce che si svolgeva in Piazza delle Sette Vie (poi Piazza degli Anziani attuale Piazza dei Cavalieri) in un periodo compreso tra Natale e Carnevale ed opponeva tra loro due partiti distinti tra loro dai colori dorati e vermigli degli elmi, chiamati del Gallo e della Gazza, e suddivisi a loro volta in diverse Compagnie. Le armi usate dai combattenti nella battaglia consistevano principalmente di uno scudo ed una mazza, entrambi di legno, da cui il nome stesso del gioco.

Altre notizie si possono derivare dalle Istorie Pisane di Raffaello Roncioni, terminate nel 1605 ma pubblicate a stampa nel 1844, dalle quali si apprende che nel 1264, dopo uno scontro vittorioso contro i lucchesi, i pisani giocarono al mazzascudo sotto le mura della città rivale per festeggiare la vittoria.

Il gioco fu disputato per l'ultima volta nel 1406, quando Pisa perse la sua libertà.

Note

  1. ^ RONCIONI, Raffaello, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  2. ^ Istorie Pisane, pag. 555

Bibliografia

  • Il Giocho del Massa-Schudo. Poemetto del secolo XV, Pisa, Nistri, 1882
  • Andrea Addobbati, La festa e il gioco nella Toscana del Settecento, Pisa, Edizioni Plus, 2002
  • Raffaello Roncioni, Istorie Pisane, Firenze, Viesseux, 1844
  • Alberto Zampieri, Storia del Gioco del Ponte, Pontedera, Bandecchi & Vivaldi, 1995